"Bazzini esponente PD, le scomuniche lasciamole al medioevo"
SIENA. “Nel Pd di Siena ci sono alcuni dirigenti che vogliono impedire il libero dibattito e vietare la parola a chi si esprime autonomamente. Uno strano modo di intendere il confronto all’interno di un partito che fin nel nome si chiama ‘democratico’”. E’ quanto scrive nella newsletter inviata a tutti i suoi aderenti l’associazione senese “Confronti”, con riferimento a una nota diffusa dal Pd di Siena.
“Giovanni Bazzini, come ex consigliere comunale di Siena eletto nella lista del Pd e come fondatore del partito – scrive l’associazione – ha tutto il diritto di esprimere liberamente le proprie idee e opinioni come esponente del Pd in quanto lo è a tutti gli effetti. La sospensione illegittimamente comminatagli dalla commissione dei garanti di Siena, sulla quale tra l’altro pendono ricorsi legali e pesa il pronunciamento inequivocabile del prof. Luigi Berlinguer che ha parlato di ‘vizio da sanare’, si riferisce, a norma di statuto e di regolamento, a ‘ogni attività ed incarico di partito’, non certo all’appartenenza al partito stesso. Non si tratta certamente di espulsione o radiazione, che avrebbe tra l’altro comportato eventualmente la sostituzione negli organi di partito. Sostituzione che non è stata temporaneamente adottata per nessuno degli ex consiglieri sospesi illegittimamente”.
“Su una vicenda cruciale come quella che riguarda il Santa Maria della Scala – prosegue l’associazione senese – Bazzini ha tutto il diritto di esprimersi, anche perché come consigliere comunale del Pd ha potuto seguire in prima persona quanto è stato fatto, e soprattutto non fatto, nell’ambito dell’amministrazione comunale. Oggi a pagare le conseguenze dei ritardi dell’amministrazione Ceccuzzi sono purtroppo decine di lavoratori, ai quali va la nostra vicinanza e sostegno. A Bazzini va la nostra solidarietà contro chi ha tentato di silenziarlo. Le scomuniche le lascino al Medioevo”.