Escluse Mps, le associazioni di consumatori, un gruppo di azionisti e risparmiatori (aggiornamento)
SIENA. Iniziata intorno alle 12 la seconda udienza del processo a Vigni, Mussari e Baldassari sull’acquisizione di Antonveneta. I tre imputati sono accusati di aver tenuto nascosto il contratto di “mandate agreement” tra Monte dei Paschi e la banca giapponese Nomura. Vigni e Mussari non sono in aula.
L’udienza è incentrata sull’ammissibilità delle costituzioni di parte civile di Bankitalia (parte offesa), il Monte dei Paschi (contro Baldassarri), quattro associazioni di consumatori, un’associazione di piccoli risparmiatori e alcuni azionisti.
Aggiornamento ore 14
Bankitalia non vuole che le associazioni dei consumatori siano ammesse come parti civili ed ha prodotto alcunei ordinanze di tribunali che hanno escluso le associazioni dei consumatori nei processi per ostacolo all’autorità di vigilanza. Secondo l’avvocato dell’istituto di via Nazionale il bene giuridico tutelato è la correttezza dell’azione di vigilanza, esckudendo con ciò l’interesse diretto delle associazioni. Il pm Grosso, pur dubbioso, si è rimesso alla valutazione del giudice.
Aggiornamento ore 17
Sono state respinte anche le richieste delle associazioni consumatori Adusbef, Confconsumatori, Codacons e Codici e di un gruppo di azionisti e risparmiatori. Unica richiesta accettata quella della Banca d’Italia. La decisione è stata presa nel pomeriggio dal tribunale dopo circa tre ore di camera di consiglio. Il presidente Grassi ha inoltre accolto la richiesta di Radio Radicale di poter registrare e trasmettere le varie fasi del processo.
Baldassarri
Al termine dell’udienza è arrivato il diniego del tribunale alla richiesta di Baldassarri di riconoscere banca Mps come responsabile civile. La prossima udienza è stata fissata per il 10 ottobre. Per domani è programmata l’udienza davanti al Gip sul sequestro probatorio nei confronti dello stesso Baldassarri effettuato mesi fa nell’ambito delle indagini sulla cosiddetta “banda del 5%”. L’ex-manager sarà poi in Cassazione il 17 ottobre prossimo per il ricorso contro gli arresti domiciliari.
L’udienza è incentrata sull’ammissibilità delle costituzioni di parte civile di Bankitalia (parte offesa), il Monte dei Paschi (contro Baldassarri), quattro associazioni di consumatori, un’associazione di piccoli risparmiatori e alcuni azionisti.
Aggiornamento ore 14
Bankitalia non vuole che le associazioni dei consumatori siano ammesse come parti civili ed ha prodotto alcunei ordinanze di tribunali che hanno escluso le associazioni dei consumatori nei processi per ostacolo all’autorità di vigilanza. Secondo l’avvocato dell’istituto di via Nazionale il bene giuridico tutelato è la correttezza dell’azione di vigilanza, esckudendo con ciò l’interesse diretto delle associazioni. Il pm Grosso, pur dubbioso, si è rimesso alla valutazione del giudice.
Aggiornamento ore 17
Sono state respinte anche le richieste delle associazioni consumatori Adusbef, Confconsumatori, Codacons e Codici e di un gruppo di azionisti e risparmiatori. Unica richiesta accettata quella della Banca d’Italia. La decisione è stata presa nel pomeriggio dal tribunale dopo circa tre ore di camera di consiglio. Il presidente Grassi ha inoltre accolto la richiesta di Radio Radicale di poter registrare e trasmettere le varie fasi del processo.
Baldassarri
Al termine dell’udienza è arrivato il diniego del tribunale alla richiesta di Baldassarri di riconoscere banca Mps come responsabile civile. La prossima udienza è stata fissata per il 10 ottobre. Per domani è programmata l’udienza davanti al Gip sul sequestro probatorio nei confronti dello stesso Baldassarri effettuato mesi fa nell’ambito delle indagini sulla cosiddetta “banda del 5%”. L’ex-manager sarà poi in Cassazione il 17 ottobre prossimo per il ricorso contro gli arresti domiciliari.