CHIUSI. Dopo la sconfitta nel turno infrasettimanale contro Verona, la San Giobbe gioca in trasferta nella delicatissima sfida di Orzinuovi. Di fronte le ultime due della classe, decise più che mai a schiodarsi dalla posizione in graduatoria, mettendo un distacco sulla diretta concorrente. Entrambe hanno un record di una sola vinta su sette partite: i lombardi con Rimini, i Bulls con Cento. La partita sarà arbitrata dai signori
“Con Verona – affferma coach Bassi – abbiamo giocato la partita che potevamo giocare, anzi anche di più, perché siamo stati veramente coraggiosi e messo carattere, non sempre con lucidità ma in questo momento, evidentemente, non possiamo chiederla. Chiaro che abbiamo commesso qualche errore che ci è costato la gara però la realtà è che loro hanno fatto due-tre canestri di puro talento che sono valsi la partita. C’è rammarico, perché riguardandola avremmo meritato però questo ha detto il campo, lo accettiamo e guardiamo avanti”.
Con Orzinuovi sarà un incontro delicato. “Partita importantissima, alla quale non arriviamo come avremmo voluto. Orzinuovi è una squadra allenata molto bene, coach Zanchi allena le sue squadre in maniera eccellente. Dovremo stare molto attenti all’inizio, cercare di contenerli e provare a rimanere aggrappati tutta la partita. Parliamo di una squadra esperta, molto più di noi ovviamente. Detto questo poi dovremo usare le nostre armi, partendo come sempre dalla nostra difesa. Orzinuovi è una squadra che vuole correre se può e mettere in moto i tiratori. Senza dimenticarci che dentro l’area hanno giocatori di grande importanza come Donzelli, che rivedremo con piacere, ma non solo. Hanno tante armi offensive, lo stanno facendo vedere. Hanno come noi due punti ma potevano averne qualcuno in più”.
La San Giobbe al netto di tutto i problemi arriva alla partita carica, “anche se ovviamente molto stanchi, questo è inutile negarlo. Però non dobbiamo nemmeno piangerci addosso, non è nella mia mentalità. Andiamo a Orzinuovi sapendo che sarà molto dura, molto complicata. Nonostante questo combatteremo e gli renderemo la vita più difficile possibile. Se poi saranno più bravi gli stringeremo la mano”.