COLLE VAL D’ELSA. Da Piero Pii, candidato sindaco di Colle, riceviamo e pubblichiamo.
“Ho ascoltato le parole del candidato del PD colligiano Vannetti con molta attenzione. Vi ho trovato una miscela tra impreparazione e aggressività, che indica un certo nervosismo.
Partendo dal salario minimo, vorrei ricordagli che io non sono contrario alle più ampie tutele nei confronti dei lavoratori… ma, anzi, è proprio partendo da qui che lo invito, frequentando lui molto spesso i massimi dirigenti locali del PD, a farsi spiegare se il comportamento del suo partito in Comune, sia in conflitto con le sue idee. Cioè se ci sono lavoratori che effettuano lavori per conto del Comune, che vengono pagati meno di nove euro. A me non risulta, ma in ogni modo Vannetti sfugge a qualsiasi idea che lui abbia a che fare con il PD attuale che poi è lo stesso PD che va a cercare i voti per lui.
E’ chiaro a tutti che questo giuoco delle tre carte non inganna nessuno e che sarà uno dei motivi principali di questa campagna elettorale.
Nel sentimento comune della maggior parte dei cittadini colligiani il PD è il massimo responsabile della crisi e del degrado della città e Vannetti non potrà sempre sfuggire al confronto su questo aspetto.
Vorrei ricordare a Riccardo Vannetti, che fa battute sulla mia “ondivagante” posizione politica, che nella mia vita ho a lungo militato in un’unica area politica e che non sono io ad aver preso la tessera del PD per poter essere candidato a sindaco di Colle.
Dal 2005 sono un cittadino che ama la politica, ma sempre di meno i partiti per quello che sono diventati, pur rispettando tutti coloro che in modo appassionato dedicano una parte della loro vita alla militanza.
Ho dato vita a Casole ad una esperienza civica che ha fatto scuola in tutta la Toscana ed è proprio all’esperienza civica che ci ispiriamo in questa campagna elettorale per mandare il PD all’opposizione e iniziare un nuovo percorso per ridare a Colle piena dignità e prospettive di sviluppo adeguate al rilievo che ha nel contesto provinciale e regionale.
Sono molti gli aspetti su cui vorrei discutere con Vannetti. Mi piacerebbe, per esempio, che Vannetti avesse chiara la responsabilità del suo partito riguardo allo stato delle strade provinciali nel territorio di Colle, dato che il presidente della Provincia è espressione del PD e che il Comune di Colle e la Regione sono governate dal PD.
Se la Provincia non ha speso un euro per la manutenzione della strada che collega Belvedere a Gracciano, di chi sarebbe la responsabilità: del fato, della malasorte o del PD, di cui lui è espressione? Sarà in grado il piddino Vannetti di dirlo ai cittadini colligiani oppure continuerà a menar il can per l’aia.
Questo potrebbe farlo un marziano appunto, ma non certo il Vannetti. Non si può scappare dalle responsabilità di chi ci ha preceduto, se appunto ci si serve dello stesso strumento politico, il PD, che ha creato la grave situazione in cui si trova Colle.
Alla fine insisto sulla mia richiesta di un confronto sui temi che riguardano la città. Sono certo che prima o poi, anche casualmente, ci ritroveremo sullo stesso palco dando la possibilità a tutti di valutare le nostre proposte”.