L'artista, primo di altri quattro (i prossimi saranno John Duncan e Melissa Pasut, Pavel Braila, Marzia Migliora e Luchezar Boyadjiev), terrà un workshop nella città di Pontedera presso l'ex sede del Centro di Sperimentazione Teatrale, dal 6 al 10 ottobre (dalle 10.30 alle 18.30) rivolto ad un primo gruppo di giovani artisti toscani, dei 32 selezionati per il progetto, composto da Jacopo Miliani, Maria Pecchioli, Andrea Montagnani, IFSR (Mirko Smerdel e Danilo Correale), Francesca Catastini.
Il workshop concepito dall'artista si propone di "leggere" la città di Pontedera per "reagire" ad essa, ovvero leggere la sua storia, la sua architettura, la sua gente, i suoi monumenti, la sua cultura, le sue mitologie attuali per re-interpretarli o, meglio, ri-proporli attraverso i codici della rappresentazione. L'interrogativo sollevato è: "Come, l'artista, può creare nuovi modi di guardare alla storia codificata e tramandata di un luogo e come può modificare il modo in cui i suoi cittadini interagiscono, nella quotidianità, con essa, siano essi architettonici, politici, sociali, culturali. Come può l'arte re-inventare la città e la sua storia in modo da ristabilire una connessione tra il passato e il presente?".
Stefanos Tsivopoulos (Praga 1973. Vive e lavora fra Amsterdam e Atene). L'artista greco ha recentemente completato due anni di residenza alla Rijksakademie di Amsterdam e sei mesi di residenza al Platform Garanti di Istanbul. Ha esposto al Museo di arte contemporanea di Belgrado, alla Biennale di Atene, al Kassel Kunstverein Friedericianum, alla Biennale di Tessalonico, al Museo di Arte Contemporanea di Atene, al Montevideo Arts Institute di Amsterdam, al Center Photographique del'ile-de-France a Parigi e al Sammlung Essl di Vienna. Ha vinto il Golden Cube Award 2008 al 25° Kassel film festival.
"La camera è l'occhio della storia": questa frase del fotografo Matthew Brady sintetizza con efficacia la ricerca di Stefanos Tsivopoulos.
L'interesse dell'artista è infatti rivolto a come la memoria collettiva prende forma attraverso le immagini prodotte, a chi ne è il produttore, e a come l'immaginario contemporaneo sta codificando la storia attuale.
Autore di video, per la maggior parte, Tsivopoulos indaga la doppia valenza dell'immagine, di documentazione e di opera d'arte.
A partire dall'esplorazione di archivi storici e servendosi del linguaggio cinematografico per scoprire quali sono le immagini che si sono depositate nella memoria collettiva, estrapolandole dal loro contesto, ed indagando il valore assiomatico del documento per la società, l'artista racconta storie nuove mettendo in qualche modo in discussione la validità dei documenti stessi e mostrandoci in chiave spesso enigmatica come essi non siano altro che il racconto del "narratore" che ce li tramanda.
Sul sito <http://www.backtothepresent.it è possibile seguire tutte le tappe del progetto.