Senza incentivi lo sviluppo e il sostegno al reddito potranno rallentare
SIENA. 623 imprese edili nella provincia di Siena a fine 2023, con un incremento del 5,43% rispetto all’anno precedente; 2.702 operai occupati, con un aumento del 7,76%. Emerge dalla Congiunturale 2023 della Cassa Edile di Siena: dimostra che il comparto, nonostante le generali difficoltà, si conferma un settore leader garantendo in provincia 3.971.767 ore lavorate con un aumento nel 2023 del 5,22%
«L’edilizia ha consolidato il trend positivo confermandosi in provincia uno dei principali motori dell’economia – commenta Giannetto Marchettini presidente Cassa Edile di Siena -. I bonus edilizi hanno sicuramente agito da catalizzatori per lo sviluppo, con importanti ricadute positive sul territorio».
«La Cassa Edile di Siena – osserva Erika Carrazza vice presidente – è una garanzia anche per la sicurezza del lavoro, elemento prioritario di ogni nostra azione. La formazione continua e di
qualità dei lavoratori edili, soprattutto in questo momento di rilancio del settore, diventa uno tra gli strumenti più importanti per contrastare i troppi infortuni che ancora ci sono in edilizia». .
Gli investimenti in costruzioni sono aumentati del 44,7%; considerando la lunga filiera dell’edilizia e dell’immobiliare, il contributo raggiunge il 50%. 4.484 i cantieri avviati nel territorio.
«Nel 2024 – avverte il presidente Marchettini -, la situazione potrebbe cambiare. Colpa soprattutto del mancato apporto espansivo della manutenzione straordinaria: nell’ultimo triennio ha rappresentato il 40% del mercato, ma subirà una flessione per il venir meno della cessione del credito dei Bonus edilizi. La sfida del PNRR e delle opere pubbliche, che dovrebbero continuare a crescere, è di capacità realizzativa. In ogni caso, non potranno garantire la tenuta dell’intero mercato, ma solo attenuarne la caduta».
Gli interventi realizzati grazie al Superbonus hanno consentito processi di efficientamento energetico degli immobili. «Per non vanificare i risultati, occorre chiudere in maniera ordinata gli interventi in essere. Tutto ciò eviterebbe la perdita di posti di lavoro causata dalla interruzione dei cantieri che non possiamo accettare», aggiunge Carrazza.
Marchettini punta lo sguardo sulla produttività. «I costi, la produttività delle costruzioni e la qualità della manodopera, pongono importanti sfide in sicurezza, innovazione, industrializzazione, digitalizzazione, riduzione del costo dell’errore. La sinergia ‘Cassa – Scuola Edile di Siena’ potrà garantire efficienti soluzioni mettendo in primo piano l’impresa e il lavoro. L’alternativa potrebbe essere quella di prevedere bonus e incentivi per le nostre imprese con i migliori standard di sicurezza e efficienza».
OSSERVATORIO CASSA EDILE DI SIENA
Il settore delle costruzioni conferma nel 2023, definitivamente accantonata la battuta d’arresto per la pandemia, il percorso di crescita e una solidità per affrontare certe difficoltà, come quelle successive all’eliminazione dei Super Bonus.
627 le imprese della Cassa Edile di Siena, con un incremento del 5,43 % rispetto all’anno precedente.
4.484 i cantieri avviati nel territorio nell’ultimo anno, con un aumento dell’1,05%, e di cui 4.094 per lavori privati e 390 pubblici. Poi la forza lavoro: 2.702 addetti mediamente occupati ogni mese, +7.7% rispetto al 2022; 3.971.767 ore lavorate con un aumento del 5,22%, una media mensile di 122,45 ore con un – 2,47. A tutto vantaggio della crescita dei salari: oltre 45milioni798.743 l’imponibile medio annuo con un incremento annuo dell’8,29%.
4.195 gli operai fra quali prevalgono gli stranieri, 2.130, rispetto ai 2.065 italiani. Ad incrementare la popolazione occupata nell’edilizia 204 apprendisti. Hanno prevalentemente, 1.995, una media di età fra 31 e 50 anni. Gli stranieri arrivano soprattutto, 26%, dall’Albania; 17% dal Kosovo, 16% dalla Romania.
Si confermano certe caratteristiche strutturali con la prevalenza di imprese di piccola dimensione: 568 quelle fino a cinque dipendenti, 143 quelle fino a 20 lavoratori, 14 fino a 40 addetti. La popolazione maggiore si concentra in Valdelsa con 199 imprese; poi la Valdichiana,161; 90 imprese nelle Crete Senesi; 71 nel capoluogo; 37 in Val di Merse e 31 in Val d’Orcia – Amiata; 29 nel Chianti; 108 imprese edili con sede fuori della provincia.
Il maggior contributo arriva dall’edilizia privata con 4.094 nuovi cantieri; 390 quelli pubblici.
Per la tipologia, la parte del leone spetta alla ristrutturazione per l’edilizia civile con 3.300 lavori, di cui 3181 privati e 119 pubblici; poi l’edilizia produttiva, con 374 cantieri; ed ancora, 151 nuovi edifici civili, 116 impianti elettrici, 157 opere stradali e ferroviarie; 122 restauri