Lo scrittore canadese: "Dovete essere fieri delle vostre scuole"

SIENA. Lo incontriamo in uno dei bar alla moda di Siena, un bar pieno di studenti che ridono e sorseggiano cappuccino caldo. Jon Redfern, autore canadese di vari best seller come The Boy Must Die, ha una costante storia d’amore e passione con Siena, e un’alta opinione dei nostri giovanissimi che lo scrittore canadese incontra varie volte all’anno, nei suoi workshop in scuole e università.
‘’Culturalmente sono molto preparati, questi ragazzi, sono menti brillanti con una grande curiosità e interesse per la loro lingua e per la nostra, una cosa che si sta purtroppo perdendo in Canada dove negli ultimi vent’anni si studia pochissima letteratura e dove mi accorgo che i giovani sono sempre meno colti e interessati purtroppo‘’.
E’ sempre confortante sentire queste parole, data l’esterofilia della grande maggioranza degli italiani che tendenzialmente crede tutto sia meglio oltre confine. ‘’Oh, non è vero, dovete essere fieri delle vostre scuole! Vengo a Siena regolarmente una o due volte all’anno proprio perché amo rendermi conto di quanto interesse ci sia intorno ai vari argomenti che tratto con loro. Al Liceo Galileo Galilei ieri ho affrontato in paesaggio romantico , come sempre in inglese, insieme ai due docenti con cui collaboro, il prof. Monaci e la prof. Failli, e ho notato una grande attenzione. Abbiamo parlato di legami con Rousseau e Constable per esempio, ma anche di un pittore canadese ottocentesco, Paul Kane. Noto sempre che gli studenti parlano e conoscono bene la lingua, infatti hanno tradotto per me dei passaggi di Tozzi in inglese per fare un esempio. Poi conoscono ampiamente la letteratura inglese, in tanti suoi aspetti, ma noto che la cultura nordamericana non è molto diffusa e quindi cerco di concentrarmi su questa. Infatti, al Siena Toronto centre qui in via Banchi di Sotto, ho parlato ad esempio di Margaret Atwood ed il Group of Seven qualche giorno fa’’.
Ci interessa capire anche quali sono le attività del Centro Siena-Toronto dell’Università di Siena, con cui Jon Redfern collabora da anni e che organizza i suoi eventi a Siena e in Italia.
‘’Il centro Siena-Toronto è diretto da Laura Ferri ed esiste da molti anni, è in Banchi di Sotto 81. Una realtà molto vitale: vedo giornalmente l’effetto del lavoro di questo centro sulla città e il suo mondo culturale. Una cosa da ricordare è la sua splendida biblioteca, dove si trovano saggi, romanzi, moltissimo materiale, letteratura anglofona, riviste, una biblioteca in costante crescita peraltro. Vengono periodicamente scrittori e persone di cultura canadesi: tra poco arriverà ad esempio Mary Melfi e vi saranno diversi eventi a Siena con la scrittrice appena tradotta da Laura Ferri.’’
Ma quali sono i progetti letterari di Jon Redfern? “Sto scrivendo una trilogia di romanzi gialli ambientata in Italia, di cui uno dei tre si chiama ‘The Cry of the Porcupine’, ambientato a Siena negli ambienti del Palio. Viene assassinato un fantino ed è tutto molto misterioso…”.