Il sindacato conferma le posizioni già espresse
SIENA. Da Unisin Mps riceviamo e pubblichiamo.
“Riteniamo utile ricordare e confermare ai nostri iscritti, a tutti i lavoratori ed alla controparte datoriale le posizioni espresse negli ultimi mesi da questa Organizzazione Sindacale. Per quanto riguarda la volontà della Banca di pervenire alla riduzione del costo del lavoro, confermiamo quanto da noi scritto nel comunicato del 17/4 scorso, di cui riportiamo il concetto saliente:
“Circa poi l’accettazione da parte delle OO.SS. della riduzione del costo del personale, non possiamo far altro che ribadire la nostra posizione: PRIMA vogliamo vedere messe in pratica quelle che abbiamo definito in precedenti comunicati “INIZIATIVE ALTAMENTE POPOLARI” (la riduzione delle Spese accessorie/comunicazione/consulenze/etc, la riduzione dei fringe benefits e degli stipendi al top management).
Solamente DOPO, qualora tali interventi non si rivelassero sufficienti all’adempimento della Delibera presa all’unanimità dal CdA della Banca lo scorso Febbraio, si potrà eventualmente ragionare di ricadute generalizzate partendo comunque dal presupposto che NON POTRANNO ESSERE direttamente proporzionali.
Noi continueremo su questa strada, ritenendo il nostro atteggiamento perfettamente in linea con il mandato ricevuto dai nostri iscritti.”.
Comunichiamo inoltre che la Banca ha ufficialmente informato tutte le OO.SS. che non sarà pagato il salario incentivante (che veniva erogato con lo stipendio di maggio) nè le prestazioni aggiuntive ai Quadri Direttivi (su questo specifico punto partirà presto una nostra iniziativa, della quale vi daremo specifica comunicazione).
Anche riguardo alla notizia del rinvio a giudizio del Presidente Profumo, non possiamo che confermare i dubbi e le perplessità espresse in tempi non sospetti con il nostro comunicato del 20/3/2012 intitolato “INCHIESTA BRONTOS”: era una così facile previsione che ci stupisce ancora una volta la faciloneria e il pressappochismo(???) di chi decide nomine così importanti e non vede al di la del proprio naso, addirittura dimostrando di avere le idee più confuse di una semplice organizzazione sindacale.
Per quanto riguarda infine il VAP (che viene erogato con lo stipendio di luglio) i calcoli fatti partendo dal Bilancio 2011 danno diritto ad una erogazione di circa 800 euro medie da riparametrare: ad oggi non vediamo motivi di firmare accordi in deroga al CIA per NON EROGARE tale cifra.
Appena avremo novità ufficiali (il prossimo incontro con la banca è previsto per il 25/6 in serata a mercati chiusi per l’illustrazione del nuovo piano industriale) vi informeremo tempestivamente: ad oggi non possiamo che riaffermare tutte le nostre posizioni sostenute da mesi e che sopra abbiamo riassunto”.