SIENA. Dall’associazione Confronti riceviamo e pubblichiamo.
“Se la sanità curasse grazie ai bilanci preventivi e ai programmi di attività il diritto alla salute avrebbe avuto piena soddisfazione. Da tempo. Purtroppo la realtà ci insegna che non è così.
Se la sanità senese fosse quella raccontata nel bilancio preventivo 2024 dell’azienda ospedaliera, non esisterebbero i disagi che anche in questi giorni gli utenti del “cantiere” Le Scotte si trovano ad affrontare. Disagi logistici che diventano anche assistenziali. E sui quali ci pare manchi quel necessario dialogo ospedale–città, con cui i relativi responsabili (direttore e sindaco) devono costruire risposte condivise a quei problemi che chiamano proprio alle loro rispettive funzioni.
Ecco, pensiamo che forse della sanità senese si parli troppo di come dovrà diventare, e troppo poco di come realmente è.
Il sacrificio chiesto ai toscani dal presidente Giani con l’aumento delle tasse pretenderebbe immediati risultati nel miglioramento dei servizi, in termini di accessibilità e qualità delle prestazioni.
Un piano a breve termine, che dica come il sacrificio economico imposto ai cittadini in tempi di inflazione sia compensato dal percorso di riduzione, a tre/sei mesi, delle liste d’attesa, sarebbe il minimo. Soprattutto se, come sembra, l’aumento dell’IRPEF non sarà completamente riassorbito nel 2025, come inizialmente Giani ha raccontato.
Fiduciosi, ne attendiamo notizia sulla stampa”.