ROMA. Preoccupazione per i livelli dei fiumi nel nord Italia. Il Po rimane ancora sorvegliato speciale. E' attesa per il tardo pomeriggio in Emilia Romagna l'ondata di piena, dopo che ieri ad Alessandria sono state evacuate sei mila persone. Inoltre il livello del fiume alla stazione idrometrica di Cremona è aumentato di quattro metri e quarantuno centimetri nelle ultime trenta ore. Il Po arriva a lambire gli ingressi delle Società Canottieri e facendosi sempre più minaccioso anche nei colori e nei rumori, cresce la preoccupazione. Nel pomeriggio la Protezione Civile aveva già attivato lo stato di preallarme per rischio idrogeologico e idraulico-alluvionale (codice 1), l'Aipo aveva ipotizzato il superamento del livello di guardia, e l'amministrazione comunale era pronta ad affrontare un' eventuale emergenza. La Prefettura di Cremona ha diramato la nota di pre-allerta a tutti i comuni rivieraschi raccomandando ai sindaci "sorveglianza" e invitandoli anche ad avviare, se necessario, le misure di prevenzione previste dai rispettivi piani. In provincia di Cremona hanno invaso le zone di golena anche l'Oglio e l'Adda. Numerosi disagi, questa mattina, sono stati affrontati anche nel Milanese per le esondazioni del Lambro, del Molgora, del Seveso e del naviglio della Martesana. Da questa mattina la linea 2 della metropolitana è interrotta tra Cascina Gobba e Cassina de Pecchi, per l'allagamento dei binari provocato dalle acque della Martesana, uscite dagli argini all'altezza di Cernusco sul Naviglio. Problemi sono stati registrati anche su alcuni accessi autostradali: la polizia ha chiuso lo svincolo Zucca, sulla A4 direzione est verso la A52 e, sulla tangenziale Nord di Milano, sono stati momentaneamente interdetti alla circolazione lo svincolo Monza-Sant'Alessandro, in direzione Sud e il nuovo accesso di Cinisello Nord. E' stato invece riaperto l'accesso di Mecenate, chiuso nella notte. Il sole che da stamani e tornato su Milano e l'hinterland sta comunque riportando lentamente la situazione nella normalità.