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Direttore responsabile Raffaella Zelia Ruscitto
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Consiglio Comunale a Siena: gli argomenti trattati

SIENA. Tanti gli argomenti trattati durante il Consiglio comunale che si è tenuto oggi, 14 giugno, a Siena. Di seguito i punti e le discussioni emerse. (In aggiornamento)

Il Consiglio Comunale riconosce la legittimità di alcuni debiti fuori bilancio

Il Consiglio Comunale di Siena, nella seduta di oggi, venerdì 14 giugno, ha approvato il riconoscimento della legittimità di alcuni debiti fuori bilancio. L’atto, presentato dall’assessore al bilancio del Comune di Siena Riccardo Pagni, è stato approvato con diciannove voti favorevoli, cinque contrari e quattro astenuti dei ventotto consiglieri comunali presenti.

“Si tratta – ha spiegato Pagni – di cinque sentenze per cui il Comune è tenuto a liquidare spese legali e risarcimenti. In particolare, una sentenza è stata emessa dal Tar della Toscana e prevede 3.270,96 euro di spese di giudizio; dal Tribunale di Siena (sezione Lavoro) arriva la richiesta di liquidazione di 26.164,72 euro; il Giudice di Pace ha emesso due sentenze che richiedono un rimborso di 580,34 euro complessivi; un’altra sentenza del Tribunale di Siena impegna il Comune al pagamento di 534,02 euro. L’importo complessivo è, quindi, di 30.550,04 euro”.

Inoltre, nel bilancio di previsione 2024/2026 sussistono le necessarie disponibilità per la copertura dei debiti oggetto della delibera approvata dal Consiglio.

Servizi finanziari, convenzione triennale con il Comune di Monticiano

Il Consiglio Comunale di Siena, nella seduta di oggi, venerdì 14 giugno, ha approvato una delibera con cui si dispone l’attivazione della gestione associata dei servizi finanziari tra l’amministrazione comunale senese, quale ente capofila, e il Comune di Monticiano. L’accordo avrà decorrenza dal 1 luglio 2024 per tre anni, eventualmente rinnovabile. L’atto è stato approvato con ventitrè voti favorevoli e cinque astenuti dei ventotto consiglieri presenti.

La convenzione, che ha origine da una richiesta del Comune di Monticiano, è stata presentata durante la seduta consiliare dall’assessore al bilancio Riccardo Pagni. “Con questo atto – ha spiegato l’assessore – intendiamo garantire la creazione di una struttura organizzativa in grado di affrontare la sempre maggiore complessità della gestione dei servizi e delle funzioni relativi alla contabilità, ottimizzando i costi di gestione e valorizzando le professionalità assegnate in un’ottica di miglioramento della qualità delle prestazioni fornite. Il Comune di Siena, infatti, ha tra i propri obiettivi strategici la ricerca di positive sinergie con i Comuni della Provincia per l’attuazione di politiche di area vasta, anche al fine di individuare, tra le altre, soluzioni organizzative in grado di migliorare e potenziare i servizi e la qualità degli stessi, oltre che razionalizzare e ottimizzare risorse organizzative e finanziarie”.

“Inoltre – ha proseguito Pagni – nelle linee di mandato della giunta di cui faccio parte, tra le azioni strategiche è presente anche la necessità della città di Siena di fare ‘rete’, tramite connessioni non soltanto infrastrutturali, ma anche immateriali. Dobbiamo coinvolgere tutti i settori e le strutture, per una rinnovata metodologia amministrativa e gestionale dei processi organizzativi che realizzi sinergie e valorizzi le singole vocazioni e le peculiarità territoriali”.

Previo parere della conferenza dei sindaci, in futuro altri comuni potranno essere ammessi a partecipare alla gestione associata dei servizi finanziari.

Pollicino S54, l’assessore Tucci: Non sussistono i presupposti per ripristinare il tracciato originario”

“Ribadisco che, a nostro parere, non sussistono a oggi i presupposti per ripristinare il tracciato originario della linea”. Così l’assessore alla mobilità e ai trasporti del Comune di Siena Enrico Tucci ha risposto, durante la seduta del Consiglio Comunale di oggi, venerdì 14 giugno, all’interrogazione della consigliera Monica Casciaro (gruppo Siena Sostenibile) in merito alla modifica del percorso della linea S54 del pollicino.

“Il nuovo percorso della linea con soppressione della fermata in Piazza Postierla – ha spiegato l’assessore – non è conseguenza dell’espansione del suolo pubblico concesso alle attività di ristorazione a causa dell’emergenza Covid, ma è legato al piano di riassetto della rete del trasporto pubblico locale al cosiddetto tempo ‘T2’. Come ho avuto modo di ricordare anche in altre occasioni, tali interventi, andando in compensazione, hanno generato un sostanziale equilibrio chilometrico ed economico, e non è quindi possibile rivedere una sola deviazione di linea senza mettere in discussione anche tutte le altre modifiche apportate”.

“La scelta di spostare la fermata della linea S54 da piazza Postierla al Prato di Sant’Agostino – ha spiegato ancora – è stata dettata dall’esigenza di alleggerire il traffico in via San Pietro e via Stalloreggi dei circa centododici transiti al giorno. L’attestazione della fermata per il centro storico al Prato di Sant’Agostino non incide sulla capillarità e fruibilità del servizio, in quanto la distanza a piedi per raggiungere Piazza Postierla è di circa duecentodieci metri con percorso sostanzialmente pianeggiante, per un tempo di percorrenza di tre minuti”. “Condividendo – ha concluso Tucci – le motivazioni che hanno indotto la precedente amministrazione ad approvare questa deviazione del percorso e restando invariate le condizioni che l’hanno generata, ribadisco che, a nostro parere, non sussistono ad oggi i presupposti per ripristinare il tracciato originario della suddetta linea.

La consigliera Monica Casciaro (gruppo Siena Sostenibile) si è dichiarata “non soddisfatta della risposta. Alcuni cittadini, mi riferisco soprattutto agli anziani, fanno presente della necessità di creare ulteriori fermate rispetto a quelle esistenti e, nel caso specifico, anche duecento metri di distanza possono fare la differenza. Continueremo a ribattere su questo argomento”.

L’assessore all’edilizia sportiva ha risposto all’interrogazione della consigliera di Siena Sostenibile Monica Casciaro:

Magi: “Piano del verde, pool di professionisti al lavoro”

La redazione del Piano del verde del Comune di Siena è stat l’oggetto di un’interrogazione presentata oggi, venerdì 14 giugno, durante la seduta del Consiglio Comunale. Ha risposto all’interrogazione l’assessore all’ambiente del Comune di Siena Barbara Magi.

“Il Comune di Siena – ha spiegato Magi – ha un censimento del verde, che speriamo in tempi non lunghissimi di implementare con il Sistema dei Gemelli Digitali e si sta procedendo all’approvazione di un ‘Regolamento per l’uso dei parchi e giardini di proprietà comunale’ che aveva già visto una prima proposta da parte degli uffici competenti addirittura nel 2014 e che purtroppo non è mai andato oltre la bozza predisposta. Anche in questo caso sono doverosi tutti i passaggi relativi all’armonizzazione con gli altri regolamenti vigenti, con una attenzione anche verso la parte sanzionatoria. Il Piano del verde è un documento a carattere fortemente strategico, che ricomprende al suo interno diverse tematiche, quali lo sviluppo della città, sostenibilità, tutela del verde e corretti rapporti tra l’ambiente e la matrice antropica. Se per gestire bene una risorsa occorre prima conoscerla e regolarne gli usi, occorre anche pianificarla con attenzione e lungimiranza, soprattutto se questa risorsa è naturale, come il verde, quindi dinamica e in evoluzione nel tempo. Il Piano del verde è uno strumento volontario, che integra la pianificazione urbanistica generale, volto a definire il ‘profilo verde’ della città a partire dai suoi ecosistemi naturalistici fondamentali, con la previsione di interventi di sviluppo e valorizzazione del verde urbano e periurbano in un orizzonte temporale medio-lungo. Al pari di altri piani di settore, il Piano del verde rappresenta quindi uno strumento strategico che indirizza le politiche di trasformazione urbanistica locale e le conseguenti scelte dell’amministrazione comunale in materia di verde pubblico, ma non solo. Quindi il Piano comunale del verde è lo strumento sovraordinato che, oltre a disegnare una visione strategica dell’assetto (semi)naturale, agro-selvicolturale, urbano e peri-urbano della città, definisce i principi e fissa i criteri di indirizzo per la realizzazione di aree verdi pubbliche nell’arco della futura pianificazione urbanistica generale e del verde, volto a definire l’assetto futuro dell’infrastruttura verde della città, al fine di rispondere alla domanda sociale e ambientale dei territori antropizzati. Deve essere redatto da un gruppo di progettazione costituito da professionisti abilitati (coerente con le professionalità coinvolte) e per questo l’amministrazione comunale ha deciso di affidarlo a un pool di professionisti esterni con competenze specifiche nei vari settori dell’agronomia, dell’architettura e dell’ingegneria”.

“Dovrà essere approvato – ha concluso – con apposita delibera consiliare dall’amministrazione comunale. Al momento della stesura del piano e prima della approvazione in consiglio comunale dovrà essere fatto un ulteriore passaggio per l’armonizzazione delle norme scritte con gli altri strumenti urbanistici e regolamenti comunali vigenti, passaggio necessario prima dell’approvazione definitiva . Indicare una tempistica non è semplice, ma occorreranno almeno sei-otto mesi. Riteniamo fondamentale la partecipazione attiva in tutti i processi di gestione del verde pubblico”.

La consigliera del Siena Sostenibile Monica Casciaro si è dichiarata “soddisfatta per la precisa e puntigliosa risposta. Mi auguro che nel 2025 il Piano del verde venga portato avanti e che la situazione sia costantemente monitorata”.

L’assessore ha risposto all’interrogazione dei consiglieri del gruppo Partito Democratico

Residenze universitarie, Giunti: Abbiamo bisogno di studentati, non di strutture ibride”

“La città necessita di studentati nel senso stretto del termine, e non di realtà ibride che nei mesi estivi si tramutano in una struttura ricettiva da due o tre stelle, che apporta poco beneficio alla città ma molto disagio agli studenti stessi”. Così l’assessore ai rapporti con l’università, Vanna Giunti, ha risposto all’interrogazione dei consiglieri del gruppo Partito Democratico Giulia Mazzarelli, Gabriella Piccinni, Alessandro Masi e Luca Micheli in merito alle azioni che l’amministrazione comunale intenda mettere in atto affinché si possa migliorare la situazione abitativa degli studenti universitari di Siena.

“A partire dallo scorso mese di aprile – ha dichiarato l’assessore – l’amministrazione comunale ha dato avvio ad una serie di incontri con le due università del territorio, per favorire l’integrazione della popolazione studentesca e migliorare la qualità di vita dei tanti giovani che ogni anno scelgono Siena quale luogo di studio. Nell’ambito della delega ai rapporti con le università, ho incontrato infatti i Rettori dei due atenei e successivamente i direttori generali degli stessi, per condividere un percorso finalizzato alla costruzione di forme e strumenti di raccordo e di co-progettazione su temi strategici per la comunità, in un’ottica di scambio e arricchimento reciproco. Nei vari incontri ciascuno ha evidenziato esigenze, opportunità, possibilità per tutti gli attori coinvolti, manifestando la volontà di aprire un dialogo continuo e stabile per migliorare la qualità della vita degli studenti e sviluppare il loro livello di integrazione nel nostro territorio”.

“E’ stata concordata – ha proseguito Giunti – l’istituzione di organismi di confronto permanente per la programmazione e la valutazione delle azioni condivise: tavoli interni all’amministrazione comunale tra i vari assessorati, per affrontare tematiche specifiche e relative a trasporti, studentati, servizio mensa, spazi per attività ricreative, servizi e informazione agli studenti, percorsi formativi e collegamento con le scuole di istruzione secondaria; un tavolo permanente di confronto tra il Comune e i due atenei; uno ‘sportello’ comunale di informazione sulla città che si affianchi allo sportello universitario di orientamento/immatricolazione dello studente, per accogliere e permettere di conoscere il territorio a chi sceglie di studiare nella nostra città. A breve si terrà un primo incontro con i responsabili degli uffici orientamento/urp/comunicazione dei due atenei. E’ volontà sia dell’amministrazione comunale che delle università mantenere un continuo e aperto canale di confronto tra tutti gli ‘attori’ coinvolti, quale strumento per continuare a far crescere Siena nella propria immagine di città a misura di studenti”.

“In merito alla messa a disposizione dal patrimonio immobiliare di proprietà del Comune, o comunque di altri immobili disponibili, che possano eventualmente essere adibiti a studentato, l’ufficio patrimonio del Comune di Siena è stato già contattato dal Ministero competente. L’interpello era per eventualmente attivare fondi Pnrr per la realizzazione, ma la risposta è stata purtroppo negativa” ha spiegato l’assessore.

“Sulla realizzazione di residenze universitarie in via del Porrione e viale Achille Sclavo – ha chiarito Vanna Giunti – occorre precisare che ‘Dove vivo’ è un gestore e non un investitore. Negli studentati gli investitori sono perlopiù fondi immobiliari, che ovviamente a fronte di idonea remunerazione dei gestori investono denaro nella realizzazione delle residenze”.

“L’orientamento preciso di questa amministrazione – ha concluso l’assessore Giunti – è che la città necessita di studentati nel senso stretto del termine, e non di realtà ibride che nei mesi estivi si tramutano in una struttura ricettiva da due o tre stelle, che apporta poco beneficio alla città, ma molto disagio agli studenti stessi. Anche nel piano operativo dell’amministrazione, le destinazioni che sono state alle due residenze universitarie in divenire è stata quella esclusiva di studentato, perché al centro deve esserci un servizio allo studente. Sono in corso, ovviamente, colloqui con altri gestori che hanno come attività principale la gestione delle residenze universitarie e che non sono interessati a strutture ibride, che creano problemi anche in termini di controlli e di autorizzazioni da rilasciare, essendo l’ambito turistico ricettivo soggetto a norme ben diverse in termini di sicurezza, e non solo, rispetto a uno studentato”.

La consigliera Giulia Mazzarelli (gruppo Partito Democratico), che ha illustrato l’interrogazione, si è dichiarata “parzialmente soddisfatta della risposta. E’ positivo che ci sia, in seguito alla sollecitazione, del gruppo consiliare PD un impegno a mettere insieme i diversi soggetti istituzionali per dare una risposta agli studenti di Siena. Credo che sia importante che l’immobile in questione abbia un utilizzo pubblico e a scopo sociale, che non si trasformi mai in un immobile a scopo privato. La locazione a prezzi calmierati per studenti in difficoltà economica è una necessità e una richiesta ormai datata. Una riflessione da fare è destinare la struttura non solo agli studenti in difficoltà economica non destinatari di borse di studio, ma anche a cittadini in difficoltà, giovani coppie e lavoratori precari. La questione del costo degli affitti non riguarda infatti solo gli studenti, ma anche le famiglie. Ormai trovare una casa in affitto a prezzi sostenibili a Siena è diventato impossibile, per cui è necessario che ci sia un’attenzione particolare da parte dell’amministrazione comunale”.

L’assessore ha risposto all’interrogazione della consigliera del gruppo Progetto Siena Anna Ferretti

Giardini della Lizza, Magi: Nessuna necessità di manutenzione straordinaria, procede quella ordinaria”

“La manutenzione ordinaria è regolarmente effettuata dalla squadra operativa delle aree verdi, mentre al momento non vi è necessità di interventi straordinari”. Così l’assessore alla manutenzione aree verdi del Comune di Siena, Barbara Magi, ha risposto, durante la seduta del Consiglio Comunale di oggi, venerdì 14 giugno, all’interrogazione della consigliera Anna Ferretti (gruppo Progetto Siena) in merito alla manutenzione dei giardini pubblici della Lizza.

L’assessore ha premesso che “il giardino della Lizza ha una superficie complessiva di circa tredicimila metri quadrati, e negli ultimi anni è stata oggetto di diversi interventi manutentivi, alcuni dei quali citati proprio dalla consigliera Ferretti, e nel prossimo futuro sarà interessata da ulteriori nuovi lavori. Nello specifico, per la delega sul verde pubblico, si andrà a riqualificare l’area delle serre comunali. L’amministrazione riconosce a tutta la zona della Fortezza e della Lizza un valore inestimabile, non a caso negli ultimi anni sta divenendo un polo attrattivo di primaria importanza, e in questa visione non vengono certamente esclusi il verde e l’arredo urbano”.

Riguardo alla manutenzione ordinaria, ha ripreso Magi “il taglio dell’erba è regolarmente effettuato dalla squadra operativa delle aree verdi, così come viene regolarmente effettuata la manutenzione e pulizia del laghetto dei cigni, il controllo e sostentamento degli animali presenti nella vasca e il monitoraggio degli arredi. Tempistiche sulla manutenzione straordinaria non possono essere date per la definizione stessa del termine ‘straordinario’ ovvero ‘eccezionale, non consueto’. Per il momento, valutato che non si ha necessità di modificare strutturalmente i giardini e che non sussistono problematiche importanti, non sono in programma interventi di manutenzione straordinaria, il che porta a rispondere anche alla seconda domanda dell’interrogazione: gli interventi di manutenzione straordinaria al momento non consistono in alcuna attività particolare, ma si continuerà, come d’abitudine, a mantenere la Lizza in condizioni ottimali”.

“In merito alla pavimentazione, anch’essa oggetto dell’interrogazione della consigliera Ferretti, ricordo che è in ghiaia da molte generazioni, e al momento non sono state elaborate stime più o meno dettagliate per la sostituzione con altre tipologie, principalmente perché questo sistema ha delle ottime caratteristiche drenanti e traspiranti, assicura nel tempo una superficie sempre asciutta ed è di semplice manutenzione. Inoltre sottolineo che sul giardino della Lizza gravano diversi vincoli paesaggistici e monumentali: trovandosi all’interno del core Unesco ogni modifica deve essere attentamente valutata e perfettamente inserita nel contesto. Chiaramente il nulla osta della Soprintendenza è imprescindibile in questo come in tanti altri casi che riguardano zone storiche della città” ha proseguito Magi, aggiungendo che “tra l’altro alcuni esperimenti con pavimentazioni in terra stabilizzata sono già stati tentati, come nel Parco della Rimembranza o nel giardino fuori Porta Pispini, e negli anni si è riscontrata una difficoltà di mantenere i materiali in buono stato. Entrando poi in un aspetto più tecnico va considerata l’estensione del giardino della Lizza: in un’area così grande non è semplice l’uso di pavimenti gettati in opera, sia per un discorso di necessità di realizzare tanti giunti, sia perché andrebbero ripensati e riorganizzati tutti i chiusini presenti in zona. In più il giardino non potrebbe più ospitare strutture medio grandi per problemi legati al peso dei mezzi e delle istallazioni, e diventerebbe estremamente vulnerabile all’azione antropica dell’uomo, finendo per diventare una grande vetrina esteticamente gradevole ma vuota. Sempre a proposito della pavimentazione, la tipologia in terra stabilizzata ha un costo abbastanza importante, a cui sarebbero da aggiungere tutti i costi per gli scavi e la realizzazione dei nuovi sottofondi, la messa in quota dei chiusini, la riprofilatura dei cordoli e delle aiuole. Indicativamente il solo strato di usura finale avrebbe un costo che si aggira sui cinquecentomila euro, con una spesa finale intorno ai due milioni di euro”.

L’assessore ha poi spiegato che “il leccio purtroppo si è seccato. Sono stati tentati molti interventi endoterapici per cercare di sostenere l’albero, circa due anni fa si è intervenuti con una potatura mirata e con un sostegno di tiranti per diversi rami principali, ma lo stato vegetativo era già compromesso. A seguito delle indagini strumentali svolte da agronomi esperti del settore è stato supposto che tra le cause scatenanti possa esserci la scarsa areazione del suolo, dovuto alla pavimentazione sottostante, realizzata nel 2007. Al momento con gli uffici del verde stiamo lavorando per mantenere almeno la memoria storica di questa pianta, e sono al vaglio diverse soluzioni. Questo spiacevole fatto non coinvolge però le altre piante della Lizza, quindi non si capisce bene il senso dell’affermazione secondo cui ‘i grandi alberi che sono alla Lizza presentano problemi nei monitoraggi che state effettuando’. Ribadisco che non è così, e quando ci sono stati dei sospetti o dei dubbi sulla stabilità di alberi posti in aree pubbliche si è sempre intervenuti affidando verifiche accurate a tecnici specializzati. Ricordo a tal proposito che una parte di Fortezza è stata interdetta per diversi mesi proprio perché si temeva l’instabilità di alcuni alberi. Già dal mese di aprile è stato avviato un monitoraggio, affidato ad agronomo esterno, degli alberi in centro storico e nelle prime periferie, e sulla base delle indagini, se necessario, saranno effettuati gli interventi più opportuni”.

Magi ha puntualizzato che “è sempre bene ricordare che gli alberi sono organismi viventi dinamici e nessuna verifica o indagine mette al sicuro da possibili cedimenti: il rischio ‘zero’ in questi casi non esiste e anche una pianta giudicata perfettamente sana potrebbe cedere repentinamente. Questo aspetto a oggi è stato ampiamente dibattuto anche dal Consiglio di Stato, attraverso una sentenza esemplare del 2022 che ha rimarcato proprio la questione della gestione del rischio e l’impossibilità di escludere in modo oggettivo il crollo di un albero”. L’assessore ha poi concluso affermando che “nella gara del verde non è prevista la figura del giardiniere che possa curare le aiuole dell’amministrazione e non sono presenti lavorazioni di piantumazione di fiori o cespugli ornamentali”.

La consigliera Anna Ferretti (gruppo Progetto Siena, nella sua replica, ha dichiarato di essere contraria al giudizio che La Lizza sia in condizioni ottimali. Al momento, per fare un esempio, non c’è né ghiaia, né stabilizzato, ma solo terra e fango, come dimostrano le impronte degli pneumatici presenti. C’è molto da lavorare e non solo alla Lizza. Il rischio zero non esiste mai, ma esiste poter dire di aver fatto tutto il possibile e servono cura e attenzione in tutto il territorio”.

L’assessore all’edilizia sportiva ha risposto all’interrogazione del consigliere del gruppo Movimento Civico Senese Franco Bossini

Campo sportivo Mazzola, Loré: “Valutazioni in corso su nuova area per ampliamento impianti”

L’amministrazione sta valutando la possibilità di individuare una nuova area per l’ampliamento degli attuali impianti sportivi, dove prevedere nuovi campi di calcio, una nuova tribuna ed ampie superfici a parcheggio”. Così l’assessore all’edilizia sportiva e allo sport del Comune di Siena Lorenzo Loré ha risposto all’interrogazione, presentata oggi, martedì 14 giugno in Consiglio Comunale, dal consigliere del gruppo Movimento Civico Senese, Franco Bossini, in merito ai problemi riscontrati al campo sportivo Mazzola in strada di Cerchiaia.

Loré ha premesso che “le richieste della società Mazzola sono note all’amministrazione comunale, che si è infatti già mossa in tal senso. Il vigente Piano operativo prevede già una nuova area con indirizzo urbanistico di tipo sportivo, che include una nuova superficie a parcheggio di dimensione tale da soddisfare, oltre al nuovo campo, in parte anche quello già esistente. Tuttavia, tale nuova area di trasformazione urbanistica ricade in massima parte in una zona di cantiere del Lotto Zero, ovvero l’area dello svincolo di Cerchiaia, fatto che vanifica la previsione in essere, dal momento che l’area interessata dal cantiere sarà espropriata o comunque occupata temporaneamente per tutta la durata dei lavori”

Come già detto – ha proseguito Loré – l’amministrazione sta valutando la possibilità, anche per quanto richiesto dalla società Mazzola, di individuare una nuova area per l’ampliamento degli attuali impianti sportivi, dove prevedere nuovi campi di calcio, una nuova tribuna ed ampie superfici a parcheggio. Tale nuova area di trasformazione sarà posta in adiacenza agli impianti attuali, sul lato a sud in direzione opposta a quella interessata dal passaggio della nuova viabilità stradale e quindi senza il rischio di interferire con essa”.

Il consigliere del gruppo Movimento Civico Senese Franco Bossini, si è dichiarato “soddisfatto per la risposta esaustiva. MI auguro che tutto possa essere realizzato entro breve, soprattutto per i lavori più urgenti”.

L’assessore ha risposto all’interrogazione del consigliere del Pd Alessandro Masi su significato e qualità dei dati

Locazioni turistiche, Giunti: “Presenze e arrivi raddoppiati rispetto al 2019”

Il significato e la qualità dei dati sul turismo a Siena sono stato oggetto di un’interrogazione presentata durante il Consiglio Comunale di oggi, venerdì 14 giugno, dal consigliere Alessandro Masi (Partito Democratico). Ha risposto l’assessore al turismo del Comune di Siena Vanna Giunti.

“Le presenze e gli arrivi rispetto al 2019 negli alloggi locati con finalità turistiche – ha sottolineato fra gli altri aspetti l’assessore – sono praticamente raddoppiati. Questi sono i dati che l’ufficio di statistica ha rilevato, conducendo le indagini del Piano statistico nazionale (Psn) riguardanti il ‘Movimento dei clienti negli esercizi ricettivi’ e la rilevazione sulla ‘Capacità degli esercizi ricettivi’. Queste indagini, che coinvolgono più di seimila strutture ricettive della provincia, vengono svolte mensilmente in modo rigoroso sui dati che le strutture ricettive stesse riportano su due applicativi che il Comune ha messo loro a disposizione. Questi due applicativi si chiamano MotouristOffice (in merito all’offerta) e Ricestat (in merito alla domanda). I due applicativi, realizzati dalla Connectis web di Prato sono accreditati in Regione Toscana e rispondono ai requisiti dettati dall’algoritmo Istat. I due gestionali sono implementati da parte dei comuni della provincia a calcolare e verificare il versamento dell’imposta di soggiorno. Il servizio della statistica turistica, oltre alla semplice rilevazione mensile dei dati effettua sempre mese per mese i controlli di qualità delle indagini svolte; superati i controlli di sistema il servizio invia alla Regione Toscana, sempre mensilmente, i dati delle indagini svolte e pubblica, non mensilmente, ma periodicamente, le analisi dei dati delle indagini sul sito dell’ente. L’attendibilità delle analisi statistiche si basa su un bassissimo livello di inadempienze e sugli alti livelli di qualità dei dati”.

“Le analisi statistiche – ha proseguito Vanna Giunti – avvengono solo sui dati ufficiali delle strutture ricettive. Si sono utilizzati più mezzi di persuasione per cercare di fare emergere quello che in precedenza era una tipologia sommersa di locazione turistica. Si è ricorso al sistema ‘Ragno’ che incrocia i dati presenti nelle piattaforme intermediarie (come Airbnb) con la banca dati istituzionale regionale per verificare che le locazioni siano in rete e hanno adempiuto alla comunicazione prevista dalla delibera di giunta regionale numero 1267 del 2018; geolocalizzazioni delle strutture ricettive, dove tutti i cittadini e imprese se non trovano geolocalizzato la locazione possono inviare una segnalazione all’ufficio di statistica, il quale procederà, come fatto in passato, al sopralluogo dell’immobile indicato e applicare la sanzione prevista per la mancata comunicazione in base alla legge regionale 86 del 2016”.

“I dati per indicazione Istat – ha proseguito Vanna Giunti – sono sempre confrontati con gli anni precedenti. Il 2019, essendo l’anno zero, non era possibile il confronto con il 2018 in quanto due grandezze sono confrontabili quanto sono omogenee. Partendo da questo presupposto non era congruo confrontare un’offerta diversa rispetto al 2019. Inoltre solo la Provincia di Siena sotto la guida dell’ufficio statistico ha pubblicato la specifica delle locazioni, nessun altro comune capoluogo della Regione Toscana ha pubblicato il dato. Siena agli inizi del 2019 è stata la capofila di un progetto gestionale di riuso capace di registrare l’offerta e la domanda delle locazioni, così come previste dalla norma. Dopo aver testato il programma è stato dato in riuso agli altri comuni capoluogo di provincia della regione ad eccezione di Firenze, Prato e Pistoia. Essendo un’indagine prevista dal Psn la titolarità del dato appartiene all’Istat, i dati vengono pubblicati come dati provvisori e solo in forma aggregata. L’ufficio di statistica fornisce a tutti gli enti e operatori che fanno richiesta le matrici e il dettaglio di particolari variabili non pubblicate”.

L’assessore ha poi enunciato lo studio elaborato dall’Ufficio di statistica del Comune di Siena

 

Anno 2019

Anno 2022

Anno 2023

Numero locazioni registrate

389

539

808

Posti letto

2977

2287

3421

Arrivi

34.171

43.938

61.162

Presenze

97.510

135.566

189.704

“Occorre – ha concluso Vanna Giunti – un’analisi statistica dinamica dei dati rilevati in rispondenza alla diversa accezione di turista. La profilazione del turista ha infatti più significati a secondo che sia coinvolta una struttura ricettiva ‘tradizionale’ e ‘non tradizionale’, anche solo sui consumi indiretti del soggiorno. La locazione breve ha fatto affiorare un sommerso dell’ospitalità che coinvolge più ambiti locali, legati alla sicurezza, alla legalità ed ai servizi del territorio, oltre che alla sua identità. L’introduzione della sostenibilità turistica può qualificare l’ospitalità e migliorare tutti gli aspetti culturali, sociali ed economici della città”.

Il consigliere Alessandro Masi (gruppo Partito Democratico) si è dichiarato: “non soddisfatto della risposta, perché l’interrogazione richiedeva di non confondere i dati del turistico ricettivo con i dati della locazione turistica privata, come anche indicato da ISTAT. Raccomando una separazione in tal senso, perché questa davvero ci consente un’analisi dinamica del fenomeno della locazione turistica, che non penso rappresenti l’obiettivo principale di accoglienza che sta nel sistema turistico ricettivo della nostra Città, che deve invece avere attenzione e promuovere principalmente l’esercizio pubblico alberghiero ed extralberghiero, che non danno soltanto un posto dove stare, ma accoglie il visitatore, lo assiste ove occorra, eroga servizi e relazione umana e fidelizza. La locazione privata non basta a portare un risultato duraturo per la nostra comunità e non può costruire un avviamento maturo per un territorio che ha l’ambizione di modernizzare e migliorare la propria capacità di accoglienza. Da qui la raccomandazione di tenere separati i dati non solo sotto profilo formale, ma soprattutto nella considerazione della pianificazione strategica di questo settore, accoglienza che rappresenta una voce di futuro importante per Siena e la Provincia”.

L’assessore ha risposto all’interrogazione del consigliere del Pd Alessandro Masi

Traffico e sosta in piazzale Rosselli, Tucci: Stiamo valutando alcune possibili soluzioni”

La condizione del traffico e della sosta in piazzale Carlo Rosselli, alla stazione ferroviaria di Siena, è stata oggetto di un’interrogazione durante la seduta del Consiglio Comunale di oggi, venerdì 14 giugno, da parte del consigliere del gruppo Partito Democratico, Alessandro Masi. A rispondere è stato l’assessore alla mobilità e ai trasporti, Enrico Tucci.

“Le funzioni da conciliare in piazzale Rosselli – ha esordito l’assessore – sono come è noto molteplici: circolazione e sosta di veicoli privati, autobus, taxi, pedoni, in uno spazio che a suo tempo non è stato correttamente pianificato e distribuito dal progetto di riqualificazione della piazza del 2000. Di fatto il progetto poi realizzato ha previsto un’ampia area pedonale, priva di protezione dalle intemperie e quindi scarsamente utilizzabile, a scapito della viabilità. La corsia di scorrimento dei veicoli davanti all’edificio viaggiatori, di larghezza contenuta e non sufficiente a consentire il transito dei veicoli in presenza di bus in fermata, costituisce una vera e propria strozzatura per la viabilità della Piazza di difficile risoluzione”.

“La criticità della sosta irregolare, che avviene attualmente nella zona compresa tra la Torre dell’Orologio e l’edificio viaggiatori, è in via di risoluzione – ha chiarito Tucci – in quanto dovuta per lo più all’assenza della segnaletica orizzontale di individuazione della zona di sosta dei bus, che non è stato possibile realizzare nel periodo invernale sia per le condizioni climatiche non idonee al tracciamento, che per l’intenso utilizzo da parte dei servizi scolastici. La segnaletica sarà realizzata alla sospensione estiva delle attività scolastiche. A tal proposito, in un primo momento la zona di sosta dei bus sarà ridotta di estensione, in quanto Rete Ferroviaria Italiana ha in programma di eseguire, proprio durante l’estate, dei lavori sulla copertura dell’edificio della stazione. A tale scopo ha richiesto un occupazione di suolo pubblico che interesserà la porzione della zona fermata Bus prossima all’ingresso dell’edificio viaggiatori, ma i lavori interesseranno anche la zona successiva all’edificio viaggiatori. Non è possibile, quindi, programmare la segnaletica in quell’area fino a che non saranno conclusi questi lavori nel mese di settembre”.

“Altro tema delicato – ha spiegato l’assessore – è quello della sosta taxi, per la quale stiamo seriamente valutando posizioni alternative rispetto all’attuale, sia per l’usura provocata dal loro scorrimento e sosta nella pavimentazione pedonale della piazza, sia in previsione di una futura riqualificazione della zona pedonale della piazza. Una volta collocata questa funzione, sarà possibile rivedere gli altri spazi di sosta presenti nell’area, che dovranno essere tutti regolamentati al fine di garantire una rotazione della sosta. Da evidenziare che per la sosta lunga è presente il parcheggio in struttura ‘La Stazione’ con tariffe agevolate, ad oggi non utilizzato abitualmente per tutta la sua capienza. Riguardo al controllo della sosta, non solo in piazza della Stazione ma in generale sul territorio, l’amministrazione prevede di procedere con l’implementazione della figura degli ausiliari del traffico nelle varie tipologie previste dal Codice della strada, ovvero dipendenti comunali, dipendenti aziende di gestione della sosta, raccolta rifiuti/pulizia strade e trasporto pubblico locale, così come previsto dall’articolo 12 bis del Codice della Strada. Concordo sulla necessità di presidiare la zona, ci stiamo organizzando in tal senso”.

“Relativamente agli strumenti di pianificazione – ha evidenziato Tucci – il Pums ha a suo tempo affrontato il tema della circolazione in piazzale Rosselli, proponendo in particolare la deviazione del traffico privato nel parcheggio interrato ‘La Stazione’, proposta che l’amministrazione sta valutando con molta attenzione in quanto non esente da alcune criticità. Per quanto riguarda, infine, il Piano strutturale, trattandosi di un piano strategico con funzione di indirizzo, non è ritenuto lo strumento opportuno per la risoluzione di una tematica puntuale con queste caratteristiche.

Il consigliere Alessandro Masi (gruppo Partito Democratico) si è dichiarato “parzialmente soddisfatto, quanto meno rispetto alle misure che sono state annunciate, sia di miglioramento della sosta e della segnaletica, sia per quanto riguarda una maggiore assistenza degli ausiliari del traffico. Non sono invece soddisfatto sul ruolo della pianificazione. Se il Piano della mobilità sostenibile dava comunque una soluzione, è proprio comunque il Piano strutturale che potrebbe individuare nuove misure per migliorare l’accesso agli attrattori del traffico in quella zona. Il Piano strutturale è dunque lo strumento adatto a immaginare un’ulteriore adeguamento di viabilità e parcheggi tra i due grandi attrattori della stazione e dell’ospedale. Quindi la raccomandazione, anche per non proseguire con continue varianti, è risolvere il vulnus nella zona, ovvero un mancato coordinamento dei flussi di traffico tra ospedale e stazione, per i quali la strada Fiume va affiancata con ulteriori infrastrutture e interventi, tramite uno studio specifico”.

L’assessore al bilancio ha risposto all’interrogazione dei consiglieri del gruppo Pd e del gruppo Progetto Siena

Spending review” degli enti locali, Pagni: Agiremo secondo i principi del buon padre di famiglia”

Quali azioni l’amministrazione comunale intende mettere in atto in relazione al provvedimento emanato dal Governo sulla “spending review degli enti locali” e i conseguenti probabili tagli alle entrate di parte corrente per il Comune di Siena. E’ questo il tema di un’interrogazione all’ordine del giorno del Consiglio Comunale di Siena di oggi, venerdì 14 giugno, presentata dai consiglieri del gruppo Partito Democratico (Giulia Mazzarelli, Gabriella Piccinni, Alessandro Masi e Luca Micheli) e del gruppo Progetto Siena (Adriano Tortorelli e Anna Ferretti). A rispondere è stato l’assessore al bilancio, Riccardo Pagni.

“Quello di cui si parla – ha dichiarato l’assessore – è un disegno di legge approvato dal Governo e passato, a oggi, in prima lettura al Senato e, quindi, foriero di cambiamenti in melius et in peius, che rende impossibile effettuare delle previsioni certe. Nel disegno di legge è previsto che nel corso del quinquennio 2024/2028, e quindi per la durata di cinque anni, venga effettuato un taglio di risorse a carico degli enti locali di duecento milioni annui nel caso dei Comuni e di cinquanta milioni annui nel caso delle Province e delle Città Metropolitane. Il primo dato politico da analizzare è quindi quello relativo alla ragione per cui lo Stato, rappresentato dal Governo, abbia palesato in questa fase detta necessità. Il tutto deriva chiaramente dall’enorme debito contratto dallo Stato, pari a oggi a 117,5 miliardi di euro, con una previsione finale di centoquaranta miliardi, in ragione delle disposizioni del ‘Superbonus’ centodieci per cento, che stanno influenzando in maniera più che negativa le finanze dello Stato e a ricaduta le finanze degli enti locali”.

“Dalle statistiche aggiornate a oggi – ha proseguito Pagni – risulta che la spesa iniziale di ottantacinque miliardi di euro ha riguardato solo 74mila condomini, 237mila edifici unifamiliari, 115mila unità indipendenti e addirittura sei castelli a fronte di 12.187.698 edifici residenziali, di cui parte costituiti in un milione e 200mila condomini in cui vivono quattordici milioni di persone. I dati successivi al 30 aprile 2024 ricavati dall’Osservatorio della finanza pubblica della Camera dei Deputati precisano che risultano ammessi al contributo 495.467 interventi per una spesa di circa 117,5 miliardi di euro. Quella misura del 110 per cento è servita, pertanto, solo ad agevolare i più abbienti, che avevano la possibilità di affrontare la spesa necessaria agli efficientamenti dei loro immobili anche qualora il contributo fosse venuto meno, mentre le persone meno abbienti si sono guardate bene dall’adire a questo beneficio, nel timore di indebitarsi e di poter perdere anche i beni sui quali sarebbero stati eseguiti i lavori”.

“Detto ciò – ha sottolineato l’assessore – è palese che l’intervento sul ‘Superbonus’ viene a ricadere e verrà a ricadere inevitabilmente anche nei bilanci successivi dello Stato e in quelli degli enti locali, nei confronti dei quali la misura, se approvata, risulta essere di un importo molto meno significativo. Questo perché, in realtà, la somma di duecento milioni di euro riguardante il Fondo di solidarietà comunale, qualora divenisse definitiva, andrebbe ripartita tra 7900 Comuni italiani e inciderebbe, secondo i calcoli Anci, solo in misura dello 0,5 per cento dell’importo complessivo della spesa corrente detratto l’importo della missione numero dodici(cioè la spesa per il sociale)”.

“Riguardo alle risorse del Pnrr – ha aggiunto Pagni – la somma potrebbe essere decurtata dagli importi assegnati solo in mancanza dell’ultimo rendiconto approvato, ma non è questo il caso del Comune di Siena. A tal proposito facciamo presente che il Comune di Siena e questa amministrazione sono da considerarsi un esempio virtuoso, essendo nei tempi con l’inizio dei lavori soggetti al Pnrr e con le relative rendicontazioni. In ogni caso, qualora dovessimo avere una riduzione del Fondo di solidarietà comunale, agiremo secondo i principi del buon padre di famiglia, facendo delle economie sulle spese meno necessarie e, soprattutto, su quelle spese che non verranno prevedibilmente a realizzarsi nel corso dell’anno o nel triennio, cercando di non imporre sacrifici alla nostra cittadinanza”.

La consigliera Giulia Mazzarelli (gruppo Partito Democratico), che ha illustrato l’interrogazione, si è dichiarata “non soddisfatta della risposta. Credo che l’assessore abbia spostato il tema oggetto dell’interrogazione su un’altra questione, entrando nella dinamica del gioco delle parti, cosa che non fa onore all’amministrazione, visto che non è utile a dare risposte ai cittadini. In un’ottica propositiva e senza altro obiettivo, il tema dell’interrogazione era proprio quello di dare una risposta ai cittadini nel caso arrivassero tagli, che come sottolineato dall’assessore, interesseranno anche il Comune di Siena, quindi la capacità di spesa del Comune e quindi di erogare servizi ai cittadini. Proprio perché si tratta di una bozza c’è un margine di manovra: perché non approfittare della vicinanza di questa amministrazione al Governo centrale per richiedere una modifica della manovra stessa, vista anche la critica trasversale pervenuta da numerose altre amministrazioni di qualsiasi colore politico. Non siamo a cercare responsabilità o colpe, ma spostare il focus della risposta fa emergere difficoltà di questa amministrazione”.

 
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