Le hanno indette i Radicali Italiani per difendere imprenditorialità e famiglie
SIENA. Da Radicali Italiani riceviamo e pubblichiamo.
“Il continuo saccheggio delle casse pubbliche, aggravato dalla crisi economica globale, ha messo in ginocchio l’intero sistema produttivo italiano.
Uno Stato incapace di rispettare e di far rispettare le proprie leggi, forte con i deboli e debole con i forti, è il primo responsabile di un disastro sociale e istituzionale che impoverisce il Paese, spegnendo la speranza e cancellando il sogno di un futuro migliore.
Dall’inizio della legislatura, i Radicali hanno condotto battaglie politiche per dare voce ai bisogni veri delle imprese – la vera “pancia del Paese” – attraverso la presentazione di proposte di legge ignorate con arroganza dal Palazzo. Proposte che, ad esempio, hanno avanzato per la prima volta in Parlamento soluzioni concrete alla questione del ritardo dei pagamenti, non solo da parte della PA.
Oggi torniamo a proporre iniziative capaci di dare ossigeno e liquidità alle imprese, con proposte nate dall’ascolto del mondo produttivo e non nelle sterili esibizioni mediatiche delle kermesse imprenditoriali. Chiediamo al Governo di intervenire con urgenza sui seguenti temi, per scongiurare una ulteriore moria di imprese, con gli elevati costi sociali ed economici che ne conseguono:
• Tempi di pagamento certi: le PMI Davide si possono ancora difendere dalle grandi imprese-Golia?
Diamo atto al Governo Monti di avere iniziato ad affrontare concretamente, ancorché in ritardo, il problema dei ritardati pagamenti della Pubblica Amministrazione. Chiediamo di rendere certi i tempi di pagamento anche nei rapporti tra privati, che rappresentano la parte più consistente – e taciuta – del problema.
• Iva per cassa: oltre al danno, la beffa.
Stato a due facce: puntuale all’incasso, latitante quando deve pagare, così come le grandi imprese, capaci di fare anche di peggio. L’Iva si scarichi dopo aver pagato, e si versi dopo aver incassato.
• Spalmadebiti: le imprese hanno bisogno di liquidità. La crisi ha spiazzato le aziende più dinamiche e sane, colpendo soprattutto quelle che avevano investito sul futuro dell’azienda e dei propri lavoratori. Il calo di fatturato non permette più di far fronte agli impegni presi in passato. Le mutate condizioni economiche e la mancanza di liquidità le sta portando alla chiusura, o tra le braccia dell’usura. È necessario prorogare i termini per il rientro dei mutui già contratti, senza costi aggiuntivi.
• Equitalia: salviamo gli onesti. Chi mette a bilancio i debiti nei confronti dello Stato non è un evasore, ma un imprenditore – onesto – con problemi di liquidità. Garantiamo il loro pagamento solo con gli interessi legali e senza ulteriori penalizzazioni”.
Per firmare l’appello www.radicali.it/appelloimprese
“Il continuo saccheggio delle casse pubbliche, aggravato dalla crisi economica globale, ha messo in ginocchio l’intero sistema produttivo italiano.
Uno Stato incapace di rispettare e di far rispettare le proprie leggi, forte con i deboli e debole con i forti, è il primo responsabile di un disastro sociale e istituzionale che impoverisce il Paese, spegnendo la speranza e cancellando il sogno di un futuro migliore.
Dall’inizio della legislatura, i Radicali hanno condotto battaglie politiche per dare voce ai bisogni veri delle imprese – la vera “pancia del Paese” – attraverso la presentazione di proposte di legge ignorate con arroganza dal Palazzo. Proposte che, ad esempio, hanno avanzato per la prima volta in Parlamento soluzioni concrete alla questione del ritardo dei pagamenti, non solo da parte della PA.
Oggi torniamo a proporre iniziative capaci di dare ossigeno e liquidità alle imprese, con proposte nate dall’ascolto del mondo produttivo e non nelle sterili esibizioni mediatiche delle kermesse imprenditoriali. Chiediamo al Governo di intervenire con urgenza sui seguenti temi, per scongiurare una ulteriore moria di imprese, con gli elevati costi sociali ed economici che ne conseguono:
• Tempi di pagamento certi: le PMI Davide si possono ancora difendere dalle grandi imprese-Golia?
Diamo atto al Governo Monti di avere iniziato ad affrontare concretamente, ancorché in ritardo, il problema dei ritardati pagamenti della Pubblica Amministrazione. Chiediamo di rendere certi i tempi di pagamento anche nei rapporti tra privati, che rappresentano la parte più consistente – e taciuta – del problema.
• Iva per cassa: oltre al danno, la beffa.
Stato a due facce: puntuale all’incasso, latitante quando deve pagare, così come le grandi imprese, capaci di fare anche di peggio. L’Iva si scarichi dopo aver pagato, e si versi dopo aver incassato.
• Spalmadebiti: le imprese hanno bisogno di liquidità. La crisi ha spiazzato le aziende più dinamiche e sane, colpendo soprattutto quelle che avevano investito sul futuro dell’azienda e dei propri lavoratori. Il calo di fatturato non permette più di far fronte agli impegni presi in passato. Le mutate condizioni economiche e la mancanza di liquidità le sta portando alla chiusura, o tra le braccia dell’usura. È necessario prorogare i termini per il rientro dei mutui già contratti, senza costi aggiuntivi.
• Equitalia: salviamo gli onesti. Chi mette a bilancio i debiti nei confronti dello Stato non è un evasore, ma un imprenditore – onesto – con problemi di liquidità. Garantiamo il loro pagamento solo con gli interessi legali e senza ulteriori penalizzazioni”.
Per firmare l’appello www.radicali.it/appelloimprese