COLLE VAL D’ELSA. “La coalizione politica che sostiene la candidatura di Riccardo Vannetti come sindaco del Centrosinistra per Colle di Val d’Elsa, intende porre l’attenzione su una frase pronunciata dal candidato Piero Pii nel corso dell’incontro pubblico tenutosi nella sede dell’associazione LaGorà il 21 dicembre scorso, a conclusione di un percorso di coprogettazione con il Comitato Elsa Viva per il futuro del nostro fiume.
Siamo rimasti piuttosto stupiti di quanto ascoltato nel corso dell’intervento di Pii, temendo di avere inteso male le sue parole. Una successiva verifica, grazie alla disponibilità della registrazione della diretta Facebook dell’incontro (sul profilo di Tvedo Web, al seguente link: https://fb.watch/pbIkZs3ZZj/) e alla cronaca della serata riferita da alcuni organi di stampa, ci ha invece confermato che quanto sentito non era frutto di un malinteso o della nostra fantasia.
Piero Pii, parlando dei consigli di quartiere e della loro alternatività ai partiti, si è spinto ad affermare che “il presidente eletto dagli eletti parteciperà con diritto di voto in consiglio comunale”.
“Mi chiedo se il candidato Pii sappia di cosa sta parlando e, soprattutto, se sia consapevole del fatto che quanto egli afferma non è legale – è il commento del segretario dell’Unione comunale del Pd di Colle di Val d’Elsa Daniele Boschi -. Nel giugno 2024 saremo chiamati al voto, secondo le regole fissate da Leggi della Repubblica, per eleggere coloro che rappresenteranno la città e i cittadini. In consiglio comunale potranno votare solo e soltanto i consiglieri comunali eletti. Chiunque può partecipare con diritto di parola, se invitato, o assistere alle sedute, così come tutta la cittadinanza, dal momento che le adunanze sono pubbliche. Ma di sicuro nessun altro, esclusi i consiglieri eletti, può partecipare alle votazioni consiliari. Ritengo grave che, in nome di un populismo dilagante, si lavori per screditare le forze sia politiche sia civiche che partecipano legittimamente alla competizione elettorale. La dichiarazione di Piero Pii è la rappresentazione perfetta di questo modo di agire. Ancora più grave ritengo il fatto che, chi si candida alla guida di un Comune, mortifichi la sede istituzionale per eccellenza del confronto democratico, il consiglio comunale appunto, svilendo il valore della rappresentanza politica”.
“Non è ammissibile che un candidato sindaco, già sindaco per una vita – gli fa eco Michele Logi, segretario di Sinistra per Colle -, sia così ignorante delle leggi che regolano la vita democratica dei Comuni. L’unico obiettivo chiaro di Pii è quello di alimentare l’antipolitica più sfacciata. Al pensiero che vorrebbe amministrare il nostro Comune, la preoccupazione che sorge è più che giustificata. Siamo soddisfatti che la serietà e la levatura di Vannetti si vedano anche in circostanze come queste. Il nostro candidato si è infatti attenuto semplicemente ai diversi punti in discussione nella serata, senza deragliare verso promesse acchiappavoti, approfittando dell’occasione”.
“Le recenti affermazioni di Pii riflettono, purtroppo, un deterioramento nella qualità della campagna elettorale, segnata da una crescente ricerca di argomenti poco praticabili e da un’aria di tensione – interviene Elena Casi, presidente di +Europa Siena -. È fondamentale distinguere tra populismo e vera partecipazione politica. Nell’ultimo scrutinio elettorale a Siena, abbiamo assistito a un episodio in cui il civismo è stato offuscato dal populismo, una situazione che si è rapidamente risolta dopo le elezioni, rivelando un’unità basata più su interessi personali che su solidi principi politici. Noi di +Europa crediamo fermamente che la partecipazione attiva sia il cuore vitale della democrazia. Siamo convinti che i cittadini di Colle non si lasceranno trarre in inganno da seducenti ma superficiali, e soprattutto impraticabili, promesse populiste”.