Il documento è stato presentato dall'onorevole Fava, Commissario del Carroccio in Toscana
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–SIENA.
SIENA. Un’interrogazione parlamentare è stata presentata il 7 agosto alla Camera dal Deputato leghista Giovanni Fava, Commissario del Carroccio in Toscana, sulla situazione della Banca MPS e sugli aspetti del Piano Industriale della Banca che prevede, in particolare, la cessione del Consorzio operativo di gruppo e del back office.
Nell’interrogazione di Fava, in riferimento al Piano Industriale della Banca, si afferma che “il documento descrive in modo vago il rilancio della Banca ed in modo chiaro i tagli indiscriminati ai dipendenti, con l’introduzione dei contratti di solidarietà, della riduzione dello stipendio e dell’orario di lavoro e la cessione di un importante numero di filiali non avendo ancora previsto l’inclusione o meno dei dipendenti”. In particolare, viene affrontata la questione relativa al Consorzio operativo di gruppo, con “2360 dipendenti attualmente distaccati presso il Consorzio operativo di gruppo della Banca MPS saranno costretti a subire un cambiamento di contratto, da quello dei bancari a quello dei metalmeccanici, se, come pare, saranno assunti dalla società Bassilichi, con ovvio peggioramento delle proprie condizioni lavorative, contrattuali e stipendiali”. Si tratta, in particolare, di un personale che, scrive Fava, “ha prevalentemente operato al di fuori della regione Toscana per diversi anni e secondo le previsioni sarebbe riassorbito da una società privata con un contratto del comparto metalmeccanico e pesanti rischi di ricadute lavorative in futuro”. Tale personale, incalza l’esponente del Carroccio, “potrebbe essere acquistato da un’azienda che per anni ha fatto i propri bilanci anche grazie alle commesse della Banca Monte dei Paschi”.
Ciò premesso, l’esponente leghista ha interrogato il Ministro dell’economia e delle finanze ed il Ministro del lavoro e delle politiche sociali per sapere se siano “a conoscenza della situazione” e se non intendano “acquisire elementi sulle cause di tale situazione che comporta rilevanti problemi sul piano occupazionale”. Il Deputato Fava chiede, inoltre, “se esiste la possibilità che i contratti di solidarietà siano imposti a tutti, dirigenti compresi, e non solo ai dipendenti”.
“Voglio ringraziare – afferma Francesco Giusti, Segretario comunale del Carroccio, – l’On. Fava per l’attenzione mostrata nei confronti della vicenda che riguarda i montepaschini ed in particolare i dipendenti del COG. La Lega Nord ha sempre dimostrato la massima attenzione per le vicende di Rocca Salimbeni ed è stata tra le prime forze politiche ad intervenire contro l’acquisizione Antonveneta. Un comportamento, il nostro, ben diverso da quei presunti discontinuatori o rinnovatori di Sinistra che cercano di far dimenticare il passato, nonostante la Fondazione MPS sia di fatto sparita, in questi pochi anni siano stati bruciati miliardi su miliardi e che, alla fine, la Banca sia dovuta ricorrere agli aiuti di Stato per salvare il salvabile”.
Dalla Segreteria comunale del Carroccio, infine, un commento sulle trattative sindacali: “Anche se ritireranno l’ipotesi (rivelatasi impraticabile nella sostanza) delle esternalizzazioni, rimane il fatto che il contratto nazionale, e concretamente i primi gruppi bancari, vanno proprio in direzione dell’insourcing”.
Nell’interrogazione di Fava, in riferimento al Piano Industriale della Banca, si afferma che “il documento descrive in modo vago il rilancio della Banca ed in modo chiaro i tagli indiscriminati ai dipendenti, con l’introduzione dei contratti di solidarietà, della riduzione dello stipendio e dell’orario di lavoro e la cessione di un importante numero di filiali non avendo ancora previsto l’inclusione o meno dei dipendenti”. In particolare, viene affrontata la questione relativa al Consorzio operativo di gruppo, con “2360 dipendenti attualmente distaccati presso il Consorzio operativo di gruppo della Banca MPS saranno costretti a subire un cambiamento di contratto, da quello dei bancari a quello dei metalmeccanici, se, come pare, saranno assunti dalla società Bassilichi, con ovvio peggioramento delle proprie condizioni lavorative, contrattuali e stipendiali”. Si tratta, in particolare, di un personale che, scrive Fava, “ha prevalentemente operato al di fuori della regione Toscana per diversi anni e secondo le previsioni sarebbe riassorbito da una società privata con un contratto del comparto metalmeccanico e pesanti rischi di ricadute lavorative in futuro”. Tale personale, incalza l’esponente del Carroccio, “potrebbe essere acquistato da un’azienda che per anni ha fatto i propri bilanci anche grazie alle commesse della Banca Monte dei Paschi”.
Ciò premesso, l’esponente leghista ha interrogato il Ministro dell’economia e delle finanze ed il Ministro del lavoro e delle politiche sociali per sapere se siano “a conoscenza della situazione” e se non intendano “acquisire elementi sulle cause di tale situazione che comporta rilevanti problemi sul piano occupazionale”. Il Deputato Fava chiede, inoltre, “se esiste la possibilità che i contratti di solidarietà siano imposti a tutti, dirigenti compresi, e non solo ai dipendenti”.
“Voglio ringraziare – afferma Francesco Giusti, Segretario comunale del Carroccio, – l’On. Fava per l’attenzione mostrata nei confronti della vicenda che riguarda i montepaschini ed in particolare i dipendenti del COG. La Lega Nord ha sempre dimostrato la massima attenzione per le vicende di Rocca Salimbeni ed è stata tra le prime forze politiche ad intervenire contro l’acquisizione Antonveneta. Un comportamento, il nostro, ben diverso da quei presunti discontinuatori o rinnovatori di Sinistra che cercano di far dimenticare il passato, nonostante la Fondazione MPS sia di fatto sparita, in questi pochi anni siano stati bruciati miliardi su miliardi e che, alla fine, la Banca sia dovuta ricorrere agli aiuti di Stato per salvare il salvabile”.
Dalla Segreteria comunale del Carroccio, infine, un commento sulle trattative sindacali: “Anche se ritireranno l’ipotesi (rivelatasi impraticabile nella sostanza) delle esternalizzazioni, rimane il fatto che il contratto nazionale, e concretamente i primi gruppi bancari, vanno proprio in direzione dell’insourcing”.
Il testo integrale dell’interrogazione è reperibile su Internet all’indirizzo http://banchedati.camera.it/sindacatoispettivo_16/showXhtml.Asp?idAtto=58526&stile=6&highLight=1&paroleContenute=%27INTERROGAZIONE+A+RISPOSTA+SCRITTA%27
Lega Nord Toscana
Segreteria comunale di Siena