In Fortezza qualche contestazione, volantinaggio dei sindacati
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Il dibattito si è acceso, tanto che Profumo è stato interrotto più volte da alcuni presenti. “La banca le sue scelte le vuole fare-ha puntualizzato Profumo perchè ha vissuto 540 anni e vuole vivere altri 540 anni. Il fatto di vivere 540 anni, lo dico in modo chiaro, è messo a forte rischio. Perchè noi oggi abbiamo una banca che vale 2,8 miliardi e abbiamo soldi dallo stato per 3,4. La senesità è stata perduta, noi cerchiamo di riconquistarla, diciamolo con chiarezza. Se si pensa che i 3,4 miliardi dello Stato siano una cosa dovuta al Monte dei Paschi dico che purtroppo non e’ così: sono aiuti di Stato. Bisogna guardare in faccia la situazione. Ma abbiamo dimensioni sufficienti per economie di scala, possiamo avere un futuro positivo ma dobbiamo superare questo momento di cambiamento che è complesso”.
“La rete delle filiali sta reagendo molto bene sul piano industriale – ha detto il presidente di Mps -. C’è una forte capacità di darsi da fare per riportare Montepaschi dove deve essere come posizionamento sul mercato. Il momento di svolta del piano ci sarà quando avremo imbullonato il tema sul risparmio dei costi.Profumo ha difeso la sua linea di conduzione della banca senese sottolineando la sua difficile situazione. “Questa banca perde quattrini dal punto di vista operativo. Così non possiamo andare avanti. Razionalizzare il sistema distributivo e fare delle scelte. O le facciamo e cerchiamo di stare in piedi o a un certo punto non ci stiamo più. Così il posto di lavoro lo perdono tutti”.
E’ necessario dunque decidere ”se questa banca è un valore per il territorio perché fa bene la banca o se é un valore per il territorio perché è occupatore di ultima istanza. Io – ha affermato Profumo – personalmente penso che questa banca debba essere un valore per il territorio perché fa bene la banca perché se fa l’occupatore di ultima istanza scomparirà e non sarà più nemmeno questo”.