A caratterizzare le celebrazioni, che si tengono in molte province della regione, la santa messa, la benedizione dei frutti della terra e la sfilata dei trattori
TOSCANA. Gli agricoltori toscani celebrano la 73° Giornata del Ringraziamento, la tradizionale ricorrenza che dal 1951 viene festeggiata dalla Coldiretti in tutta Italia con una manifestazione promossa dalla Conferenza Episcopale Italiana (Cei) per rendere grazie per il raccolto dei campi e per chiedere la benedizione sulla nuova annata.
Una ricorrenza molto sentita dagli agricoltori che chiude quest’anno purtroppo una stagione agricola piena zeppa di difficoltà funestata dall’evento alluvionale che ha colpito molte aree della regione seminando morte e distruzione ma che mai, come in questo frangente, trova nella riflessione della Commissione Episcopale per i problemi sociali ed il lavoro, un messaggio – ed insieme un invito – di grande attualità che promuove lo stile cooperativo ed il principio della fratellanza nel quale la cura condivisa del territorio, soprattutto di quello rurale come avveniva nel passato, può prevenire disastri idrogeologici e può facilitare un uso condiviso dei beni e delle risorse.
A caratterizzare la Giornata del Ringraziamento saranno, come ogni ricorrenza, il momento solenne della Santa Messa, la benedizione dei frutti della terra e del lavoro portati fin sotto l’altare dagli agricoltori e la colorita sfilata dei trattori e dei mezzi agricoli lungo le vie cittadine. Un “vociare” di clacson festoso che risuona nei borghi e città. “La Giornata del Ringraziamento – spiega Letizia Cesani, Presidente Coldiretti Toscana – è un atto di fede incondizionato e gratitudine; è un momento che segna lo spartiacque tra l’annata agricola che si è appena conclusa e quella che sta per iniziare. Gli ultimi eventi che tutti noi abbiamo vissuto ci impongono di cambiare approccio nella gestione del territorio e nelle future scelte che dovremo affrontare tutti insieme. Lo spirito della cooperazione e della fratellanza, che il messaggio episcopale richiama, esalta il ruolo degli agricoltori che, prendendosi cura del territorio, si prendono cura degli altri. Ed è dagli agricoltori, e con gli agricoltori, che dobbiamo ripartire per mettere in sicurezza le comunità e mitigare i rischi dei cambiamenti climatici”.
Le Giornate del Ringraziamento sono in programma: domenica 12 novembre presso la Cattedrale di Santa Maria Assunta di Volterra (ore 11.11), il Duomo di San Pietro e Paolo a Castelnuovo Garfagnana a Lucca (ore 11.00), la Cattedrale dei Santi Pietro e Donato di Arezzo (ore 10.30); sabato 18 novembre al Teatro Animosi di Marradi (ore 17.00); domenica 26 novembre alla Parrocchia di San Giuseppe di Arpiola a Mulazzo in Lunigiana (ore 10.00) e alla Chiesa del Santissimo Salvatore a Castellina in Chianti (ore 11.00).
La Giornata del Ringraziamento – scrive ancora la Commissione Episcopale – diventa occasione per lodare il Signore per il dono del fratello che condivide il nostro stesso lavoro, permettendo di vivere l’esperienza di comunità nell’attività agricola, non solo a livello familiare e aziendale, ma anche nello stile cooperativo. Ci consente di riflettere anche sul suo senso, che può creare opportunità di condivisione, e può far si? che i territori rurali, soprattutto nelle aree interne, siano rigenerati e ripopolati. In questo tempo di Cammino sinodale, ascoltarsi e fare discernimento sullo stile con cui viviamo il nostro lavoro può aprire a percorsi capaci di farci riscoprire la cooperazione.
Per informazioni www.toscana.
Il calendario delle ricorrenze in Toscana
Domenica 12 novembre
Cattedrale di Santa Maria Assunta
Volterra (PI)
Inizio ore 11.15
Duomo di San Pietro e Paolo
Castelnuovo Garfagnana (Lu)
Inizio ore 11.00
Cattedrale dei Santi Pietro e Donato
Arezzo (AR)
Inizio ore 10.30
Sabato 18 novembre
Teatro degli Animosi di Marradi
Firenze
Inizio ore 17.00
Domenica 26 Novembre
Parrocchia di San Giuseppe Arpiola
Mulazzo – Lunigiana (Ms)
Inizio ore 10.00
Chiesa del Santissimo Salvatore
Castellina in Chianti (SI)
Inizio ore 11.00