SIENA. Si è tenuta stamane, presieduta dal Prefetto di Siena Gerarda Maria Pantalone, la procedura di conciliazione tra l’Ateneo senese e i rappresentanti sindacali a seguito della proclamazione dello stato di agitazione del personale tecnico-amministrativo dell’Università degli
Studi di Siena per la mancata applicazione dei contratti collettivi integrativi sottoscritti a partire dal 2009.
Alla riunione, richiesta dalle RSU d’Ateneo e dalle organizzazioni sindacali FLC-CGIL, CISL-Università, UIL-PA-UR, CISAL-Università, CISAPUNI-Università, Rdb-USB P.I. e UGL Università e Ricerca, hanno partecipato il Rettore Silvano Focardi e il direttore amministrativo Ilaria D’Amelio.
"Dopo articolata esposizione delle istanze sindacali intese al riconoscimento del diritto dei lavoratori alla progressione economica e la posizione prudenziale dell’Amministrazione universitaria – si legge nella nota -, attesi i rilievi dell’organo di controllo sulla compatibilità dei costi della contrattazione integrativa con i vincoli di bilancio e con quelli derivanti dall’applicazione delle norme di legge, i rappresentanti dell’Ateneo hanno accolto l’invito del Prefetto volto a verificare comunque la possibilità – avvalendosi dell’ausilio di specifici quesiti ai Ministeri dell’Economia e delle Finanze e della Funzione Pubblica – di poter addivenire, nei limiti delle accertate disponibilità finanziarie, alla conclusione di un accordo. Ciò al fine di scongiurare che il mancato accertamento del diritto dei lavoratori alla progressione economica entro il 2010 possa, nel futuro, per effetto dell’applicazione di nuove disposizioni di legge, comportare nuovi ed ulteriori effetti negativi sulle posizioni individuali".
I rappresentanti sindacali, nel sottolineare, in via pregiudiziale, lo stato di disagio e le forti preoccupazioni per la contingente situazione di crisi e di incertezza dell’Ateneo, hanno accolto positivamente l’impegno assunto dai rappresentanti dell’Università.
Si è quindi convenuto di fissare un nuovo incontro per la prima metà del prossimo mese di novembre.
Studi di Siena per la mancata applicazione dei contratti collettivi integrativi sottoscritti a partire dal 2009.
Alla riunione, richiesta dalle RSU d’Ateneo e dalle organizzazioni sindacali FLC-CGIL, CISL-Università, UIL-PA-UR, CISAL-Università, CISAPUNI-Università, Rdb-USB P.I. e UGL Università e Ricerca, hanno partecipato il Rettore Silvano Focardi e il direttore amministrativo Ilaria D’Amelio.
"Dopo articolata esposizione delle istanze sindacali intese al riconoscimento del diritto dei lavoratori alla progressione economica e la posizione prudenziale dell’Amministrazione universitaria – si legge nella nota -, attesi i rilievi dell’organo di controllo sulla compatibilità dei costi della contrattazione integrativa con i vincoli di bilancio e con quelli derivanti dall’applicazione delle norme di legge, i rappresentanti dell’Ateneo hanno accolto l’invito del Prefetto volto a verificare comunque la possibilità – avvalendosi dell’ausilio di specifici quesiti ai Ministeri dell’Economia e delle Finanze e della Funzione Pubblica – di poter addivenire, nei limiti delle accertate disponibilità finanziarie, alla conclusione di un accordo. Ciò al fine di scongiurare che il mancato accertamento del diritto dei lavoratori alla progressione economica entro il 2010 possa, nel futuro, per effetto dell’applicazione di nuove disposizioni di legge, comportare nuovi ed ulteriori effetti negativi sulle posizioni individuali".
I rappresentanti sindacali, nel sottolineare, in via pregiudiziale, lo stato di disagio e le forti preoccupazioni per la contingente situazione di crisi e di incertezza dell’Ateneo, hanno accolto positivamente l’impegno assunto dai rappresentanti dell’Università.
Si è quindi convenuto di fissare un nuovo incontro per la prima metà del prossimo mese di novembre.