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CHIUSI. È in funzione la sezione lattanti del nido d’infanzia il Girasole di Bagnolo, nei pressi di Chiusi scalo.
La struttura, appena realizzata, ospita per adesso sei bambini. Si può considerare un fiore all’occhiello dei servizi offerti dal Comune alle famiglie, al punto che ha appena ricevuto la visita di Stella Targetti, assessore alle politiche per l’educazione e l’infanzia e vicepresidente della Regione Toscana, insieme all’altro assessore, ed ex sindaco di Chiusi, Luca Ceccobao.
Un’occasione di incontro con i rappresentanti delle istituzioni che è diventata una festa, e un modo per tanti genitori di scoprire questo spazio di circa 300 metri quadrati, con la potenzialità di una ventina di lattanti, in età compresa tra i sei e i dodici mesi. L’ampliamento ha anche consentito di avere nuovi spazi per incontri di genitori con gli psicologi, per le attività del nido e per ampliare la cucina esistente.
I nuovi spazi sono frutto di un ampliamento dell’edificio che già ospitava la materna e l’asilo nido, e si caratterizzano per stanze coloratissime, con impianto di climatizzazione, rifiniture di gran pregio.
Intanto, le due vecchie sezioni stanno per celebrare il decimo anno di età, il prossimo dicembre. Sarà quella l’occasione per un altro grande evento e l’inaugurazione ufficiale della nuova sezione, quella appunto dei lattanti. Per adesso, la presenza degli assessori regionali, insieme alla giunta del Comune di Chiusi al completo non è stata casuale, visto che proprio la Regione ha contributo alla realizzazione dell’opera, con circa 240 mila euro, mentre una cifra analoga è stata erogata dalla Fondazione del Monte dei Paschi.
Evidente la soddisfazione di Stella Targetti, che ha parlato di “una struttura dove si respira qualità”.
Ma Chiusi è solo un esempio dei primati nel settore dell’infanzia raggiunti dalla Regione. In Toscana gli asili e i centri per l'infanzia sono in grado di accogliere un bambino su di età inferiore ai tre anni: una percentuale altissima, l'anno scorso la migliore tra le regioni italiane, più alta della media europea e quasi tre volte tanto quella italiana. Tutto ciò è frutto di grande attenzione e importanti investimenti, che hanno contribuito all’ampliamento del nido di Bagnolo, cui si è aggiunta la sensibilità della ditta che si è aggiudicata l’appalto, l’Edilcentro di Chiusi. Quest’ultima, insieme alle altre aziende che hanno collaborato alla realizzazione dell’opera (l’impresa edile Vito Sorriento, Termoclima 2000, MC impianti elettrici e costruzioni elettromeccaniche, Imar) ha provveduto a lavori non previsti dal capitolato, per dare il massimo ai bambini.
I nuovi spazi integrano una struttura che si è guadagnata “sul campo” un certo prestigio: esistono la sala del colore e della psicomotricità, si pratica il massaggio infantile, si accolgono bambini tenendo conto delle esigenze dei tempi delle famiglie, anche solo in alcuni giorni della settimana. Inoltre, i genitori vengono accompagnati da esperti nel loro difficile compito.