FIRENZE. Sono in arrivo le indennità compensative per le zone montane svantaggiate.
Anche per il 2024 la giunta toscana ha approvato l’attivazione della misura 13 “Indennità a favore delle zone soggette a vincoli naturali o ad altri vincoli specifici” che quest’anno ha una dotazione di oltre 10 milioni di euro.
La misura prevede di destinare per un anno 5 milioni complessivi per le zone montane tramite l’erogazione di un’indennità ad ettaro di superficie agricola utilizzata; altri 5 milioni per le zone soggette a vincoli naturali significativi. E infine 50.000 euro per le indennità da corrispondere alle altre zone soggette a vincoli specifici.
La Regione, su proposta della vicepresidente e assessora all’agroalimentare Stefania Saccardi, ha richiesto alla Commissione europea di incrementare le risorse con ulteriori 11,8 milioni di euro. Se dunque l’Europa accetterà, la dotazione complessiva della misura ammonterà a quasi 22 milioni di euro.
“Finanziare questa misura significa impegnarsi per la salvaguardia delle zone marginali e svantaggiate della Toscana – ha detto il presidente Eugenio Giani -, che rappresentano un elemento chiave per la tutela della biodiversità del territorio. La permanenza qua di agricoltori e allevatori contribuisce al presidio, alla cura e alla tutela degli ambienti rurali rispetto ai fenomeni di dissesto idrogeologico, erosività e perdita di fertilità dei suoli, tutti problemi legati al cambiamento climatico in atto”.
“Nelle zone svantaggiate si concentra la maggior parte delle attività agricole e zootecniche di maggior valore qualitativo, ambientale e paesaggistico della nostra regione – ha detto la vicepresidente e assessora all’agroalimentare Stefania Saccardi -. E le carenze strutturali relative alla compagine demografica ed economica di queste aree, accentuano il rischio di abbandono dell’attività agricola che svolge invece un ruolo essenziale di presidio del territorio. Abbiamo perciò deciso di dare un’iniezione significativa di risorse a questa misura che va a sostegno delle imprese agricole laddove il mantenimento dell’attività agricola è funzionale, non solo a livello economico, ma anche per l’importante contributo che il tessuto produttivo agrozootecnico riveste nelle zone marginali e svantaggiate”.
Con la prossima uscita del bando sarà possibile presentare le richieste, tramite il sistema Artea entro il 15 maggio.