FIRENZE. La Regione Toscana riconoscerà alle aziende zootecniche un rimborso per i danni causati dalla predazione da parte di lupi anche per il periodo novembre 2023/ottobre 2024. Con l’approvazione nei giorni scorso del decreto n. 13473, infatti, è stata confermata la possibilità per le piccole, medie e micro imprese che svolgono attività di allevamento a fini economici – compresi anche gli imprenditori agricoli professionali con allevamento zootecnico ovino, caprino, bovino, bufalino, suino, equino e asinino che operano sul territorio toscano – di fare domanda di rimborso alla Regione per i capi uccisi da predatori selvatici appartenenti a specie protette.
Secondo il presidente della Toscana Eugenio Giani e la vicepresidente e assessora regionale all’agricoltura è opportuno garantire sostegno agli allevatori ed alle aziende danneggiate. La Regione ogni anno si impegna nel reperire risorse per indennizzare tutti coloro che ne hanno diritto, con procedure più snelle, compreso lo smaltimento delle carcasse, in modo da diminuire sia il danno economico che l’aggravio procedurale per gli allevatori che vengono a trovarsi in questa spiacevole situazione.
Nella valutazione del danno saranno conteggiati al 100% sia i costi per gli animali uccisi dai lupi calcolati in base al valore di mercato dell’animale allevato, sia le spese veterinarie necessarie in caso di animali feriti (spese documentate mediante fatture quietanzate). Il danno da predazione sarà valutato dal veterinario dell’azienda USL territorialmente competente, che verificherà se la morte dell’animale sia dovuta effettivamente all’attacco di un lupo. Le risorse messe a disposizione ammontano a 500.000 euro.
Le domande dovranno essere presentate tramite il sistema informativo di ARTEA a partire da oggi, 20 giugno. Per poter presentare domanda l’azienda dovrà aver attivato almeno una di queste forme di tutela dei capi allevati: recinzioni antipredazione, strutture di ricovero o cani da guardia.
I danni avvenuti nel periodo compreso tra il 1° novembre 2023 e il 14 luglio dovranno essere presentate entro il 16 settembre 2024, mentre quelli che avverranno nel periodo compreso tra il 15 luglio ed il 31 ottobre 2024 dovranno essere documentati entro i 60 giorni successivi all’evento predatorio .
Le domande presentate regolarmente saranno gestite entro 60 giorni dal ricevimento.