In scena un cast affidabile per una favola suggestiva, una storia inedita che vuole avvicinare alla lettura tutti i bambini
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MONTEPULCIANO – La sezione teatro ragazzi arriva al Poliziano domenica (17 febbraio) alle 17.30: in scena un allestimento tutto nuovo firmato da Laura Fatini. “Si raccontano storie a ragazzi svogliati – dietro ricompensa” è il titolo della produzione originale che nasce dalla collaborazione tra Fondazione Cantiere Internazionale d’Arte e Accademia degli Arrischianti. In scena un cast affidabile per una favola suggestiva, una storia inedita che vuole avvicinare alla lettura tutti i bambini, capaci come sono di vedere il mondo da una prospettiva diversa.
L’anteprima, matinée in programma sabato 16 febbraio, è infatti riservata agli alunni delle scuole primarie: nel percorso di avvicinamento al teatro, i piccoli allievi hanno preso confidenza con i personaggi che vedranno sul palco, grazie ad una serie di incontri con la regista. A lungo assistente personale dello scrittore a intellettuale Guido Ceronetti, Laura Fatini lavora con compagnie professioniste e amatoriali ed è stata selezionata per una recente rassegna al Teatro Due di Roma. Ora festeggia la sua sessantesima regia dirigendo un suo testo inedito: “L’idea – spiega Fatini – nasce per stimolare tra i bambini la voglia di leggere e per questo siamo partiti dagli eroi classici della letteratura che in questo caso non sono semplicemente protagonisti di favole: sono tutti accomunati dalla capacità di vedere il mondo da una prospettiva diversa, e riescono a parlare ai piccoli come agli adulti. A Montepulciano infatti si scommette sul teatro per ragazzi che fa bene agli adulti”.
La scena si apre sulla signora Piera che si disfa degli oggetti inutilizzati, tra cui moltissimi libri. Ma dall’incontro con una mendicante, si arriva ad una vera magia: dal cassonetto dei rifiuti escono i personaggi dei libri buttati via: Don Chisciotte, Nemo, il Barone Rampante, il Barone di Munchausen. Uno alla volta raccontano le loro storie a Piera, la fanno divertire, ridere e sentire più leggera. Lei capisce che quelle pagine non servono solo ad ammucchiare polvere, ma nascondono emozioni e storie interessanti. Al ritorno della mendicante, i libri da buttare non ci sono più. L’allergia alla polvere della signora Piera è guarita.