Molti concerti si terranno l'Accademia Musicale Chigiana
di Augusto Mattioli
SIENA. Le difficoltà ci sono perché le risorse sono minori visto che l’ accademia musicale chigiana è un progetto proprio della Fondazione Mps le cui erogazioni sono ormai ridottissime. Nonostante ciò , prosegue la sua attività con la 90° edizione della Micat in vertice, la sua stagione invernale. Considerata una delle più longeve nel panorama del panorama nazionale, inizierà il prossimo 22 novembre nella chiesa della Santissima Annunziata con la Messa per la festa di Santa Cecilia con il violinista Giuliano Carmignola e l’Orchestre des Champs Elysées, per concludersi in aprile prevede un repertorio che spazia dal periodo barocco fino a quello contemporaneo. Secondo una formula ormai collaudata a Siena si esibiranno nei tredici concerti in programma artisti di fama internazionale alcuni tra i suoi migliori allievi che già oggi sono protagonisti della scena musicale.
Nell’occasione è stato fatto un bilancio di un’anno di attività. Dall’ottobre 2011 al settembre scorso sono stati fatti 72 concerti, si sono svolti 18 corsi di formazione con 253 allievi (ma le richieste di iscrizione sono state 527), provenienti da 48 paesi e 530 uditori. “l’accademia chigiana – ha detto il direttore artistico Aldo Bennici, presentando l’attività svolta e la Micat in vertice -lavora sulla qualità che è essenziale. Occorre fare attenzione ad un patrimonio che non è solo di Siena ma della cultura mondiale”. Il problema quindi, come per altre istituzioni, è lavorare per trovare fondi per mandare avanti questa importante istituzione culturale.
Visto che a Siena ne arriveranno pochi occorrerà puntare – come ha detto anche Gabriello Mancini, presidente della Fondazione Mpe e del Cda della Chigiana, i cui componenti non hanno gettoni di presenza – sulla Regione che oggi eroga 80 mila euro e sui fondi europei, un settore che la città, ha ora riscoperto, non avendo più altri introiti. Guardando il programma molti dei concerti si terranno nelle sale dell’Accademia. I teatri senesi, a partire quello comunale dei Rinnovati, non sono abbordabili per le casse dell’accademia. Ma del resto da quando il teatro è stato riaperto la Chigiana ha sempre dovuto pagare.
A margine della presentazione Mancini ha detto che il piano di atttività annuali predisposto dalla deputazione amministratrice sulla base del triennale di quella generale sarà varato entro la fine del mese. Secondo indiscrezioni uno degli argomenti presi in considerazione è quello di come erogare quelle (poche) risorse disponibili.
SIENA. Le difficoltà ci sono perché le risorse sono minori visto che l’ accademia musicale chigiana è un progetto proprio della Fondazione Mps le cui erogazioni sono ormai ridottissime. Nonostante ciò , prosegue la sua attività con la 90° edizione della Micat in vertice, la sua stagione invernale. Considerata una delle più longeve nel panorama del panorama nazionale, inizierà il prossimo 22 novembre nella chiesa della Santissima Annunziata con la Messa per la festa di Santa Cecilia con il violinista Giuliano Carmignola e l’Orchestre des Champs Elysées, per concludersi in aprile prevede un repertorio che spazia dal periodo barocco fino a quello contemporaneo. Secondo una formula ormai collaudata a Siena si esibiranno nei tredici concerti in programma artisti di fama internazionale alcuni tra i suoi migliori allievi che già oggi sono protagonisti della scena musicale.
Nell’occasione è stato fatto un bilancio di un’anno di attività. Dall’ottobre 2011 al settembre scorso sono stati fatti 72 concerti, si sono svolti 18 corsi di formazione con 253 allievi (ma le richieste di iscrizione sono state 527), provenienti da 48 paesi e 530 uditori. “l’accademia chigiana – ha detto il direttore artistico Aldo Bennici, presentando l’attività svolta e la Micat in vertice -lavora sulla qualità che è essenziale. Occorre fare attenzione ad un patrimonio che non è solo di Siena ma della cultura mondiale”. Il problema quindi, come per altre istituzioni, è lavorare per trovare fondi per mandare avanti questa importante istituzione culturale.
Visto che a Siena ne arriveranno pochi occorrerà puntare – come ha detto anche Gabriello Mancini, presidente della Fondazione Mpe e del Cda della Chigiana, i cui componenti non hanno gettoni di presenza – sulla Regione che oggi eroga 80 mila euro e sui fondi europei, un settore che la città, ha ora riscoperto, non avendo più altri introiti. Guardando il programma molti dei concerti si terranno nelle sale dell’Accademia. I teatri senesi, a partire quello comunale dei Rinnovati, non sono abbordabili per le casse dell’accademia. Ma del resto da quando il teatro è stato riaperto la Chigiana ha sempre dovuto pagare.
A margine della presentazione Mancini ha detto che il piano di atttività annuali predisposto dalla deputazione amministratrice sulla base del triennale di quella generale sarà varato entro la fine del mese. Secondo indiscrezioni uno degli argomenti presi in considerazione è quello di come erogare quelle (poche) risorse disponibili.