Un tutto esaurito ed applausi a scena aperta per gli interpreti
ACQUAVIVA DI MONTEPULCIANO. Al pubblico più maturo (e ai cultori della tivvù in bianco in nero e delle Teche RAI) avrà ricordato l’indimenticabile “Biblioteca di Studio Uno”, la trasmissione degli anni ’60 in cui il Quartetto Cetra riproponeva la grande letteratura utilizzando popolarissimi brani di musica leggera i cui testi erano adattati alla narrazione.
Con questa formula il musical “E poi il diluvio”, proposto dall’Associazione “Il Fierale” e andato in scena nel fine settimana al Teatro dei Concordi di Acquaviva, ha conquistato il pubblico facendo registrare un successo strepitoso e per certi versi inatteso.
Tutto esaurito già tre giorni prima del debutto, spettatori stipati in ogni ordine di posti, almeno un centinaio quelli rimasti fuori dall’elegante bomboniera liberty e applausi a scena aperta durante l’intera rappresentazione prima dello scrosciante tributo finale.
Questi alcuni significativi indicatori del trionfo di uno spettacolo che non ha perso però lo spirito originario e cioè quello dell’incontro di una comunità, con i “vicini di casa” pronti a salire sul palco per il piacere di tutti.
Tra le voci ampiamente attive va aggiunta la capacità dei due autori Mario Bastreghi, che ha scritto i testi e curato la regia, e Alessandro Capitoni, che con Massimo Tosi ha curato la complessa parte musicale, di trattare con misura e rispetto (ma senza retorica) i temi ispirati al racconto della Bibbia e cioè la Creazione, il Peccato originale, Caino e Abele e l’Arca di Noè che hanno scandito anche i quattro atti della messa in scena.
Gli interpreti si sono calati nei personaggi con passione e trasporto: Massimo Tosi, imponente e garbato nelle vesti di Dio; Andrea Marcocci nella parte del Sole; le straordinarie Valeria Garavelli (Eva) e Tiziana Tosi (la Luna); Alessandro Beligni e Andrea Mezzanotte, in un’intensa interpretazione del dramma di Caino e Abele; Michele Garavelli, un intrigante e originale serpente; la famiglia di Noè con il patriarca interpretato da Artemio Mariotti, la moglie (Michela Mazzolai), i figli e le nuore (Giacomo, Ettore e Amedeo Mariotti e Silvia Batignani). Deliziosi i cori dei bambini della Parrocchia che hanno fatto da cornice ai quattro atti
Molto funzionale, con quale soluzione ardita rivelatasi perfetta, la scenografia realizzata da Gianni Culicchi, Claudio Della Giovampaola, Marco Trabalzini e Piero Goracci; le luci di Luca Culicchi con Donatello Zappalorti a mixare la fonica. Efficaci le videoproiezioni di Andrea Bordini. Dei costumi si sono occupate Anna Monciotti e Laura Lesti con la collaborazione di alcune sarte del paese mentre Silvia Batignani ha curato il trucco.
E di fronte a tanto entusiasmo ed alle richieste che sono piovute dalla platea con il sipario ancora aperto Mario Bastreghi, cogliendo anche la disponibilità degli interpreti e di tutto lo staff, ha accennato a eventuali, non improbabili, nuove rappresentazioni.
La manifestazione si è svolta con il patrocinio del Comune di Montepulciano e con il contributo della Banca di Credito Cooperativo di Montepulciano e dei Vivai Casucci.