L'osservatorio teritoriale vuole incentivare i contratti a canone concordato
SIENA. Si è svolta ieri pomeriggio, martedì 20 febbraio, nella sala convegni di palazzo Patrizi, la prima riunione operativa dell’osservatorio territoriale del mercato pubblico e privato della locazione e delle politiche abitative, nato dalla volontà dell’amministrazione comunale senese, che, considerando l’attuale complesso contesto economico, ha voluto cercare forme di collaborazione e risposte concrete per contrastare il crescente disagio abitativo. Come stabilito dall’accordo deliberato dalla giunta comunale di Siena lo scorso 11 gennaio, prendono parte al tavolo Sicet, Sunia, Uniat, Uppi, Asppi, i Comuni di Asciano, Monteroni D’Arbia e Sovicille, la Camera di Commercio di Siena, l’Azienda per il Diritto allo Studio Universitario, Cgil, Ance, Api, Cna, Confartigianato, Cravos, Fiaip e Fimaa. Hanno coordinato la riunione l’assessore ai servizi sociali e alle politiche della casa del Comune di Siena Micaela Papi e il vicesindaco e assessore all’urbanistica Michele Capitani.
Il confronto è iniziato con l’intervento dell’assessore Micaela Papi: “Il nuovo bando per gli alloggi di edilizia residenziale pubblica (Erp) – ha affermato – sarà pubblicato in forma integralmente digitale, accessibile tramite Spid o con l’assistenza degli uffici comunali o Associazioni convenzionate, a metà marzo. Tra le novità, verrà prevista la possibilità per i nuclei familiari in graduatoria di prendere degli alloggi con piccoli lavori di manutenzione a carico, al fine di assegnare un maggior numero di case. Sarà possibile, inoltre, far scorrere la graduatoria assegnando alloggi piccoli a nuclei familiari di massimo tre persone, saltando quelli più numerosi. La vecchia graduatoria, approvata nel 2020, è composta da 278 nuclei familiari e lo scorrimento è arrivato alla 178esima posizione. Per il bando del 2024 prevediamo un aumento delle richieste di circa il 40 per cento: un totale di circa 500 domande, con una previsione di assegnazione di circa 200 alloggi. Per raggiungere questo obiettivo, è importante effettuare il prima possibile le manutenzioni sugli immobili che al momento sono inutilizzabili. Dei 1050 alloggi Erp a disposizione del Comune di Siena, infatti, 115 sono da ristrutturare: 82 sono in attesa di fondi e progetti, 22 fanno parte del piano presentato dall’ente gestore Siena Casa Spa alla Regione nello scorso mese di luglio, 12 saranno ristrutturati grazie al bando ‘Habitus’ della Fondazione Mps (a tal proposito, insieme al gestore abbiamo già individuato gli immobili che saranno oggetto degli interventi). Stiamo valutando la possibilità di procedere direttamente alle manutenzioni attraverso un intervento sostitutivo degli uffici tecnici comunali, previo accordo con Siena Casa Spa in deroga al contratto di servizio. In merito al bando per il contributo affitti, sono state ammesse 345 domande: 268 di fascia ‘A’ (contributo massimo 3.100 euro a nucleo familiare) e 77 di fascia ‘B’ (contributo massimo di 2.325 euro a nucleo familiare); su un fabbisogno massimo accertato di 846.647 euro, i fondi disponibili sono stati pari a 293.700,05 euro, pari al 34,70 per cento di copertura. Il risultato è apprezzabile, perché la misura non trova più finanziamento tramite fondi dello Stato e il Comune ha fatto un grande sforzo per reperire nelle pieghe del bilancio risorse proprie. I contributi verranno erogati nella prima metà del 2024. Per gli sfrattati per morosità incolpevole, infine, il Comune ha pubblicato ad inizio 2024 un apposito bando che ha uno stanziamento di 76.257,75 euro da destinare ai proprietari degli alloggi”.
Una delle novità annunciate dall’amministrazione comunale, al fine di immettere un maggior numero di alloggi a canone concordato nel mercato delle locazioni, è la prossima pubblicazione di un bando-pilota per un incentivo economico al proprietario che decida di affittare il proprio immobile a canone concordato o che decida di rinegoziare un contratto in essere adeguandolo al canone concordato (abbassando, quindi, i costi per l’affittuario). La misura, denominata “Contributo straordinario per la promozione del canone concordato”, prevede un incentivo una tantum di tremila euro per la firma di nuovi contratti e di mille euro per la revisione di quelli esistenti. Il Comune ha messo a disposizione per l’anno 2024 fondi propri di bilancio per centomila euro complessivi, a cui eventualmente potranno aggiungersi ulteriori risorse, in base anche alla risposta del mercato. Per promuovere l’iniziativa ed evidenziarne i vantaggi per i proprietari, sarà redatto un documento per raffrontare il canone libero con il canone concordato, a seconda della tipologia dell’immobile e della zona residenziale. E’ allo studio anche la possibilità di produrre una brochure che illustri i vantaggi della sottoscrizione di contratti a canone concordato. “A questo bando – ha spiegato l’assessore Papi – vorremmo affiancare un’ulteriore strategia per incentivare i proprietari ad immettere sul mercato alloggi ad oggi vuoti perché necessitano di una ristrutturazione dai costi elevati. Stiamo valutando insieme ad Ance, coinvolgendo anche gli Ordini dei professionisti, la possibilità di stipulare una convenzione, in base alla quale il proprietario che decide di ristrutturare l’immobile, con il vincolo di locarlo poi a canone concordato, potrà usufruire di un prezzo più basso, basato su criteri oggettivi, per quanto concerne il costo della ristrutturazione”.
Un altro dei temi affrontati nella riunione di palazzo Patrizi è stato il “social housing”, e cioè l’adozione di interventi immobiliari volti a garantire una soluzione abitativa ai nuclei familiari del ceto medio il cui reddito non sia sufficiente per l’affitto o l’acquisto di un immobile, ma sia troppo elevato per accedere a soluzioni di edilizia popolare. In queste strutture vengono forniti spazi aggiuntivi, condivisi, rispetto alla propria abitazione. In merito è intervenuto il vicesindaco e assessore all’urbanistica Michele Capitani: “Innanzitutto – ha spiegato – occorre che nel piano operativo la voce ‘social housing’ sia distinta dal residenziale tradizionale, cosa che al momento non è prevista. Successivamente dovremmo individuare immobili adatti, valutarne la fattibilità, capire se il mercato senese è pronto a recepire un progetto di questa tipologia. Per far questo, è indispensabile avere una banca dati aggiornata per studiare le migliori soluzioni possibili”.
Al termine della riunione, dopo gli interventi e le proposte dei presenti, l’assessore Papi ha chiesto di poter attivare tavoli specifici su alcune tematiche più urgenti: la costruzione e l’aggiornamento di una banca dati sul mercato immobiliare, il disagio abitativo degli studenti, il disagio abitativo della fascia “grigia” e gli affitti a canone concordato, gli alloggi Erp, l’emergenza abitativa, i contributi affitti, l’edilizia sociale e il social housing.