Il, nuovo autodramma tra crolli inevitabili e futuri possibili
Un crollo, dunque, Maestoso e inesorabile come quello di una società sottoposta a continue scosse, senza assestamenti in vista. Cui segue, però, l’immediata necessità di passare oltre. Inventarsi un futuro potenziale, per quanto piccolo.
Ecco dunque una famiglia, nucleo comunitario di base, ingegnarsi per far fronte a una vita che è nuova e al tempo stesso antica: povertà e scarsità di risorse tornano dopo breve parentesi, poche generazioni soltanto, quando il loro racconto è ancora moneta che passa di tasca in tasca. Ecco l’ottimismo di alcuni: ingenuo ma vitale, giovane. Allegretto nonostante tutto. Inevitabilmente in collisione col risentimento di altri, disorientati piú che cinici. Ecco una comunità che prova a raccogliersi: attorno al misterioso ostinato silenzio di una vecchia discendente, simbolo anche suo malgrado e non per questo meno necessario. E attorno alla strana storia di un “popolo dei vinti” in cui forse rispecchiarsi… Sempre che si abbiano forza, determinazione e fortuna sufficienti a fronteggiare i propri incubi: le vivaci, rigogliose presenze che si agitano nel sottopalco di ciascuno. Perché il vero problema, come sempre, sarà resistere a se stessi.
Oltre all’autodramma, sono previsti eventi collegati come mostre, reading e concerti.
Info: www.teatropovero.it