Tema dell'incontro che si terrà venerdì 19 gennaio sarà "Il biochar per aumentare la sostenibilità della viticoltura nel comparto biologico: focus sul progetto B-Wine”
CASTELNUOVO BERARDENGA. “Il biochar per aumentare la sostenibilità della viticoltura nel comparto biologico: Focus sul Progetto B-Wine”. Questo è il titolo del convegno che si svolgerà venerdì 19 gennaio, alle ore 9, a Villa Chigi, nel comune di Castelnuovo Berardenga.
Il convegno è promosso dal Biodistretto del Chianti, di cui fa parte il Comune di Castelnuovo Berardenga insieme ai Comuni di Barberino Tavarnelle, Castellina in Chianti, Gaiole in Chianti, Radda in Chianti, Greve in Chianti e San Casciano in Val di Pesa.
Il convegno sarà l’occasione per fare il punto sul tema della sostenibilità in viticoltura e sugli effetti del Biochar, un particolare tipo di carbone vegetale, nel comparto vitivinicolo biologico. L’evento è organizzato in occasione del lancio del progetto B-Wine, finanziato dalla Misura 16.2 del PSR della Regione Toscana anno 2022 (Cup Artea 1073741) che si pone l’obiettivo di quantificare l’efficacia del biochar nel contesto vitivinicolo biologico chiantigiano, nel miglioramento della fertilità del suolo, nell’incremento della sostenibilità e nel miglioramento delle produzioni attraverso casi studio pilota, che saranno monitorati affiancando agli strumenti tradizionali tecniche innovative di agricoltura digitale.
Oltre al CNR e al Biodistretto del Chianti, il progetto B-Wine che coinvolge l’azienda Fèlsina Spa di Castelnuovo Berardenga come capofila e le aziende Tenuta Badia a Coltibuono, Fattoria Corzano e Paterno.
“Alla ricerca continua di accrescere la qualità dei nostri vini, avevamo già fatto alcune esperienze nell’uso del Biochar – spiega Ellis Topini, direttore dell’azienda Fèlsina – e ne avevamo colto immediatamente le potenzialità. Avevamo necessità della ricerca per confermare scientificamente le nostre osservazioni e grazie al coinvolgimento attivo di Félsina nel Biodistretto del Chianti, abbiamo fatto emergere l’interesse e l’avvio di un progetto di studio. Questo è l’inizio di un percorso di cui siamo già soddisfatti e dal quale grazie alla collaborazione con il CNR attendiamo risultati interessanti per tutto il territorio”.
“Come Biodistretto del Chianti, partecipiamo con convinzione a questo progetto – spiega Roberto Stucchi, presidente del Biodistretto del Chianti – che darà delle risposte importanti sull’uso del Biochar. La crisi climatica ci costringe ad accelerare l’adozione di pratiche e tecniche che possono contribuire all’adattamento ai fenomeni climatici estremi. Il Biochar può essere un elemento davvero utile per migliorare la resistenza alla siccità, fattore sempre più critico negli ultimi anni”.
“Il Chianti sta registrando un costante aumento delle superfici vitate convertite al biologico. – commenta Fabrizio Nepi, sindaco di Castelnuovo Berardenga – In un territorio fortemente vocato alla viticoltura, al paesaggio, ai beni storici e culturali, le amministrazioni comunali insieme agli agricoltori hanno intrapreso la strada della tutela del patrimonio ambientale rafforzando questo impegno con il Biodistretto. Il convegno sul biochar è la dimostrazione dell’importanza che il Biodistretto riveste anche come incubatore di progetti scientifici all’avanguardia che riconoscono la centralità del biologico.”
Il programma prevede alle 9 la registrazione dei partecipanti e alle 9.30 i saluti istituzionali del sindaco di Castelnuovo Berardenga. A seguire gli interventi introduttivi a cura del Biodistretto e dell’azienda Fèlsina. Alle 9 e 45 prende la parola il dottor Francesco Primo Vaccari dell’istituto per la bioeconomia del CNR- Consiglio Nazionale delle Ricerche con l’intervento dal titolo “Biochar per il cambiamento climatico: mitigazione e adattamento”; alle 10 la dottoressa Silvia Baronti dell’istituto di bioeconomia del Consiglio Nazionale delle Ricerche parlerà del progetto B-Wine: il biochar per aumentare la sostenibilità e la resilienza della viticoltura. Alle 10.15 “Applicazione di agricoltura di precisione nel progetto B-Wine” a cura del dottor Filippo Di Gennaro, dell’istituto per la Bioeconomia del CNR. Alle 10.30 “Biochar e rimozioni di carbonio: nuove opportunità in viticoltura. Il caso del progetto B-Wine” a cura del dottor Alessandro Pozzi di Enerion Global. Alle 10.45 PRIN: progetti di ricerca di rilevante interesse nazionale -Bando 2022 Bio-C-Vite. Alla 11.30 Tavola rotonda, moderata dal Biodistretto del Chianti. Breve intervento delle aziende partner del progetto B-Wine (Fattoria di Corzano e Paterno; Tenuta di Coltibuono; Fèlsina). Dottor Daniele Settesoldi – Frescobaldi Le Sieci – Filiera legno, energia, biochar; Yanmar -Cooperativa Frantoio Grevepesa -caso studio filiera legno -energia -biochar.
L’evento è gratuito e la registrazione avverrà in loco.
Per maggiori informazioni sul Biodistretto del Chianti: www.biodistrettodelchianti.it