SIENA. Aveva ucciso con altri complici, ancora non rintracciati, un suo connazionale ad Arbia in una faida iniziata a Valona nel 2003. E’ stato arrestato a Bolzano dai carabinieri del nucleo investigativo del comando provinciale dei carabinieri di Siena in collaborazione con le compagnie di Cles e Bolzano dopo una lunga indagine con numerosi controlli sulle utenze telefoniche e con più tradizionali pedinamenti.
Si tratta di Giergji Korkaj albanese, ma con passaporto italiano avendo sposato un’italiana da cui si era separato. L'uomo faceva parte del gruppo che la sera del 2 febbraio scorso ad Arbia aveva assassinato con numerosi colpi di pistola Lorenc Lame il cui fratello aveva ucciso nella faida di Valona il fratello del’arrestato. Un episodio che allora creò molta preoccupazione per come fu eseguito.
In un primo momento era stato ipotizzato che la vittima fosse coinvolta in un traffico internazionale di droga ma nel corso delle indagini, anche se il commercio della stessa era un'attività che veniva svolta nel suo ambiente, si era puntato alla pista della faida.
Ma i carabinieri questa mattina (21 settembre) hanno comunque sottolineato che tra queste persone c’erano anche altri problemi da regolare e alcune situazioni non chiarite.
Le indagini coordinate dal sostituto procuratore della Repubblica di Siena Nicola Marini stanno proseguendo per individuare gli altri partecipanti a quella che si può considerare una vera e propria esecuzione di Lorenc Lame.
Quando è stato arrestato l’albanese, che ha vissuto anche dei periodi in Germania (per cui a contribuire alle indagini è stata interessata anche l’Interpol), ha solo detto, così hanno riferito i carabinieri di essere innocente. Ma gli uomini dell’arma sono convinti che sia uno del gruppo che ha sparato su Lorenc Lame.
Fatta luce sull’omicidio del giovane albanese ad Arbia
di Augusto Mattioli