Tutte le iniziative per celebrare il Centenario dalla fondazione del più antico Consorzio d’Italia
FIRENZE. Nel 1924 furono 33 i viticoltori ad avere un progetto comune e decidere di creare il Consorzio: la loro visione fu quella di credere nell’unità di intenti, nella forza della collettività, fu quella di investire nell’aggregazione uscendo dalla miopia del singolo interesse privato, perché solo così si poteva gestire una produzione che potesse parlare di un intero territorio. Questi 33 “padri fondatori” furono lungimiranti anche nel pensare per primi alla necessità di rendere visibile e riconoscibile la qualità del loro prodotto, del loro vino, scegliendo un’immagine, un emblema del territorio: il Gallo Nero divenuto simbolo di qualità, autenticità e identità.
La ricorrenza del 14 maggio è stata celebrata oggi, nel Salone dei Cinquecento a Palazzo Vecchio con il convegno “Back to the Future” sulle nuove prospettive della denominazione, il cui grande tema sarà la declinazione del binomio sostenibilità – territorialità in varie direttrici, coinvolgendo esperti del settore e ospiti internazionali per un confronto costruttivo. Il convegno è partito proprio da un confronto, ascoltando, sul tema della “sostenibilità e identità territoriale”, gli interventi dei rappresentanti di alcune fra le più illustri denominazioni e grandi vini del mondo: Champagne, Borgogna, Porto e Douro, Oregon e Barolo.
Poi, il palcoscenico è stato tutto per il Chianti Classico che ha presentato il suo Manifesto di Sostenibilità, la visione di un Chianti Classico sostenibile sia come sistema imprenditoriale sia come mezzo di salvaguardia del territorio, per poterlo restituire intatto alle generazioni future.
“Abbiamo atteso fino ad oggi ad affrontare, come Consorzio, il tema così attuale della sostenibilità, per potergli dare una caratterizzazione, un’identità specifica che fosse in grado di evidenziare ed esaltare i caratteri distintivi della nostra denominazione e del suo territorio di produzione – ha affermato Giovanni Manetti, Presidente del Consorzio – Un manifesto che siamo certi i nostri viticoltori accoglieranno e renderanno vivo e attivo, fino a farlo diventare un vero impegno di sostenibilità del nostro territorio e delle sue produzioni”.
Il Manifesto di Sostenibilità del Chianti Classico propone, infatti, una corposa serie di regole con l’intento di ridurre l’impatto ambientale, tramite una gestione del territorio, delle superfici produttive e dei boschi, volta a preservarne le caratteristiche, le potenzialità, il paesaggio e la biodiversità, e di valorizzare la crescita e l’affermazione delle risorse sociali e culturali di questo territorio unico al mondo.
Le regole d’indirizzo sono numerose, ambiziose e distintive della denominazione e del suo territorio. Il lavoro del Consorzio include elementi innovativi ispirati dallo studio del paesaggio culturale del Chianti Classico avviato nel 2018 dalla Fondazione della Tutela del Territorio Chianti Classico per la candidatura UNESCO, che ha contributo ad esaltare i tanti volti di questo territorio che lo arricchiscono, che accompagnano la produzione del vino Chianti Classico e da sempre impegnano le aziende oltre alla viticoltura.
Tra essi, i viticoltori del Gallo Nero che già hanno compiuto moltissima strada nella direzione della sostenibilità, potranno scegliere quelle che maggiormente si adattano alle loro caratteristiche specifiche, alla loro identità, ai loro programmi.
“Un progetto ambizioso che pone il patrimonio culturale del territorio come suo eccezionale fattore identitario che accompagna il vino Chianti Classico, aumentando sempre più la sua tipicità e la sua territorialità, ma anche inclusivo per far crescere, tutti insieme, la sostenibilità territoriale secondo un cronoprogramma che permetterà ai viticoltori di interpretare nel tempo il percorso che il Consorzio vuole tracciare” – dichiara Carlotta Gori, Direttrice del Consorzio.
Molte sono le iniziative per il Centenario, a partire da quelle di impronta storica, come la mostra “Chianti Classico Century”, presentata in anteprima alla Chianti Classico Collection, che ripercorre questi primi cento anni del Consorzio attraverso il pensiero dei suoi 19 Presidenti, e il libro “Sulle tracce del Gallo Nero” a firma di Daniele Cernilli in collaborazione con Paolo De Cristofaro, per i tipi di Giunti, storica editrice fiorentina, presentato oggi alla stampa, prima dell’uscita in libreria.
Il pubblico si è potuto unire ai festeggiamenti nei giorni immediatamente precedenti alla ricorrenza del 14 maggio, a Palazzo Uguccioni in piazza della Signoria a Firenze, che ospitò la prima sede degli uffici consortili e che è stato animato da un programma di eventi in chiave Centenario. Si sono svolti, infatti, nove appuntamenti aperti alla città di Firenze, tra cui cinque “incontri-abbinamento” con gli chef stellati della città, un inedito excursus storico in chiave rock “Back in Black…Rooster” e due appuntamenti con le giovani promesse del Chianti Classico, i produttori under 40, “Giovani Galli Neri”.
Il Centenario è un’occasione di racconto corale a cui si uniscono anche le voci di circa 170 soci, che si presentano in brevi reel sui social media durante tutto il 2024, per dare un volto e una storia personale a ciascuna etichetta. Ad arricchire la narrazione parteciperanno anche figure di spicco del mondo del vino con il progetto “100 voices for Chianti Classico”, rivolto principalmente ai mercati stranieri, i cui principali attori prenderanno la parola per condividere un aneddoto, un loro ricordo del nostro vino e del suo territorio.
L’immagine del Consorzio è stata impreziosita da un nuovo logo disegnato per l’occasione, che contraddistingue tutte le iniziative e i materiali, e una campagna pubblicitaria che raccoglie gli scatti di quasi 200 soci. Anche le manifestazioni quest’anno sono caratterizzate da una grafica dedicata, un vero e proprio excursus storico nella storia degli eventi Consortili.
Dichiara il Presidente Giovanni Manetti “A distanza di un secolo, i soci del Consorzio sono diventati 486, ma gli obiettivi che ci accomunano sono gli stessi del 1924. Proteggere il vino che nasce da un territorio altamente vocato e di rara bellezza e accompagnare i viticoltori nell’affrontare i mercati di tutto il mondo sotto l’insegna comune del Gallo Nero
Il giorno del centesimo compleanno del Consorzio Chianti Classico si aperto con una conferenza stampa presso l’Accademia dei Georgofili. Il Presidente Massimo Vincenzini ha così salutato i presenti: “L’Accademia è la sede ideale per una celebrazione di questo tipo. Ritengo sia importante ricordare il passato ma anche volgere lo sguardo al futuro. Rivolgo i migliori auguri al Consorzio del Gallo Nero, anche in considerazione del maggior ruolo che i consorzi svolgeranno in ottemperanza alle disposizioni del nuovo pacchetto qualità appena liberato dall’Unione Europea.”