FIRENZE. La Regione Toscana ha rifinanziato per il periodo 1° luglio 2024 – 30 giugno 2026 il servizio “Pronto badante” con l’obiettivo di sostenere temporaneamente la famiglia che si trova ad affrontare all’improvviso una situazione di fragilità del parente anziano. E’ proprio quando si manifesta il disagio che c’è bisogno di una guida per conoscere i servizi del territorio e ricevere aiuti momentanei come l’assistenza domiciliare.
“In una situazione in cui il governo nazionale non è in grado di introdurre un modello di servizi domiciliari specifico per la non autosufficienza – spiega Anna Paris, consigliera regionale del Pd – la Regione Toscana continua a garantire il servizio Pronto badante. Attualmente il coordinamento regionale sta selezionando le associazioni del Terzo settore che hanno aderito al progetto Pronto badante e che saranno attive nelle varie province toscane con personale qualificato per l’assistenza. Il servizio è rivolto a tutti gli anziani fragili di età superiore a 65 anni residenti in Toscana e appartenenti a qualunque fascia ISEE. Il numero telefonico 0554383000 permette di accedere a questo servizio ma anche di avere informazioni su tutti percorsi sociosanitari regionali o richiedere l’intervento di un operatore in grado di informare e orientare la famiglia sui servizi territoriali e sugli adempimenti amministrativi necessari”.
“La Regione Toscana sta facendo tutto il possibile per mantenere i servizi sociosanitari di qualità nonostante le scarse risorse governative – continua Anna Paris -. Pronto badante è finanziato dal Fondo nazionale per le non autosufficienze ma è necessario rendere noto che tanti interventi a sostegno dei servizi di cura domiciliare rivolti a persone non autosufficienti o con forte limitazione dell’autonomia vengono realizzati con le risorse del Fondo Sociale Europeo. Per il triennio 2024-2026 queste risorse europee messe in campo sono per 25 milioni euro e rappresentano un importante sostegno per gli interventi regionali all’assistenza domiciliare delle persone non autosufficienti”.