"Duole che tutto il positivo attivismo sul SMS si sviluppi solo adesso"
SIENA. La Cooperativa Zelig, azienda senese attiva dal 1986 e che ha finora svolto un ruolo rilevante nell’occupazione cittadina, sta vivendo una situazione di grave incertezza proprio nel settore dove si è sempre maggiormente distinta, quello dei servizi nell’ambito culturale.
Con la scadenza, il prossimo 31 agosto, dell’ultima proroga attuata dal Comune nell’affidamento dei servizi da noi svolti presso il Santa Maria della Scala in attesa dello svolgimento di una nuova gara e del reperimento delle relative risorse finanziarie, viene improvvisamente ad interrompersi un’attività che la Zelig ha svolto ininterrottamente dal 1995 facendo insorgere problemi occupazionali per circa 25 unità di organico oltre ai dipendenti di altri fornitori minori del complesso museale. Le informazioni verbali pervenute dal Comune ci hanno confermato il timore che ulteriori proroghe non interverranno a coprire il periodo necessario allo svolgimento della gara e ci hanno costretto ad avviare le procedure per la cassa integrazione senza un adeguato preavviso per i lavoratori. Una situazione tanto più pesante in quanto l’azienda sta già subendo le difficoltà del mercato locale dei servizi ed ha dovuto recentemente registrare la perdita di alcuni affidamenti tanto che vi è ora il rischio concreto di veder dimezzare il proprio lavoro rispetto all’anno precedente.
Quanto sopra premesso, la Zelig intende anzitutto esprimere il proprio apprezzamento per la vasta attenzione che per la questione del Santa Maria si sta manifestando sulla stampa cittadina da parte di forze politiche e di numerosi privati cittadini, come pure per le dichiarazioni, in particolare quelle del Presidente della Regione, della volontà di reperire risorse per finanziare la ripresa delle attività del Santa Maria a compimento delle procedure di gara. La Cooperativa esprime inoltre fiducia che l’amministrazione comunale ed il Commissario operino con la massima celerità per il superamento dei problemi e che il sindacato ottenga le migliori garanzie per il personale interessato.
Duole che tutto questo positivo attivismo si sviluppi solo adesso su questioni ben presenti da anni, quale quella della mancata regolarizzazione di un appalto rimasto in regime di proroga dal 2008 e quella, forse ancor più importante, di una attività museale di estrema rilevanza per la città che è stata finora mantenuta a totale carico economico della Fondazione Montepaschi senza reperire risorse alternative nemmeno con l’approssimarsi della nota situazione di difficoltà.
Va infine aggiunto che le difficoltà del bilancio comunale hanno già prodotto riduzioni di lavoro a carico delle imprese cooperative senesi: per la Zelig, in particolare, sono già stati cancellati i servizi svolti per le rilevazioni Istat, revocati quelli per lo sportello Eurodesk, annunciate riduzioni nei volumi di attività presso i teatri comunali. Riteniamo doveroso segnalare queste situazioni all’opinione pubblica per far comprendere che l’intero settore dei servizi di tipo culturale, ma anche di natura convegnistica e terziaria in genere (Università, Accademia Chigiana, Vernice ecc.), sta vivendo una situazione critica molto preoccupante per la sopravvivenza di numerose aziende e che è pertanto necessaria una più vasta presa di coscienza della complessità dei fenomeni evitando ogni strumentalizzazione di problemi con forte rilevanza per la vita di tanti cittadini.
La Presidente della Cooperativa Zelig
Giovannella Pacini