di Andrea Pagliantini
SIENA. Nella “Storia delle librerie italiane” di Vins Gallico (un viaggio fra i negozi storici, i librai indipendenti, i luoghi d’amore e perdizione pieni di scaffali), edito da Newton Compton, non manca un racconto molto approfondito sulla Libreria Senese come punto di riferimento per la storia locale, ma con un grande sguardo attento al mondo e ai tanti turisti stranieri che si approvigionano di saggi, narrativa e di storia senese e, usciti dal negozio, la maggior parte di essi si immerge profondamente nella lettura del libro fresco di scaffale.
Un fortino, un presidio culturale circondato da quanto offrono allegramente le città affogate di gente allo stato brado in cerca di borse, pinocchi, salami di cinghiale e caramelle di Super Man.
Tre archi all’inizio di via di Città e un compleanno importante da festeggiare: le nozze d’oro con la vita del negozio, con il pensiero che una visita fra le meraviglie di una qualsiasi città d’arte, non può essere completa senza la sosta in una libreria… senza un libro che ricordi un luogo, una persona, la gioia di una giornata spensierata.