SIENA. Non passa fine settimana che, da qualche parte in Italia, non vi sia una fiera da centinaia di migliaia di visitatori. Anche in Toscana quasi tutti i capoluoghi di provincia sono protagonisti di una qualche fiera, come quella famosissima dell’Antiquariato di Arezzo, della moda a Firenze, la Fiera dell’Alberaia nel Grossetano e via dicendo. Grande assente in questo ambito è proprio Siena, che dopo la prolifica esperienza iniziata negli anni ‘30 a Siena con la Mostra mercato dei vini tipici, che si svolgeva nella Fortezza Medicea (poi trasferitasi a Verona), pare proprio aver deciso di rinunciare anche a questo settore che, stando ai dati diffusi dall’Associazione Espositori e Fiere Italiane, muove circa 60 milioni di € l’anno[1].
Del resto, a Siena spazi adeguati ad ospitare esposizioni non ce ne sono mai stati. O, perlomeno, non ci sono mai voluti essere, poiché la Fortezza Medicea, anche dopo gli ultimi interventi di riqualificazione per la messa in sicurezza degli spalti, avrebbe tranquillamente potuto ospitare manifestazioni di caratura regionale. Senza contare degli spazi pianeggianti di Ampugnano e Pian del Lago, dove manifestazioni all’aperto con le adeguate tensostrutture potrebbero avere luogo. Se solo, però, ci fossero infrastrutture viarie adeguate ad accogliere il transito degli espositori e visitatori.
Dalle testate dei quotidiani senesi si parla spesso della crisi del commercio cittadino ma iniziative per contrastarlo non se ne vedono. Dare la colpa ai colossi dell’e-commerce o del web certo non cambierà il destino di un tessuto commerciale gravato da imposte, affitti e costi sempre crescenti, con uno stravolgimento della città sempre più evidente. A cui le Fiere, con l’indotto legato all’accoglienza dei visitatori e degli espositori, potrebbe dare respiro.
Forse è tardi per buttarsi nel mondo delle fiere o forse mancano soggetti adeguati capaci di realizzare iniziative a tal proposito. In ogni caso, spazi ne abbiamo e stupisce vedere location come la Fortezza Medicea, Pian del Lago, Ampugnano, Isola d’Arbia inutilizzate.
A meno, ovviamente, di non accontentarsi delle iniziative di piccolo cabotaggio come il “Mercato nel Campo” e via dicendo.
Siena Pirata
[1] https://www.aefi.it/Aefi/media/misc/made-in-italy/sfi_2015.pdf