Il commento del responsabile diritti civili del Pd provinciale senese sulla questione del Ddl su omofobia e transfobia
SIENA. “Le emergenze economiche e sociali devono essere alla base del lavoro del Governo, ma non possiamo mettere in secondo piano discussioni su questioni importanti come quella sui diritti civili”. Con queste parole il responsabile diritti civili del Pd provinciale di Siena, Giancarlo Pagliai, interviene sulla questione del disegno di legge su omofobia e transfobia che doveva essere discusso in questi giorni alla Camera dei deputati.
“Il difficile periodo economico che stiamo vivendo – continua Pagliai – ci pone di fronte all’esigenza di non discriminare nessuno. Per questo la richiesta di una moratoria sui temi etici avanzata da alcuni esponenti del centrodestra è irricevibile e bene ha fatto il deputato Dario Franceschini a rispondere con fermezza alla proposta avanzata. In questi giorni dovrebbe essere discusso alla Camera il Ddl contro l’omofobia e la trans fobia, approvato nei giorni scorsi in Commissione giustizia, che è stato però modificato rispetto al testo base, anche se riconosce come reati l’omofobia e la trans fobia. Non è quello che abbiamo chiesto e per il quale abbiamo combattuto in tutti questi anni, ma non cercare una mediazione e non arrivare alla presentazione del Ddl vorrebbe dire arrendersi alla richiesta di moratoria presentata dal centrodestra. Lo stesso Ivan Scalfarotto, relatore del Ddl insieme ad Antonio Leone, ha dichiarato che nella discussione alla Camera sarà presentato di nuovo un emendamento per introdurre l’estensione dell’articolo 3 della legge Mancino”.
“La comunità Lgbt provinciale – continua Pagliai – ha dato un giudizio molto critico, ribadendo che senza le aggravanti la legge non tutela ma discrimina ulteriormente, e ha lanciato un appello ai parlamentari senesi per non votare la legge nella sua forma attuale. Come responsabile dei diritti civili del Pd provinciale senese, mi sono sempre battuto perché i diritti fossero uguali per tutti e non mi tiro indietro adesso. Tuttavia, tra il ‘Vogliamo tutto’, titolo di una bella iniziativa promossa dal Movimento Pansessuale, e il ‘ niente’, preferisco quello che in questo momento si colloca in mezzo, ovvero approvare una legge che riconosca come reati le aggressioni di carattere omofobico. Le preoccupazioni e le motivazioni del Movimento Pansessuale Arcigay di Siena sono comprensibili, ma credo sia un errore invitare i nostri parlamentari a non votare il Ddl. L’invito che invece rivolgerei ai deputati Pd, Susanna Cenni e Luigi Dallai, è quello di non abbassare la guardia e di battersi affinché la legge possa essere migliorata. Conoscendo il loro impegno e la loro sensibilità in materia non ho dubbi sul lavoro che svolgeranno in tal senso. L’approvazione di questo disegno di legge è solo un piccolo passo per il raggiungimento dell’obiettivo, ci sarà da fare ancora molto, ma intanto non sprechiamo questa occasione”.