SIENA. Un collegamento diretto tra Siena e Roma non è solo una buona opportunità, è ormai una vera e propria urgente necessità. Serve a connettere Siena al resto del Paese, a farla uscire da quello “storico” isolamento dovuto alla mancanza di infrastrutture adeguate. Lo hanno compreso attori e stakeholder importanti del territorio, come la multinazionale GSK che dà lavoro a migliaia di persone. Lo ha compreso Confindustria Toscana sud, che ha promosso il convegno di ieri in via dei Rossi a Siena. Lo hanno compreso le due Università senesi: se non si corre presto ai ripari si continueranno a perdere iscrizioni degli studenti fuori sede. Lo ha compreso la Camera di Commercio di Siena, Arezzo e Grosseto, che vede proprio Siena quella più in affanno in termini di connessione con il resto del mondo. Supporto anche dalla Regione Toscana con Stefano Scaramelli, vice presidente del Consiglio regionale, e l’assessore ai trasporti e mobilità della nostra Regione a dare ulteriore forza a questo progetto. Al convegno di ieri erano anche presenti alcuni sindaci del territorio, tra cui come ovvio quello di Chiusi, particolarmente interessato al progetto.
“Ma non c’era, anche se invitato, il nostro sindaco o qualche suo autorevole rappresentante – commentano da Italia Viva -. Lo diciamo con grande tristezza e rammarico: la nostra Amministrazione avrebbe dovuto dimostrare quanto meno interesse per un argomento tanto importante e per un incontro partecipato a così alto livello. Speriamo sinceramente che l’assenza di ieri non sia il segno di una incomprensione nel merito di una questione così decisiva per il futuro di Siena e del suo territorio. Il nostro auspicio è che il Comune possa giocare un ruolo importante nella realizzazione di quello che è un progetto strategicamente fondamentale per il rilancio della città e dell’intera nostra provincia. Attendiamo fiduciosi, ma l’attesa non potrà essere lunga perché davvero non c’è più tempo da perdere.