SCARPERIA. Mercoledì (14 ottobre) si terrà l’assemblea ordinaria del Consorzio Lavanderie Toscane in cui, fra i punti all’ordine del giorno, sarà presentato uno studio statistico sui volumi di biancheria lavati, ottimo indice per misurare il numero di presenze nel nostro territorio.
L’assemblea ordinaria di fine anno, dove le lavanderie industriali associate al Consorzio porteranno i propri dati relativi all’andamento della stagione turistica appena conclusa, si svolgerà presso la lavanderia “Chi-ma Florence Spa” in Località Petrona a Scarperia (Fi) e rappresenta il primo indice toscano sulle presenze nella nostra regione nell’estate 2009. Un andamento che si era preannunciato in calo rispetto allo scorso anno e che verrà confermato nell’incontro di mercoledì prossimo con presentazione delle percentuali e dei dati sul calo del fatturato medio del settore.
Il Consorzio Lavanderie Toscane riunisce 19 lavanderie industriali nelle province di Firenze, Pistoia, Lucca, Siena, Livorno e Grosseto e rappresenta oggi circa il 75% del mercato privato toscano di ristoranti e strutture ricettive, con una occupazione di circa 1000 dipendenti di cui il 70% composto da manodopera femminile. Con la sua attività di lavaggio di biancheria per alberghi e ristoranti offre quindi un immediato riscontro dell’effettivo andamento del flusso turistico.
Accanto alla questioni di natura economica, l’assemblea affronterà il problema che ormai da tempo mina il mantenimento degli elevati standard di qualità raggiunti dal settore, che opera in un’area determinante per le strutture turistiche e di ristorazione, ossia garantire la sicurezza igienica della biancheria utilizzata dagli ospiti e dai consumatori. E questo a causa dell’arrivo nel settore di strutture private che non rispettano i minimi requisiti di sicurezza igienica necessaria, non solo per il rispetto delle principali normative di legge, ma soprattutto per garantire ai consumatori la sicurezza di dormire o mangiare con biancheria non infetta.
Fra gli altri punti all’ordine del giorno infine la programmazione di un corso di formazione per i settori commerciali del Consorzio e l’analisi del servizio “full service”.