Il futuro del progetto in forse per mancanza di sostegno
SIENA. Da Motus Danza riceviamo e pubblichiamo.
“Anche quest’anno prosegue il progetto MOVING TO PEACE della compagnia senese MOTUS, con spettacoli, laboratori, workshop, convegni e interviste nella città di Tuzla in Bosnia Erzegovina.
Dal 2003, pochi anni dopo la fine del conflitto dei Balcani, la compagnia svolge attività continuativa in molti grossi centri della Bosnia Erzegovina nelle città di Sarajevo, Mostar, Zenica, grazie alla collaborazione fattiva con l’Ambasciata d’Italia a Sarajevo, il Festival TEATARFEST, il Festival Barscarsija Nocij, il Festival Interculturale di Mostar e il Ministero della Cultura Bosniaco. Dal 2008, grazie anche al sostegno dell’Amministrazione Provinciale e del Comune di Siena, oltre all’attività svolta nella capitale bosniaca, MOTUS ha esteso il proprio lavoro ad altre aree del paese, raccordandosi alle iniziative di importanti associazioni, fondazioni e istituzioni italiane e straniere, come la Fondazione Langer di Bolzano, la Casa della Cultura di Srebrenica, l’Associazione Kuca Plamena Mira di Tuzla (BiH) il Teatro Nazionale di Tuzla, il Festival Kaleidoskop e, soprattutto, l’Amministrazione Comunale della città di Tuzla.
Questa vasta rete di collaborazioni ha permesso a MOTUS di diventare punto di riferimento in Bosnia non solo per la danza e di promuovere l’immagine della cultura italiana come simbolo di qualità e di impegno sociale. Purtroppo, la scarsa sensibilità dimostrata dalle molte istituzioni italiane nazionali e locali cui la compagnia si è rivolta per sostenere il progetto di quest’anno, ne sta mettendo a serio rischio la prosecuzione. Infatti, né il Ministero, né la Regione, né il Comune hanno confermato il loro sostegno alla compagnia, incluso quello per le spese di viaggio, impedendo di fatto che il progetto possa proseguire.
Se il rilancio della città deve partire dalla cultura viene spontaneo chiedersi perché le eccellenze senesi non vengano sostenute”.
“Anche quest’anno prosegue il progetto MOVING TO PEACE della compagnia senese MOTUS, con spettacoli, laboratori, workshop, convegni e interviste nella città di Tuzla in Bosnia Erzegovina.
Dal 2003, pochi anni dopo la fine del conflitto dei Balcani, la compagnia svolge attività continuativa in molti grossi centri della Bosnia Erzegovina nelle città di Sarajevo, Mostar, Zenica, grazie alla collaborazione fattiva con l’Ambasciata d’Italia a Sarajevo, il Festival TEATARFEST, il Festival Barscarsija Nocij, il Festival Interculturale di Mostar e il Ministero della Cultura Bosniaco. Dal 2008, grazie anche al sostegno dell’Amministrazione Provinciale e del Comune di Siena, oltre all’attività svolta nella capitale bosniaca, MOTUS ha esteso il proprio lavoro ad altre aree del paese, raccordandosi alle iniziative di importanti associazioni, fondazioni e istituzioni italiane e straniere, come la Fondazione Langer di Bolzano, la Casa della Cultura di Srebrenica, l’Associazione Kuca Plamena Mira di Tuzla (BiH) il Teatro Nazionale di Tuzla, il Festival Kaleidoskop e, soprattutto, l’Amministrazione Comunale della città di Tuzla.
Questa vasta rete di collaborazioni ha permesso a MOTUS di diventare punto di riferimento in Bosnia non solo per la danza e di promuovere l’immagine della cultura italiana come simbolo di qualità e di impegno sociale. Purtroppo, la scarsa sensibilità dimostrata dalle molte istituzioni italiane nazionali e locali cui la compagnia si è rivolta per sostenere il progetto di quest’anno, ne sta mettendo a serio rischio la prosecuzione. Infatti, né il Ministero, né la Regione, né il Comune hanno confermato il loro sostegno alla compagnia, incluso quello per le spese di viaggio, impedendo di fatto che il progetto possa proseguire.
Se il rilancio della città deve partire dalla cultura viene spontaneo chiedersi perché le eccellenze senesi non vengano sostenute”.