Confronti commenta la vendita del 25% del capitale Mps
SIENA. Dall’associazione Confronti riceviamo e pubblichiamo.
“La prova che questo centrodestra è inadatto al governo del Paese l’ha magnificamente offerta il ministro Giorgetti con la vendita del 25% delle azioni del Monte dei Paschi di Siena. Uno “spezzatino letale” a beneficio dei fondi, italiani ed esteri, da quel che si legge, che sa solo di necessità di cassa per lo Stato piuttosto che di visione strategica sul futuro del mercato del credito italiano.
I fondi investono per retribuire chi ha affidato loro i propri denari. Non hanno una prospettiva industriale di lungo periodo. Quella che invece serve ad una banca che deve tornare ad essere protagonista strutturale nel mercato, a beneficio della concorrenza, dunque di imprese e famiglie.
L’uscita “ragionata” dello Stato dal capitale di MPS, annunciata dalla premier Meloni, si risolve, ahinoi, in una “vendita all’incanto”. E il lodevole e lungimirante lavoro dell’amministratore delegato Lovaglio soltanto in una creazione di valore finalizzata a migliorare i conti dello Stato.
Ma che ne sarà del fare banca?