SIENA. Il viaggio intrapreso da Stefano Giardi il 20 febbraio scorso, rappresenta il perfetto esempio di come l’atletica leggera possa essere uno strumento di unione tra due nazioni e culture così distanti. Il tecnico italiano, durante la sua permanenza nella località cinese di Weihai, è riuscito ad integrarsi nella cultura orientale, con l’obiettivo principale di trasmettere le proprie conoscenze tecniche e la propria esperienza internazionale nel salto in alto. Opportunità che ha permesso a Giardi di lavorare a stretto contatto con Yuan Duan, talento emergente nello scenario sportivo cinese, che vanta un primato personale di 2.24m e con il suo allenatore, Sun Zao.
Una partnership che parte da lontano, il tecnico senese infatti nel 2019 aveva già avuto una collaborazione tecnica con la Federazione Cinese di atletica, che gli ha permesso di seguire alcuni atleti del calibro di Zhang Guowei, medaglia d’argento ai campionati mondiali del 2015 a Pechino.
“Il mio viaggio in Cina? Un’esperienza faticosa ma illuminante. È sempre bello mettersi alla prova in contesti nuovi e stimolanti – racconta Giardi -. In queste situazioni è fondamentale adattarsi alla cultura locale, cercando di abbattere ogni tipo di barriera, specialmente quella linguistica. Inizialmente è stato difficile comunicare, la conoscenza della lingua inglese infatti non è molto diffusa tra la popolazione. Fortunatamente, grazie anche all’aiuto di un traduttore, sono riuscito ad imparare qualche parola in cinese”.
Il lavoro di Giardi si è concentrato particolarmente nel perfezionamento della rincorsa dell’atleta, fase di cruciale importanza in questa specialità.
“Nel salto in alto una rincorsa imperfetta compromette la prestazione finale di un atleta, ed è proprio questo aspetto che Yuan Duan sta cercando di perfezionare, specialmente dopo l’ultima prestazione positiva di 2.20m ottenuta qui in Cina. Assieme al suo allenatore abbiamo deciso di stilare un programma di allenamento che si concentra sul miglioramento della forza, dell’elasticità muscolare e della postura dell’atleta. Dettagli che non possono e non devono essere trascurati se si vuole restare competitivi con il resto del mondo”.
Durante il suo soggiorno in Cina, Giardi è rimasto colpito dalle risorse e dagli impianti sportivi messi a disposizione degli atleti asiatici.
“Lo sport è il miglior investimento per la crescita presente e futura di una nazione, e qui in Cina questo concetto l’hanno capito bene. Non ho potuto fare a meno di notare la presenza e la varietà di impianti indoor e outdoor dedicati all’atletica, al basket, alla pallamano, alla pallavolo e al football americano. Anche le scuole sono dotate di grandi spazi per effettuare sport all’aria aperta. C’è davvero tutto ciò che serve per far crescere e plasmare nuovi talenti sportivi.”
Ora, con il ritorno in Italia previsto per il 6 aprile, il tecnico italiano si prepara in vista dei futuri appuntamenti, tra cui il Meeting della Liberazione, che si terrà, come ogni anno, al campo scuola Renzo Corsi di Siena il 25 aprile.