La consigliera regionale rivolge un appello all'assessore regionale perchè si seguano le indicazioni di Rfi per realizzare lo scalo ferroviario Medioetruria
FIRENZE. Appello della consigliera Anna Paris all’assessore regionale alle Infrastrutture Stefano Baccelli perché proceda con i prossimi passaggi formali che richiede l’indicazione dello studio di Rfi di ubicare la stazione Medioetruria, denominata Valdichiana, a Creti. “Se diamo il via ai lavori, entro il 2029 potremmo prendere il treno ad alta velocità da questo punto strategico che secondo il dossier è il migliore per l’analisi costi-benefici. Ho studiato il fascicolo di Rfi datato 25 novembre 2023, e sono sempre più convinta che abbiamo la soluzione se abbandoniamo le lotte di campanile tra Siena, Arezzo e Perugia e scegliamo per il bene comune. Ho appreso dalla Stampa di questi giorni l’invito dei colleghi aretini De Robertis e Ceccarelli ad Rfi a venire nella Commissione Regionale Trasporti per rappresentare e argomentare tutte le ragioni che hanno fatto ricadere la decisione su Valdichiana. Sarà l’occasione per i cittadini toscani di conoscere le molteplici e differenti analisi sulle varie ipotesi e i molteplici dati che hanno condotto a questa inequivocabile conclusione”.
Lo studio presentato alla Regione Toscana sull’area idonea ad ospitare la stazione Alta velocità Medioetruria indica come strategicamente più funzionale Creti-Valdichiana.
“E’ un documento tecnico che, grazie alla rigorosa metodologia seguita, ai numerosi approfondimenti, agli esaustivi elementi considerati, alla pluralità di analisi condotte, alle varie simulazioni effettuate, fornisce ai decisori politici in modo oggettivo, completo e incontrovertibile il supporto tecnico per la migliore decisione volta al bene comune. Quindi non è un’analisi politica ma il risultato di uno studio approfondito da parte di esperti. È da sottolineare innanzitutto che l’orientamento strategico che muove il progetto è realizzare una stazione di Alta Velocità tra Umbria, Toscana centro meridionale e Lazio settentrionale per dare attuazione a un modello di sviluppo infrastrutturale più inclusivo, efficiente e sostenibile, che si concretizza nell’obiettivo di riequilibrare i servizi verso aree che sono state progressivamente marginalizzate negli ultimi 30 anni”.
“Lo studio vaglia, con un’analisi estremamente approfondita – spiega Anna Paris -, 5 ipotesi, mettendole a confronto. Si tratta di Arezzo stazione esistente, Rigutino, Valdichiana (denominazione prescelta per l’ipotesi in località Creti), Chiusi stazione esistente, Chiusi sud. Lo scenario prefissato è di avere 14 treni al giorno ad alta velocità per direzione in fermata (cioè 28 treni al giorno), uno all’ora e con le determinazioni che sui tempi di percorrenza dei treni le soste di Arezzo e Chiusi comportano 15 minuti in più rispetto ai 10 delle altre 3 ipotetiche stazioni AV. Dal documento si apprende che il 13 novembre la Regione Toscana ha proposto la localizzazione Tre Berte, nel comune di Montepulciano, ma da una rapida verifica di Rfi tale localizzazione non è risultata compatibile con l’andamento plano-altimetrico della linea direttissima e con la presenza dell’interconnessione Direttissima/Ferrovia Siena-Chiusi, che si trova a Montallese. Lo studio esaminate le 5 ipotesi mette a raffronto gli aspetti infrastrutturali, funzionali, economici e temporali, trasportici (migliore situazione potenziamento percorrenza treno/minimizzazione auto) e ancora ambientali, idraulici, paesaggistici, ecc., oltre a ricorrere alle analisi multi-criteri e quella costi benefici, divenuta per il MIT – in base al Nuovo Codice degli appalti – lo strumento per pervenire a una decisione. Da questa analisi costi/benefici, la stazione Medioetruria Valdichiana è quella migliore. Le sintesi salienti sono che in termini di costi, Rigutino è la stazione più onerosa e richiede maggiori tempi di realizzazione; Arezzo quella meno costosa e realizzabile in minor tempo ma non in grado di minimizzare l’utilizzo dell’auto e di produrre il maggior incremento di trasporto ferroviario come invece Valdichiana. La stazione di Chiusi ha un costo superiore a Valdichiana che è la migliore in termini di efficacia trasportistica (potenziamento percorrenza treno/minimizzazione auto) e per l’analisi costi/benefici. Mi sembra ancora opportuno rendere noto che dal documento si apprende che l’interscambio ferro-ferro non ha un grande rilievo perché purtroppo le ferrovie a binario unico come Terontola-Perugia e Siena-Chiusi , nonostante tutte le automazioni introdotte, non sono affidabili dal punto di vista della regolarità del servizio e non permettono modifiche significative degli orari attuali. Meglio appare un servizio di bus Espresso, che potrebbe anche collegare Siena-Perugia, oggi isolate l’una dall’altra”.
Creti Valdichiana risulta dunque la scelta migliore per una stazione ad Alta velocità moderna e funzionale?
“Il dossier non lascia spazio ad un improduttivo dibattito e quindi rinnovo l’invito, e mi adopererò in tal senso, all’assessorato alle infrastrutture di Regione Toscana a compiere tutti i passi di sua competenza per l’avvio dei lavori della stazione di Valdichiana, che se iniziassero a breve, in base allo studio, sarebbe operativa nel 2029”.