CHIUSI. San Giobbe domenica 19 maggio alle ore 18.00 sfiderà Agrigento all’Estra Forum. Si tratta del secondo confronto della stagione tra le due squadre (vittoria in Sicilia per i Bulls), che arrivano alla sfida di domenica distanziati di sei punti (26 San Giobbe con una partita da recuperare, 20 Agrigento). La partita arriva immediatamente dopo il grande risultato di mercoledì 15 maggio con Nardò (87-77 per i Bulls). Viatico fondamentale per dare continuità a quanto fatto vedere sul parquet chiusino, ma attenzione ai siciliani che, pur essendo in una situazione tutt’altro che felice, stanno provando con tutte le forze a restare attaccati al treno per la permanenza in categoria. La partita sarà arbitrata dai signori Centonza, Tirozzi e Grappasonno.
“La solidità mentale che abbiamo avuto anche nel momento di grande difficoltà è stata importante – sottolinea coach Bassi -. Avevamo fatto un break abbastanza importante, ma Nardò è riuscita a tornare avanti. Potevamo disunirci, invece abbiamo alzato il livello su entrambi i lati del campo e vinto una partita importantissima”.
Gaddefors sta bene. Ha dovuto suturare il labbro, ma questo non gli impedirà di allenarsi. Parliamo comunque di un giocatore ancora non recuperato pienamente a livello fisico. Non ha condizione e quindi valuteremo di partita in partita come e se utilizzarlo. Va sicuramente ringraziato per essersi messo a disposizione per mercoledì quando, evidentemente, non era ancora pronto per giocare”.
“La gestione delle energie in questo momento è di primaria importanza, anche perché durante la partita non puoi fare troppe scelte da questo punto di vista. Una volta in campo devi cercare di giocare tutto quello che hai e quindi la possibilità di ruotare è fondamentale”.
Prossima avversaria Agrigento. “Una squadra pericolosissima. Giocano ad un ritmo veramente elevato e possono segnare cento punti a chiunque. Sarà una partita molto delicata da affrontare con estrema concentrazione. Chiaramente sono più in fiducia rispetto a due mesi fa. Hanno cambiato allenatore, il sistema di gioco è diverso in alcune situazioni ma il ritmo non è cambiato. Se messi in condizione di poter correre e tirare diventano veramente pericolosi. Quindi la transizione difensiva sarà fondamentale e per averla servirà perdere pochi palloni”.
“Noi dobbiamo portarci dietro quell’energia positiva. Metterci però anche tantissima umiltà perché sarà una partita trappola. Dobbiamo vincerla e quindi psicologicamente servirà un approccio umile e con una difesa forte”.