Corso PreAccademico della docente Stefania Scapin
SIENA. Sono aperte le iscrizioni all’Accademia Siena Jazz al nuovo Corso di arpa della docente Stefania Scapin, inserito nella nuova offerta didattica che si è aperta da questo gennaio. Il corso è compatibile con i neofiti della materia e con chi ha già dimestichezza con la tecnica dello strumento e il repertorio classico, con un nuovo approccio che permette di legarsi con la musica contemporanea.
Innovazione e tradizione si uniscono in questo nuovo Corso che arricchisce il palinsesto delle proposte didattiche.
La cattedra, che fa parte dei Corsi PreAccademici, è tenuta da Stefania Scapin, un nome di alto richiamo per quanto riguarda l’arpa: dopo la laurea con il massimo dei voti, lode e menzione d’onore al Conservatorio “Jacopo Tomadini” di Udine sotto la guida di Patrizia Tassini, studia alla Royal Academy of Music di Londra sotto la guida di Karen Vaughan e successivamente alla Universität für Musik und darstellende Kunst di Vienna con Mirjam Schröder. Frequenta inoltre i corsi di alto perfezionamento della Scuola di Musica di Fiesole. Debutta a Budapest in qualità di solista con la International Young Soloists Orchestra e si esibisce all’interno di prestigiosi festival, quali: Festival dei due Mondi, Nuova Consonanza, Mittelfest, Da Firenze all’Europa, Micat in Vertice. É stata docente di arpa presso il Liceo Musicale “C. Percoto” di Udine. E’ laureata in Psicologia presso l’Università degli Studi di Padova; sta ultimando gli studi in Musicoterapia presso il Conservatorio “Girolamo Frescobaldi” di Ferrara.
Vince diversi premi in concorsi per arpa solista e ricopre il ruolo di prima arpa dell’Orchestra Sinfonica Nazionale dei Conservatori Italiani, studia con Stefano Battaglia all’Accademia Musicale Chigiana e all’Accademia Siena Jazz e nel 2020 entra a far parte del Chigiana-Siena Jazz Ensemble.
Il corso, nelle aule della Fortezza Medicea di Siena, offre la possibilità di iniziare lo studio dello strumento partendo dalle basi della tecnica e del repertorio arpistico classico, promuovendo fin dall’inizio un dialogo vivo tra il musicista e lo strumento.