ROMA. Alta tensione dopo il blitz americano di ieri che ha portato alla liberazione del capitano Usa Richard Phillips: i pirati hanno minacciato ritorsioni, soprattutto verso gli americani, per vendicare i tre compagni rimasti uccisi nel corso dell'operazione. E hanno alzato il tiro annunciando di ampliare il raggio d'azione, anche in acque lontane dalla Somalia. Resta intanto nelle mani della pirateria il rimorchiatore italiano Buccaneer con 16 persone di equipaggio, tra i quali 10 connazionali, sequestrato l'altro ieri nel Golfo di Aden. Al momento l'imbarcazione si troverebbe, alla fonda, di fronte alla costa somala, a circa 10 miglia dal villaggio di Las Qoray nel nord del paese e non sarebbero giunte richieste di riscatto. L'equipaggio sta bene, secondo le ultime informazioni disponibili raccolte da fonti della Micoperi di Ravenna, la societa' armatrice del rimorchiatore italiano. Sulla vicenda vige comunque lo ''stretto riserbo'' della Farnesina per agevolare la positiva soluzione della vicenda: la situazione e' stata ieri al centro di una riunione interministeriale all'Unita' di Crisi del ministero degli Esteri, per mettere a punto le attivita' di coordinamento.