Nella V edizione riconoscimenti anche alla Fondazione MPS, all’Istituto “Ricasoli” e all’Accademia Nazionale della Vite e del Vino
SIENA. È arrivato nuovamente il momento di lucidare i nostri gioielli, di mettere in buona mostra i nostri tesori, le nostre testimonianze e le abituali visoni. Spesso, troppo spesso, diamo per scontato alcune cose, come la bellezza di Piazza del Campo o del “Buongoverno”. Certo per chi è avvezzo a certe quotidianità, nulla di strano. Naturale forse sì, ma non è equanime, dobbiamo sempre ricordare le nostre fortune.
Questo vale anche per le istituzioni, gli enti, imprenditori e associazioni che quotidianamente ci danno il “bello”, fanno sì che la nostra quotidianità così rimanga e si mantenga.
Il 19 dicembre vorremmo mettere in risalto questi attori, siffatti componenti primari del nostro territorio, insieme a voi, insieme a chi vorrà condividere momenti e attimi di serenità ed affetto.
Chi fra tanti? Filippo Borghi, la Fondazione MPS e l’Istituto “Ricasoli”.
Ma quest’anno si è voluto andare un pochino oltre: la nostra comunità non è, grazie al cielo, a tenuta stagna. E allora guardiamo chi ci ha contaminato o chi abbiamo contagiato. Vince sempre il sistema, la socialità. Ed ecco l’Accademia Nazionale della Vite e del Vino.
Il tutto immerso nelle musiche e nei canti dell’Unione Corale Senese “E. Bastianini”, immancabile e preziosa compagna di festa. Tutto d’un fiato, martedì 19 dicembre dalle 18 in poi, al Santa Maria della Scala.