SIENA. Dall’associazione Confronti riceviamo e pubblichiamo.
“È molto grave che il presidente Giani dica che la mensa per gli studenti universitari di Siena non sia questione urgente. Pensiamo che il sindaco Fabio pretenderà dall’Azienda regionale per il Diritto allo Studio, ente della Regione, una soluzione immediata e soddisfacente all’errore di via Bandini, commesso dalla stessa Azienda, con il beneplacito della Regione. C’è infatti una delibera del 2013, pubblica, di via libera all’acquisto dei due piani dell’immobile con la firma dell’allora direttore della presidenza della Regione, Antonio Davide Barretta.
Ci domandiamo: perché oltre che la ristrutturazione della residenza Tolomei, Giani non ha inserito anche la realizzazione della mensa nel parco progetti finanziato con le risorse del Fondo nazionale di Sviluppo e Coesione? Ci ha messo la realizzazione di un campo da calcio a Loro Ciuffenna e di uno a Piombino, addirittura la “riqualificazione dell’area verde pubblica ad uso feste a Londa” con “costruzione di una cucina per le associazioni locali”. L’elenco è pubblico, facilmente consultabile.
Interventi nobilissimi, per carità, ma forse avrebbe priorità il servizio mensa per gli studenti dell’Università di Siena!
Secondo noi, sì.
Secondo Giani, evidentemente, no.
Ci permettiamo di evidenziare che i soldi del Fondo di Sviluppo e Coesione li gestisce il ministro Fitto, con il quale il parlamentare senese di Fratelli d’Italia, Francesco Michelotti, attento ai problemi della città, è sicuramente pronto a parlare di questo importante argomento.
Il riscatto di Siena passa necessariamente per il rilancio della sua secolare Università, che, per arrestare la continua emorragia di iscritti, ha bisogno, tra le altre cose, anche degli eccellenti servizi che un tempo erano garantiti dall’Azienda senese per il diritto allo studio: mense, alloggi e borse di studio. Se non è un’urgenza questa …
Però … sveglia Siena!!!”
Interventi nobilissimi, per carità, ma forse avrebbe priorità il servizio mensa per gli studenti dell’Università di Siena!
Secondo noi, sì.
Secondo Giani, evidentemente, no.
Ci permettiamo di evidenziare che i soldi del Fondo di Sviluppo e Coesione li gestisce il ministro Fitto, con il quale il parlamentare senese di Fratelli d’Italia, Francesco Michelotti, attento ai problemi della città, è sicuramente pronto a parlare di questo importante argomento.
Il riscatto di Siena passa necessariamente per il rilancio della sua secolare Università, che, per arrestare la continua emorragia di iscritti, ha bisogno, tra le altre cose, anche degli eccellenti servizi che un tempo erano garantiti dall’Azienda senese per il diritto allo studio: mense, alloggi e borse di studio. Se non è un’urgenza questa …
Però … sveglia Siena!!!”