Il bilancio vede l'Umana avanti per due affermazioni a una, con il successo della formazione pugliese arrivato proprio nell'impianto salentino
CHIUSI. Nona giornata della fase salvezza del campionato di Serie A2 Old Wild West per la San Giobbe che, mercoledì 5 giugno alle ore 20.30, sfiderà Nardò al Palasport San Giuseppe da Copertino di Lecce. Quarta partita stagionale tra le due squadre che si sono affrontate in regular season e, ovviamente, nella gara di andata della fase salvezza. Il bilancio vede l’Umana avanti per due affermazioni a una, con il successo della formazione pugliese arrivato proprio nell’impianto salentino. I Bulls hanno vinto gli ultimi due confronti, uno in regular season e l’altro un paio di settimane fa nella quarta giornata della fase salvezza. All’Estra Forum la partita del 15 maggio terminò 87-77 per i toscani che però non potranno fare conti e affidarsi al bottino accumulato e alla classifica avulsa. Una vittoria permetterebbe di spostare i verdetti agli ultimi quaranta minuti, mentre una sconfitta costerebbe ai Bulls la certezza aritmetica della retrocessione. Un confronto da dentro o fuori quindi che di fatto sarà (o quantomeno può essere per buona parte) arbitro del destino delle due formazioni. La partita sarà arbitrata dai signori Maschio, Centonza e Marzulli; a presentarla il capo allenatore della San Giobbe, Giovanni Bassi.
Grande risposta dopo la sconfitta interna contro Latina.
“Come ho detto dopo la partita, le differenti motivazioni tra noi e Cento si sono viste. Loro hanno tenuto a riposo qualche giocatore ma noi abbiamo giocato una partita seria, quella che dovevamo e volevamo giocare. L’andamento della gara ci ha permesso di risparmiare anche un po’ di energia, aspetto molto importante in questo periodo. Adesso testa bassa e pensiamo a Nardò”.
In ogni caso i ragazzi non hanno dato prova di volersi riscattare dopo la prova incolore della scorsa settimana.
“Questa era la cosa più importante. Dovevamo dare una risposta prima di tutto a noi stessi e alla gente che ci viene a vedere. Non potevamo essere la squadra spenta e brutta della partita con Latina”.
La trasferta contro Nardò. Una partita da dentro o fuori.
“Già questo la definisce. Noi ci arriviamo dopo una stagione di grande sofferenza, ma alla quale eravamo preparati. Sono tipologie di partite che noi abbiamo già affrontato e quindi sappiamo cosa ci aspetta. Onestamente siamo a conoscenza anche del valore dell’avversario, una squadra da playoff per qualità, fisicità e capacità dell’allenatore. Una bella sfida”.
La quarta partita della stagione contro i pugliesi. In ogni sfida una tipologia di partita diversa. Cosa dobbiamo aspettarci mercoledì?
“Chiaramente una partita molto fisica. Loro vorranno dettare il ritmo fin da subito e noi dovremo essere bravi a resistere alle prime mareggiate e cercare di non farli correre troppo. E questo significa anche attaccare con equilibrio. Una serata in cui dovremo mettere tutto in campo e poi vedere cosa sarà successo”.
Con le proporzioni del caso, una partita assimilabile per contesto a quella contro Trapani dello scorso aprile?
“Sì. Devo anche essere onesto, il livello di fisicità sarà più o meno lo stesso perché Nardò è veramente una squadra tra le più fisiche del nostro campionato. L’impatto emotivo e la disponibilità di mettere il corpo da parte dei ragazzi saranno forse le chiavi principali”.