Bassi: "Lottiamo, le cose difficili sono le più belle"
CHIUSI. Terza del girone di ritorno e seconda consecutiva al PalaPania per la San Giobbe che, dopo la sconfitta con la Fortitudo Bologna, vuole interrompere la striscia di due risultati negativi. Nell’impianto chiusino arriva la UEB Cividale, compagine che al momento è sopra di due punti rispetto ai Bulls in classifica. Appuntamento alle ore 18 di domenica 10 dicembre per la sfida numero quattro tra le due squadre. Al momento la San Giobbe ha vinto due dei tre precedenti, con le aquile che però si sono imposte nettamente (82-58) nel match di andata. Stando alla graduatoria del girone rosso, la partita arbitrata dai signori Barbiero, Chersicla e Roca è un vero e proprio scontro diretto. A presentarla il capo allenatore della San Giobbe, Giovanni Bassi.
Nel turno infrasettimanale (la San Giobbe non ha giocato per il rinvio della partita con Trieste), Cividale è stata sconfitta da Orzinuovi. Come analizzare questo risultato? “Due facce della stessa medaglia. Vero che Orzinuovi ha vinto, però vincendo ha tenuto Cividale in basso. Detto questo noi dobbiamo pensare ai nostri risultati. I nostri prossimi avversari non sono in un grande momento; a maggior ragione verranno qua con grandi motivazioni”.
Nella partita con la Fortitudo Bologna di sette giorni fa cosa è mancato? “La Fortitudo è stata più brava nei momenti decisivi, ha fatto le giocate semplici e giuste e ha fatto canestro quando contava. Noi siamo stati bravi a crederci, a rimontare con orgoglio ma abbiamo commesso qualche errore che ci è costato la sconfitta pur in un’ottima prestazione”.
Come sta la squadra dal punto di vista fisico? “Dal punto di vista degli infortuni dobbiamo fare di necessità virtù. Piangere non serve a niente e anzi, sono abituato a stare nelle situazioni di difficoltà. Questo è il momento di tirare fuori l’orgoglio, mettere il petto in fuori e provare a giocare quaranta minuti di intensità anche se probabilmente non la avremo. Come in ‘Guerre Stellari’, fare o non fare, non c’è provare”.
Dal punto di vista tattico cosa servirà? “Tatticamente è una partita difficile perché loro sono una squadra organizzatissima, con tanti blocchi in attacco. Giocano molto bene al di là della classifica e penso non si aspettassero di essere dove sono. Il nostro compito sarà mettere qualche sassolino nel loro ingranaggio per stare attaccati alla partita e giocarcela nel finale”.
Dopo Caja arriva Pillastrini, un altro allenatore con la A maiuscola. “Un grandissimo allenatore, un grandissimo conoscitore di pallacanestro e soprattutto una brava persona, aspetto sempre più raro nel nostro mondo”.
Domenica scorsa inaugurata la nuova tribuna. Un bel po’ di gente e un tifo che ha sostenuto la squadra. “Sicuramente. Speriamo di avere persone a sostenerci che possano aiutarci e spingerci. Come nel detto gli amici si vedono nel momento del bisogno; questo è uno di quei momenti”.
Questo è il momento più difficile della gestione Bassi? “Sapevo sarebbe stata un’annata complicata, ero preparato a questo e ringrazio la società che continua ad avere pazienza. Al di là dei miei colleghi credo venga riconosciuto da tutti il lavoro che viene fatto. Riusciamo a giocarcela con tutte, potevamo avere tranquillamente dieci punti e invece ne abbiamo quattro, ma continuiamo in questa direzione. I ragazzi lavorano a testa bassa, professionalmente sono inattaccabili e delle ottime persone. Stiamo andando ben oltre i nostri limiti e vogliamo continuare così. Lottiamo, ma questa è l’essenza dello sport. Nessuno regala niente, le cose difficili sono ancora più belle”.