SIENA. Il Consiglio Comunale si è riunito alle ore 9 per la discussione dei temi all’ordine del giorno.
Approvata una variazione di bilancio
Il Consiglio Comunale ha approvato nella seduta di oggi, venerdì 20 ottobre, una variazione al bilancio di previsione 2023-2025 ai sensi dell’articolo 175 Tuel. L’atto ha ricevuto venti voti favorevoli, sei contrari e un astenuto.
Ad illustrare il documento è stato l’assessore al bilancio Riccardo Pagni. “Devono essere modificati – ha spiegato l’assessore – alcuni stanziamenti di entrata e spesa. Occorre iscrivere nella parte corrente del bilancio l’incremento del contributo regionale a sostegno delle manifestazioni di rievocazione storica e il contributo regionale ‘Fondo unico nazionale per il turismo’, su richiesta del Servizio Palio. E’ necessario iscrivere nella parte capitale del bilancio il contributo regionale per le scuole dell’infanzia paritarie per l’acquisto di beni per bambini in situazione di handicap. Inoltre, nella parte capitale del bilancio occorre iscrivere il contributo Pnrr missione 5 erogato dalla Società della Salute Senese nei confronti del Comune di Siena per la realizzazione di una struttura di cohousing per anziani nel quartiere di San Miniato. Ci vengono inoltre segnalate alcune economie che finanziano le maggiori richieste di spese avanzate dai vari uffici”.
Con la variazione viene applicato il risultato di amministrazione dell’esercizio 2022 alla parte corrente e capitale del bilancio di previsione 2023-2025, esercizio 2023, per l’importo totale di 222.123,32 euro. Alla parte corrente del bilancio vengono applicati 212.123,32 euro di avanzo vincolato: 209.920,29 sono una quota di avanzo vincolato per una sponsorizzazione di Mps proveniente dall’esercizio 2018, che verrà utilizzata per realizzare eventi relativi al Natale 2023 e Capodanno 2024 (anche la destinazione originaria era il finanziamento di eventi istituzionali natalizi); 2.205,03 euro serviranno per la liquidazione degli incentivi per funzioni tecniche ai sensi dell’articolo 113 del D.lgs. 50/2016. Alla parte capitale del bilancio vengono applicati 10mila euro: una quota di avanzo destinato di 0 euro (saldo), composta dall’applicazione di una quota di avanzo destinato per 90mila euro per finanziare l’installazione del prefabbricato in piazza Amendola e la disapplicazione di un avanzo destinato per 90mila euro per la rete di smaltimento delle acque bianche e nere sella scuola materna di Ginestreto, che verrà riprogrammato nel 2024; una quota di avanzo libero per 10mila euro per l’acquisto di beni durevoli (condizionatori, arredi uffici e attrezzature specifiche ai sensi della L. 81/2008).
Lavori pubblici: approvata la quinta variazione al piano triennale
Il Consiglio Comunale di Siena, durante la seduta di oggi, venerdì 20 ottobre, ha approvato la quinta variazione del programma triennale dei lavori pubblici 2023-2025. Il documento è stato approvato dai ventisette consiglieri presenti con venti favorevoli, sei contrari e un astenuto.
L’atto è stato illustrato dall’assessore ai lavori pubblici del Comune di Siena Massimo Bianchini. “Dobbiamo far fronte – ha dichiarato l’assessore – alle varie richieste che ci arrivano da direzioni e servizi dell’area tecnica per ulteriori risorse finanziarie, a causa dell’aumento dell’importo complessivo dei quadri tecnici economici e degli aumenti eccezionali dei prezzi dei materiali da costruzione, dei carburanti e dei prodotti energetici, oltre che per integrazione delle opere da realizzare nell’ambito dei progetti interessati. A questo si uniscono poi alcune necessità relative ad adeguamenti, assegnazioni di ulteriori contributi, inserimenti e rideterminazioni”.
La prima variazione riguarda gli interventi di riqualificazione funzionale, messa in sicurezza e adeguamento antisismico dell’asilo di Bucciano in Strada di Renaccio e gli interventi di riqualificazione e messa in funzione dell’autorimessa di San Miniato. Sono, infatti, giunte specifiche richieste da parte dell’area tecnica per la disponibilità di ulteriori risorse finanziarie, recuperate da avanzi liberi e destinati a seguito dell’accertamento sul Bilancio Consuntivo 2022. Tale aumento deriva dalla rideterminazione della componente lavori e dall’aumento dell’importo complessivo dei Quadri Tecnici Economici.
La seconda modifica è inerente agli interventi di rifacimento e messa in sicurezza delle coperture e percorsi relativi ai parcheggi pubblici di via Di Vittorio e via Nenni nel quartiere di San Miniato: in questo caso è variata la fonte di finanziamento dei lavori, grazie ai 759 mila euro provenienti dal Pnrr. Per la restante parte, 341 mila euro, gli interventi sono finanziati da un mutuo. Il secondo lotto dell’appalto è stato anticipato dal 2024 al 2023 per esigenze di uniformità progettuali e realizzative e per la rendicontazione dettata dal contributo Pnrr.
Un’altra circostanza riguarda lo spostamento di alcuni fondi dall’intervento di messa in sicurezza di strada Massetana e sostituzione dell’alberata stradale ai lavori di adeguamento strutturale di un tratto stradale di via Giuseppe Verdi.
In merito al parcheggio di via Savina Petrilli, con i relativi lavori di impermeabilizzazione con rifacimento del giunto strutturale, revisione e potenziamento della rete di raccolta delle acque meteoriche, è necessario riassegnare una parte del finanziamento con contributo statale, in quanto confluito all’interno del Pnrr.
E’ stato disapplicato il finanziamento di 90 mila euro per la realizzazione delle nuove reti di smaltimento acque bianche e nere della Scuola Materna “Mara Meoni” di Ginestreto a favore dei lavori di riqualificazione funzionale, messa in sicurezza e di adeguamento antisismico degli asili nido “Albero dei Sogni” e “Ape Giramondo” in viale Vittorio Emanuele II. In particolare, questi 90 mila euro saranno utilizzati per l’installazione e le opere complementari del prefabbricato che verrà collocato in piazza Amendola come sede provvisoria dei due asili nido.
Infine, per il progetto di “cohousing” con la Società della Salute nel quartiere di San Miniato, sono stati assegnati i fondi Pnrr che la società ha devoluto al Comune in quanto “soggetto attuatore” dell’intervento. I lavori riguardano la realizzazione di investimenti infrastrutturali per la riqualificazione di immobili in gruppi di appartamenti con dotazione strumentale tecnologica nel quartiere di San Miniato, da destinare all’ospitalità e all’assistenza degli anziani non autosufficienti.
Le risposte alle interrogazioni
Bancone in via dei Rossi: l’assessore Tucci: “Struttura non autorizzata”
La concessione di suolo pubblico per un bancone per la ristorazione di recente addossato ai cosiddetti Ferri di San Francesco, in via dei Rossi, è stato un argomento di cui si è dibattuto, fra gli altri, nella seduta di oggi, venerdì 20 ottobre, in Consiglio Comunale, con la risposta dell’assessore alla mobilità e trasporti Enrico Tucci all’interrogazione di Gabriella Piccinni, consigliera del gruppo Partito Democratico.
“Preme precisare – ha spiegato Tucci – che il proprietario del locale ha presentato domanda di concessione per occupazione di suolo pubblico per pubblici esercizi in data 14 maggio 2023, chiedendo un’occupazione di 42 metri quadrati con sedie, tavoli ombrelloni e una pedana. A seguito di un sopralluogo effettuato per verificare lo stato dei luoghi e considerata la presenza di spazi per motorini e auto, il 13 giugno l’ufficio ha prospettato al richiedente ed al tecnico di parte tre soluzioni. Il 20 giugno il tecnico ci ha inviato per mail una nuova proposta che andava ad accogliere la soluzione ‘A’, ovvero la concessione di suolo pubblico presso i ‘ferri’ su via dei Rossi, ma chiedeva di aggiungere la concessione di suolo pubblico su via dei Rossi davanti al numero civico 115 (tratto verso via del Comune). Il 21 giugno l’ufficio ha risposto alla mail esprimendo parere favorevole solo per la concessione su via dei Rossi (parte verso piazza San Francesco), cioè la pedana, rappresentando che è fatta salva la facoltà dell’amministrazione comunale di revocare, sospendere o modificare la concessione e/o ampliamento con il termine o la cessazione degli effetti di normative e provvedimenti particolari adottati in materia di occupazioni di suolo pubblico e che, dopo il 31 dicembre 2023, concomitante con la conclusione delle proroghe delle modalità semplificate per la richiesta di occupazione di suolo pubblico, l’eventuale rilascio della nuova concessione sarà soggetto all’osservanza di tutte le normative vigenti al momento in materia. E’ stato inoltre ricordato che l’amministrazione comunale può sospendere la concessione per ragioni di ordine pubblico o nell’interesse della viabilità, nonché modificare le presenti condizioni o aggiungerne delle nuove (senza che il concessionario possa avanzare pretese di compensi o indennizzi di sorta). Il 22 giugno 2023 il suddetto parere favorevole per l’installazione della citata pedana su via dei Rossi (parte verso San Francesco) è stato inviato al Servizio statistica, polo al cittadino e Imprese per gli adempimenti di loro competenza”.
“Il bancone citato nell’interrogazione – ha spiegato ancora Tucci – è una sorta di tavolo rialzato di appoggio, agganciato alla pedana ed istallato senza titolo autorizzatorio dal proprietario e della quale è stata chiesta la rimozione. Rimozione che è stata eseguita solo in parte, perché l’ingegnere incaricato nel frattempo ha presentato all’ufficio tecnico una Scia chiedendone l’autorizzazione. E’ stato chiaramente informato che di eventuali modifiche deve essere portato a conoscenza il Suap, titolato alle autorizzazioni e concessioni. Il Suap ha prontamente comunicato al titolare, tramite pec, il non accoglimento delle modifiche richieste in quanto il bancone, alla chiusura del locale, non può essere rimosso e riposto in luogo idoneo, come descritto al punto 7 delle autorizzazioni, ma andrebbe a rappresentare una presenza continuativa non autorizzata. Inoltre, anche il piano del colore indica una certa conformità nella tipologia dei complementi d’arredo, lasciando intendere che, come riportato in concessione e autorizzato nelle adiacenze, si parla di tavoli e sedie”.
“E’ entrata, inoltre, in vigore – ha aggiunto Tucci – un’ordinanza a firma del Sindaco per il contrasto di fenomeni di occupazione irregolare del suolo pubblico a fini commerciali e di tutela del decoro urbano, del territorio e del centro storico patrimonio Unesco. L’ordinanza prevede sanzioni amministrative e chiusura dell’esercizio per un periodo non inferiore ai cinque giorni in caso di mancato rispetto dei regolamenti in materia di suolo pubblico e decoro urbano. Come ho avuto modo di ribadire, l’ordinanza è stata un atto dovuto per ridimensionare un fenomeno, quello dell’occupazione del suolo pubblico, che ha assunto dimensioni fuori da ogni controllo Le regole in questione vanno solo ad anticipare un ritorno alla normalità, previsto alla fine di quest’anno”.
La consigliera Gabriella Piccinni (Pd) si è dichiarata parzialmente soddisfatta della risposta dell’assessore: “Apprezzo che sia stato portato all’attenzione del consiglio il fatto che dopo il 31 dicembre 2023 si ritornerà al regolamento sull’occupazione del suolo pubblico approvato dalla precedente amministrazione e mai attuato. Rispetto al momento in cui ho presentato l’interrogazione di eventi se ne sono succeduti, e, se si è fatto un passo in avanti, è merito vostro per aver ascoltato la cittadinanza e merito nostro aver portato all’attenzione dell’opinione pubblica la questione. Vorrei invitare l’amministrazione a valutare con attenzione ciò che succederà dal 1 gennaio, per evitare di abbracciare la sola logica del ‘mercato’, senza però scegliere strade estreme in senso opposto. Passare dal tutto al niente dal punto di vista delle concessioni di suolo pubblico creerebbe disagi. Occorre costruire un dialogo con le parti interessate per contemperare tutte le esigenze, ma richiediamo con forza il rispetto delle regole, che devono essere chiare”.
Tucci: “Strisce pedonali di Isola d’Arbia: monitoraggio costante della zona”
“Monitoriamo la situazione di Isola d’Arbia, in corso la fattibilità per un semaforo”. Così l’assessore alla mobilità e ai trasporti del Enrico Tucci ha risposto, durante la seduta del Consiglio Comunale di oggi, venerdì 20 ottobre, all’interrogazione presentata dal consigliere del gruppo Fratelli d’Italia Alessia Pannone, in merito alla pericolosità delle strisce pedonali presso Isola d’Arbia, la relativa messa in sicurezza e la riqualificazione.
“L’amministrazione comunale – ha detto Tucci – presta la massima attenzione alla sicurezza stradale, in primis dei pedoni. In particolare ricordiamo che con delibera di giunta di agosto 2023 avente ad oggetto ‘Interventi in materia di efficientamento energetico e sviluppo territoriale sostenibile ‘ è stato previsto tra l’altro uno stanziamento di 70mila euro da fondi Pnrr per la realizzazione di interventi dedicati al miglioramento della sicurezza di specifici sistemi di illuminazione e segnalazione detti ‘Attraversamenti Pedonali Luminosi’. Questi Apl consistono nell’istallazione di segnali retro illuminanti corredati di led box lampeggianti e di lampioni dotati di ottiche particolari, che illuminano sia orizzontalmente l’attraversamento per renderlo evidente al veicolo in arrivo, che verticalmente il corpo dei pedoni in attraversamento, rendendoli visibili già dall’area di attesa. In particolare è prevista la istallazione nel corso del 2024 dei seguenti Apl: viale Bracci, incrocio via G. Puccini; viale Bracci – incrocio via L. D’Acquisto; via Celsio Cittadini ingresso supermercato; via G. Mazzini ingresso rotatoria viale A. Sclavo; strada Massetana civico 1; viale Toselli parcheggio Due Ponti; via Lippo Memmi civico 25 (scuola Diapason); via Diaz intersezione vicolo di Malizia”.
“Per quanto riguarda Isola d’Arbia – ha aggiunto Tucci – è in corso di valutazione la fattibilità di un impianto semaforico a chiamata pedonale per proteggere la sicurezza dei pedoni sull’attraversamento nei pressi della Chiesa di Sant’Ilario, previo parere favorevole di Anas e autorizzazione del Condominio Borgo della Mercanzia all’apposizione di una lanterna semaforica sul muro dell’edificio. Venendo poi ulteriormente ad Isola d’Arbia, la situazione è effettivamente da prendere in considerazione soprattutto per la presenza sul lato nord in prossimità dl passaggio a livello della fermata per il Tpl e gli scuolabus. Tale area sarà oggetto di valutazione nelle prossime settimane per la realizzazione di un percorso pedonale ‘sicuro’ che preveda l’attraversamento della Cassia in corrispondenza della intersezione con la strada per Salteano. La vigilanza dello stato degli attraversamenti pedonali in generale è parte costante delle attività della Polizia Municipale per l’individuazione tempestiva di situazioni potenzialmente pericolose”.
Il consigliere Alessia Pannone (Fratelli d’Italia) si è dichiarata “Soddisfatta della risposta dell’assessore Tucci, ringrazio gli uffici tecnici per la serietà e l’approccio analitico nell’affrontare quello che è un problema che i cittadini del posto sollevano da anni, corredato da una questione più complessa collegata alla viabilità della Cassia. Attendiamo sviluppi e soluzioni per la risoluzione di questo problema”.
Loré: “Lavori al Palasport: due fasi distinte per riconsegnare quanto prima la struttura”
“I lavori al palasport si dividono in due fasi per riconsegnare quanto prima la struttura”. Così l’assessore all’edilizia sportiva del Comune di Siena Lorenzo Loré ha risposto, durante la seduta del Consiglio Comunale di oggi, venerdì 20 ottobre, all’interrogazione presentata dai consiglieri del gruppo Le Biccherne Silvia Armini, Michele Cortonesi, Francesca Cesareo e Leonardo Pucci in merito ai tempi di espletamento dei lavori di ristrutturazione del Palasport e sulla futura programmazione di attività anche non sportive.
“I lavori a suo tempo approvati con delibera di giunta di luglio 2023 – ha spiegato l’assessore – sono stati consegnati e avviati il 12 ottobre e, sulla base delle ipotesi condotte di concerto con la ditta che si è aggiudicata l’appalto e la direzione lavori, si articoleranno su due fasi distinte e potenzialmente consecutive. Nella prima fase saranno eseguite lavorazioni sulle travi maestre e sulla struttura che insite sul campo da gioco, nella seconda fase saranno completate le analisi e le verifiche sulle strutture laterali ed eseguiti gli eventuali interventi necessari ad oggi non prevedibili vista la impossibilità di completare le analisi senza accesso in quota. Qualora le assunzioni fatte e le ipotesi alla base del progetto fossero verificate le tempistiche previste potranno essere rispettate al netto di piccoli scostamenti, viceversa se dovessero emergere criticità ad ora non note o situazioni che richiedano particolare attenzione i tempi potrebbero essere diversi”.
“Ad oggi – ha aggiunto – mi preme, comunque, far presente che non sono state rilevate criticità che ci impongano di rivedere il crono programma, peraltro continuamente condiviso con le società sportive. Da notare che la redazione del progetto da parte dell’ingegner Zucchelli è il frutto dell’analisi della struttura della copertura fino al massimo livello di conoscenza possibile e rappresenta un grande valore aggiunto nella caratterizzazione globale dell’impianto. Non appena saranno conclusi i lavori sulle travi centrali (quelle bianche), potranno immediatamente riprendere gli allenamenti. Contestualmente, ricevuta la relazione integrativa dell’ingegner Zucchelli, sarà possibile chiedere la convocazione di una nuova riunione della Commissione provinciale di vigilanza sui locali di pubblico spettacolo ed ottenere la agibilità della struttura che a quel punto potrà essere utilizzato per le partite, ma anche per altri eventi”.
“La capienza dell’impianto – ha spiegato ancora Lorenzo Loré – sarà dettata in esito all’esame dei documenti da parte della Commissione di vigilanza. Da non dimenticare che un secondo lotto di lavori sarà programmato per la fine della annata sportiva, a completamento dell’intervento di miglioramento della staticità dell’impianto. Tale opera, seppur divisa in due lotti, consentirà di consegnare alla città, nel settembre 2024, una struttura sicura per le iniziative sportive che da anni vengono organizzate, ma anche per tutta una serie di altre attività che difficilmente nella nostra realtà trovano una location capiente al chiuso”.
Il consigliere Leonardo Pucci (Le Biccherne), che ha illustrato l’interrogazione, si è dichiarato “soddisfatto della risposta, sul punto relativo ai lavori l’assessore è stato molto chiaro. Sul punto relativo alla programmazione di eventi nella struttura serve uno slancio di coraggio”.
Tucci: “Siena Jazz: da Associazione a Fondazione solo dopo azzeramento del debito”
Le procedure di nomina e l’annunciata trasformazione in fondazione dell’ente Siena Jazz sono state oggetto di un’interrogazione durante la seduta del Consiglio Comunale di Siena di oggi, venerdì 20 ottobre. A presentarla la consigliera del gruppo Progetto Siena Anna Ferretti e il consigliere del gruppo Partito Democratico Luca Micheli.
“Abbiamo interpellato – ha spiegato l’assessore Enrico Tucci – il Collegio dei revisori dei conti di Siena Jazz che ci ha precisato che lo Statuto di Siena Jazz nella sua ultima versione è stato adottato il 22 agosto 2022, si compone di sedici articoli e di norme transitorie. Le norme transitorie, secondo quanto riportato nello statuto stesso, dovrebbero rendersi applicabili in un primo periodo, nella fase di start up, senza che ne venga definita meglio l’ampiezza. Il direttore amministrativo e il direttore artistico erano stati già individuati all’interno del personale di Siena Jazz e dopo l’approvazione dello statuto hanno svolto tali funzioni. Questo collegio ritiene che l’adozione del nuovo statuto abbia aperto la fase di start up richiamata dalle disposizioni transitorie, fase in cui gli incarichi di direttore amministrativo e artistico sono stati svolti da personale di Siena Jazz. Con la nomina del nuovo CdA tale fase di start up si è conclusa”.
“Si precisa che ad oggi – ha aggiunto Tucci – non è ancora stato fissato l’incontro in Regione Toscana. Deve essere chiaro che l’eventuale trasformazione della Associazione in Fondazione, essenziale per la sopravvivenza, è possibile solo una volta che sia stato conseguito l’azzeramento del debito. In questo sarà chiamata in causa proprio la Regione Toscana, che ha sempre dimostrato concreto interesse, a fianco del Comune di Siena, per le sorti di Siena Jazz”.
“Vi informo – ha concluso l’assessore Tucci – che per lunedì 23 ottobre è stato convocato un Consiglio di amministrazione dell’Associazione nel quale saranno affrontate questa ed altre importanti questioni, anche in relazione alle varie prese di posizione registrate in questi ultimi giorni”.
La consigliera Anna Ferretti (Progetto Siena), che ha illustrato l’interrogazione, si è dichiarata “non soddisfatta della risposta. Sulla questione start up, l’amministrazione ha prima approvato uno Statuto e poi ha disatteso le regole, mancando di rispetto ai cittadini. Ho piacere che si stia ragionando sull’argomento Fondazione, augurandomi che ne faccia parte anche la Regione, perché più enti sono coinvolti e meglio è per Siena Jazz. Per quanto riguarda la questione amministrativa, i debiti ammontano a un milione e 200mila euro, ma non ci sono reali coperture finanziarie su circa 600mila euro, che possono essere recuperati dagli utili e sono derivanti dai mancati finanziamenti di Fondazione Mps e da amministrazione provinciale, non da una cattiva amministrazione e gestione. Con la gestione precedente non c’è stato sperpero di risorse. Sentire infine che con l’ultima semestrale si siano recuperato risorse per 300mila euro fa un po’ ridere. Nella sostanza c’è stata una riduzione di iscrizioni, alcuni corsi non sono partiti, alcuni docenti sono stati allontanati”.
Giunti: “Residenza universitaria di viale XXIV maggio: avviati i lavori per l’adeguamento sismico”
“Nella residenza di viale XXIV maggio sono stati avviati lavori di adeguamento sismico, sulla questione emersa rispetto alle luci accese ho sollecitato un intervento immediato ”. Così l’assessore ai rapporti con l’università Vanna Giunti ha risposto, durante la seduta del Consiglio Comunale di oggi, venerdì 20 ottobre, all’interrogazione presentata dai consiglieri del gruppo Forza Italia Udc Nuovo Psi Lorenza Bondi e Marco Falorni in merito alla residenza universitaria di viale XXIV maggio.
“Questa amministrazione – ha spiegato Giunti – ha immediatamente provveduto a prendere contatti con il responsabile delle residenze a Siena dell’Azienda per il Diritto allo Studio. La risposta, pervenuta lo scorso 16 ottobre, riporta che la struttura è soggetta a lavori di adeguamento alla normativa di prevenzione incendi ed inoltre è stata affidata ad un professionista la verifica della vulnerabilità sismica dell’architettura e dell’ingegneria della struttura. La previsione di riapertura mi è stata comunicata per ottobre 2024”.
“In merito al problema delle luci accese – ha aggiunto – nessuna risposta è stata data dal responsabile delle residenze, anche se in un passaggio informale con gli uffici tecnici è stato evidenziato un aspetto di complessità sul quadro elettrico anche in relazione al sezionamento delle varie zone elettriche della struttura. E’ stata mia cura, quindi, sollecitare un intervento in relazione a tale aspetto al fine di risolvere la questione ‘spreco’ che rileva in modo significativo, ma anche e soprattutto in merito alla sicurezza della struttura stessa”.
“Il problema delle residenze – ha concluso – è molto sentito in tutta la Regione, come è parso assolutamente evidente nell’audizione in merito a ‘Tutela del diritto allo studio e caro affitti per gli studenti’ effettuata dalla Quinta Commissione del consiglio regionale della Toscana; e nel nostro territorio mi è stato altresì evidenziato dalle associazioni di studenti che ho incontrato. A tale proposito sarà mia cura attivare una rete di contatti con tutti gli attori interessati in modo da chiarire in maniera puntuale quali siano i problemi e le esigenze maggiormente rilevanti di quanti scelgono di studiare nella nostra città, in modo da intraprendere un percorso condiviso per raggiungere obiettivi comuni e condivisibili dagli attori stessi e dalla comunità”.
Il consigliere Marco Falorni (Forza Italia – Udc – Nuovo Psi), che ha illustrato l’interrogazione, si è dichiarato più che soddisfatto. “Ringrazio l’assessore Giunti, che si dimostra ancora una volta celere ed efficiente nella risoluzione dei problemi. Non sono, però, soddisfatto dell’azione condotta dall’azienda al Diritto allo Studio Universitario. Veniamo a conoscenza del fatto che i lavori termineranno fra un anno, mi auguro che questi interventi non seguano la logica di quelli dell’Autopalio, in cui un cantiere viene aperto ma i lavori procedono a rilento. A questo proposito, sarebbe auspicabile che qualche consigliere regionale del territorio senese, meglio se delle forze della maggioranza, si impegnasse a risolvere il problema. Il nostro interesse è che gli studenti che arrivano da fuori Siena si trovino bene nella nostra città. Da questa mattina le luci della residenza universitaria di San Prospero sono finalmente spente, la tempistica può far pensare al miracolo”.
Fabio: “Biotecnopolo: redatto un atto di indirizzo su prime azioni da intraprendere per Fondazione e Centro Antipandemico”
Il biotecnopolo e il centro anti-pandemico sono stati oggetto di un’interrogazione durante la seduta del Consiglio Comunale di Siena di oggi, venerdì 20 ottobre. A presentarla, i consiglieri del gruppo Partito Democratico Giulia Mazzarelli, Gabriella Piccinni, Alessandro Masi e Luca Micheli e i consiglieri del gruppo Progetto Siena Adriano Tortorelli e Anna Ferretti. All’interrogazione ha risposto il Sindaco Nicoletta Fabio.
“A seguito dell’ultimo incontro istituzionale avvenuto lo scorso 14 ottobre 2023 – ha spiegato il sindaco – il Comune di Siena ha richiesto formalmente, in data 18 ottobre 2023, tramite lettera, al presidente della Fondazione Biotecnopolo, precise informazioni riguardo ai fabbisogni in termini di spazi e necessità tecniche per la sede operativa della Fondazione, al fine di vagliare tutte le ipotesi possibili a cui il Comune di Siena ha accesso, in un’ottica di collaborazione per la risoluzione dell’urgente problema logistico”.
Sulla chiara volontà dell’amministrazione di rendere operativa la Fondazione all’interno del territorio senese il sindaco Fabio ha specificato che: “Al presidente il Comune ha voluto ribadire con forza l’esigenza della nostra comunità che la Fondazione sia operativa, quanto prima, all’interno del nostro comune”.
“Il Comune di Siena – ha proseguito Fabio – ha manifestato l’intenzione di associarsi alla Fondazione Biotecnopolo di Siena quale nuovo socio fondatore, accompagnando il progetto con la fornitura di beni e servizi per il funzionamento della Fondazione medesima. Abbiamo inoltre richiesto al presidente della Fondazione dati sui fabbisogni della sede contando, una volta ricevuti, di poter dare una risposta con proposte nel più breve tempo possibile”.
Sulle precisazioni in merito alle iniziative intraprese dal Comune per accelerare gli iter burocratici il sindaco ha risposto: “La sensazione errata che tutto sia fermo, o addirittura volutamente bloccato, deriva molto probabilmente da una narrazione altrettanto errata o perlomeno molto parziale. Il Ministero della Sanità ha redatto un Atto di Indirizzo, prima non esistente, che adesso può dare chiare ed ambiziose indicazioni sulle azioni che il Biotecnopolo di Siena e il Centro Nazionale Antipandemico devono intraprendere.
“Ad esempio – ha evidenziato il primo cittadino – pur mantenendo un focus sulle malattie infettive e la resistenza agli antibiotici, ci sono indicazioni di ampliamento della ricerca e sviluppo per nuovi strumenti diagnostici e terapeutici anche in campo oncologico. I due Dicasteri principalmente coinvolti, il Miur e soprattutto quello della Sanità, sono inoltre impegnati nella stesura di uno Statuto rinnovato e migliorato ed anche nel necessario aggiornamento del Comitato Tecnico Scientifico”.
In conclusione alla risposta il sindaco ha specificato: “Si sta quindi già lavorando molto per il Biotecnopolo e c’è una forte volontà della politica di portare avanti questo progetto per il bene del Paese e del nostro territorio. Della narrazione fuorviante fa parte anche la sensazione di urgenza di spesa, ma, collegandomi a quanto appena detto, i soldi non vanno solo spesi, ma vanno anche soprattutto spesi bene e gli investimenti devono essere virtuosamente inseriti nel contesto esistente. Diverse aziende locali con rilevanza nazionale ed internazionale hanno inoltre manifestato il loro grande interesse a dare un loro contributo immediato per il potenziamento di questo ecosistema territoriale, comprensivo di un imprescindibile ambito formativo, che deve puntare a creare ulteriore qualità, perché è così che va vista questa opportunità”.
Il consigliere del Partito Democratico Masi, che ha illustrato l’interrogazione, si è dichiarato: “Assolutamente insoddisfatto della risposta, come penso si dovrebbe ritenere anche il Sindaco stesso. Qui non c’è in discussione un balletto di narrazioni, ma la constatazione che passa il tempo e si rimette così in gioco un progetto che era maturo già 13 mesi fa; e questo è un qualcosa che non ci dovrebbe far dormire la notte. La maggioranza come forze politiche ha la responsabilità del Governo anche a Roma e quindi ha la situazione in mano rispetto a questa vicenda di fronte ai cittadini, e se qualcosa dovesse andare storto sarebbe un grave danno per la città, la provincia, la Toscana e per il futuro di tutti”.
“Non ci scordiamo che nel 2017 il Comune fece un protocollo relativo ad una serie di progetti e già lì c’era l’obbiettivo di ricercare una crescita del parco scientifico e sulle scienze della vita, e le forze politiche cui appartengo si sono battute per dare sostanza a questi progetti: ora c’è necessità di procedere con determinazione – ha aggiunto Masi – C’è bisogno di mettere a terra questo progetto, ma dalla risposta non emergono purtroppo date o novità rispetto alla sua concreta esecuzione; siamo ancora alla fase di discussione dell’oggetto e alla sua conformazione statuaria; vengono addirittura messe in dubbio decisioni già prese nel tempo. Invito l’amministrazione e tutto il consiglio comunale a mettere il Biotecnopolo ed il Centro Nazionale Antipandemico in cima all’agenda e ai propri pensieri ed attenzioni. Va bene gestire l’ordinario, ma se non ci occupiamo con coraggio dello straordinario, si rischia che non resti niente nemmeno per l’ordinario, in questa città”.
Capitani: “Fontebecci: monitoraggio costante del traffico in attesa della bretella”
“Sulla zona di Fontebecci il monitoraggio del traffico è costante, in attesa della realizzazione della ‘bretella’. Di fatto le opere che il privato realizzerà e poi cederà al Comune hanno un valore oltre a 3,5 volte gli oneri che l’amministrazione avrebbe incassato e che sarebbero stati insufficienti per la realizzazione delle opere stesse”. Così il vicesindaco e assessore all’urbanistica Michele Capitani ha risposto, durante la seduta del Consiglio Comunale di oggi, venerdì 20 ottobre, all’interrogazione presentata da Anna Ferretti (gruppo Progetto Siena) in merito alla realizzazione del nuovo collegamento viario tra la preesistente rotatoria di Fontebecci e viale Giovanni Paolo II. “Già nel precedente strumento urbanistico – ha aggiunto il vicesindaco – l’area di Fontebecci era oggetto di una previsione edificatoria di tipo commerciale non alimentare di media superficie di vendita. Si è anche verificato un contenzioso, poi vinto dal Comune sulla limitazione. Nel nuovo strumento urbanistico la previsione edificatoria di costruzione di un’attività commerciale di media superficie di vendita di tipo alimentare è stata confermata a condizione che il soggetto promotore realizzasse, a scomputo degli oneri di urbanizzazione di primaria e secondaria alcune opere pubbliche. Dal progetto è stata stralciata la così detta ‘bretella’ perché la realizzazione sarà effettuata da un primato, mentre è rimasta la realizzazione della rotonda, ma tra progettazione e opera abbiamo risparmiato un milione di euro”.
“Oltre alla bretella, la società si è impegnata – ha spiegato ancora Capitani – al ridisegno della rotatoria attualmente esistente a Fontebecci, la nuova sistemazione del già esistente parcheggio pubblico davanti alla nuova area commerciale lungo la via pubblica, la realizzazione della suddetta nuova ‘bretella’ stradale, che collega la preesistente e sopra richiamata rotatoria con la sottostante strada Fiume (via Giovanni Paolo II), comprendente un collegamento a ’T’, che successivamente dovrà essere sostituito da una seconda rotatoria, questa però a carico del Comune e già nel piano opere pubbliche del Comune”. In merito al costo di tali opere e all’operazione portata avanti dal Comune il vicesindaco Capitani ha specificato che “il costo totale di tali opere, per la cui realizzazione è stata presentata adeguata garanzia fidejussoria, è pari a circa 650mila euro, compreso le spese tecniche ed i costi degli espropri, a fronte di un importo degli oneri pari a circa 178mila euro, quindi le opere da realizzare e cedere al Comune hanno un valore oltre a 3,5 volte gli oneri che il Comune avrebbe incassato. Parlare di mero scomputo è riduttivo. A queste cifre occorre aggiungere che il Comune ha anche incassato circa 55mila euro del contributo sul costo di costruzione, comunque dovuto dal soggetto promotore”.
Sulla realizzazione e progettazione della “bretella” Capitani ha ricordato che “la bretella è un’opera che, seppur strategica per lo snellimento della viabilità dell’area di Siena Nord, dal 2007 è inserita nel Piano Triennale, ma non è mai realizzata per mancanza di finanziamenti. La fase di approvazione del progetto esecutivo e la relativa fase di cessione delle aree al soggetto promotore è stata alquanto complicata e di conseguenza più lunga del previsto. A tal proposito si può fare riferimento all’interferenza per la presenza della linea principale dell’acquedotto ed alla linea elettrica di alta tensione della Terna che hanno costretto ad una progettazione esecutiva più dettagliata e precisa ”.
“Il permesso a costruire per la realizzazione della ‘bretella’ è stato firmato e rilasciato il 13 settembre 2023 con conseguente consegna il giorno 14 settembre 2023 – ha aggiunto il vicesindaco – Gli accordi convenzionali prevedono l’inizio dei lavori, per la nuova bretella, entro sessanta giorni dal rilascio del titolo e la relativa consegna dei lavori, il che fa stabilire l’inizio dei lavori entro la fine del mese di novembre, per una durata degli stessi di circa 5-6 mesi per dare l’opera terminata, collaudata e consegnata”. “Mi preme sottolineare – ha spiegato ancora – che il cordolo comparso non è un manufatto abusivo, ma propedeutico alla realizzazione della bretella: la tempistica della sua realizzazione è stata sbagliata, infatti è stato rimosso”
Sui tempi relativi all’apertura del supermercato e alla nuova viabilità prevista il vicesindaco Capitani ha specificato che “in un recente incontro con il costruttore in realtà avrebbe ipotizzato un inizio entro la fine di ottobre/inizio di novembre. Il ritardo del rilascio del titolo e la relativa consegna delle aree (che si pensava potesse rientrare entro un termine di 4-5 mesi dalla sottoscrizione della convenzione, avvenuta il 4 novembre 2022) potrebbe causare una non corrispondenza tra l’apertura del supermercato e l’accesso alla nuova viabilità modificata, ma è difficile prevederlo perché ancora devono essere completate alcune opere, fra le quali un passaggio pedonale rialzato in via delle Province”.
“Nel periodo di discordanza potrebbero verificarsi, in talune ore del giorno, delle criticità sullo smaltimento del traffico – ha concluso Capitani – Per parte nostra stiamo apportando modifiche davanti all’intersezione di via Napoli, in modo da creare una corsia di accumulo che consenta un incolonnamento corretto di coloro che, all’uscita del supermercato e del parcheggio pubblico del centro medico, vorranno tornare indietro verso la rotonda di Fontebecci. Sempre attraverso i nostri uffici sono in corso studi del traffico per valutare come utilizzare al meglio la bretella una volta completata, sicuri che sia la soluzione definitiva per snellire il traffico di una zona condizionata da forti rallentamenti e disagi da oltre vent’anni. Una corretta viabilità è interesse anche del nuovo gestore del punto vendita”.
La consigliera comunale Anna Ferretti (Progetto Siena) si è dichiarata “non soddisfatta. Non avevo sollevato l’importanza o meno della realizzazione del punto vendita, il privato effettua un investimento per la realizzazione di alcune opere, ma nel caso contrario gli oneri di urbanizzazione sarebbero comunque entrati nelle casse del Comune di Siena, anche se in misura inferiore. Il problema è che l’apertura del supermercato doveva coincidere con un sostanziale miglioramento della viabilità, cosa che non accadrà. I lavori della struttura sono infatti in fase conclusiva, non sarà pronta per dicembre una viabilità sufficiente a reggere il traffico della zona, soprattutto nelle ore di punta. Oltretutto andiamo verso le Feste Natalizie, periodo in cui l’area avrà ulteriori criticità. Sull’opportunità o meno di aprire un punto vendita inutile stare a discutere delle decisioni già prese e di quello che è stato, parliamo di quello che sarà”.
Magi: “Comunità energetiche: siamo al lavoro per impiego di fonti energetiche rinnovabili”
Il ruolo del Comune di Siena per la nascita e la crescita delle Comunità Energetiche Rinnovabili (Cer) è stato oggetto di un’interrogazione durante la seduta del Consiglio Comunale di oggi, venerdì 20 ottobre. A presentarla, il consigliere del gruppo Partito Democratico Luca Micheli. All’interrogazione ha risposto l’assessore all’ambiente Barbara Magi.
“Il tema delle Cer – ha spiegato Magi – è costantemente attenzionato dall’amministrazione comunale tramite gli uffici competenti, e viene monitorato parimenti lo stato dell’arte in ordine alle disposizioni normative vigenti e da sviluppare. Nel dettaglio, a suo tempo sono stati intrattenuti rapporti e sono stati tenuti incontri con la citata Associazione dei Volontari del Comitato Siena 2, in merito ai quali l’amministrazione aveva manifestato la piena disponibilità a partecipare alla comunità energetica nel momento in cui fossero state definite le possibilità di azione e le rispettive competenze”. Alla data odierna, tuttavia “devono ancora essere pubblicati e lavorati i decreti attuativi in ordine alla costituzione ed alla gestione delle Cer e non esiste possibilità alcuna di procedere visto che ancora non sono note le ‘regole del gioco’. Giova ricordare, a puro titolo informativo, che l’amministrazione ha una compiuta e precisa anagrafe delle utenze di competenza e le stesse vengono per quanto possibile monitorate”.
L’assessore ha precisato che “da notizie recentissime sembra che i decreti attuativi attesi per l’attivazione, o meglio, la programmazione delle Cer siano collegati allo strumento di programmazione economica in fase di elaborazione ed analisi da parte del Governo. Pertanto, fino a quando non saranno definiti i contenuti di detti decreti, non è né chiaro né esplicitato il ruolo che possa essere attribuito agli enti pubblici e nemmeno la loro potenziale partecipazione alle iniziative. Corre peraltro l’obbligo di evidenziare come, in tutta la partita, la fase di gran lunga più complicata e difficile da gestire sia, ad oggi, quella relativa alla gestione della comunità, che si configura di fatto come un grande condominio con tutte le relative criticità”.
L’assessore Magi ha anche reso noto che “prossimamente sarà presentata al Consiglio Comunale la delibera di adozione di una variante normativa del Piano Operativo che comprenderà la modifica, fra gli altri, dell’articolo 35 delle norme tecniche di attuazione in merito agli interventi per la riduzione dei consumi energetici e l’impiego delle fonti energetiche rinnovabili (Fer), nel recepimento delle direttive e prescrizioni provenienti dal mutato quadro normativo nazionale”.
“Nella nuova norma dello strumento urbanistico comunale – ha spiegato ancora l’assessore – si prevederà la possibilità di installare pannelli solari e fotovoltaici su tutte le coperture degli edifici del territorio comunale, fatta eccezione per quelli del centro storico e per i beni generatori delle aree esterne al centro storico. ma di interesse storico-architettonico. Per l’iter autorizzativo sarà fatto riferimento a quanto previsto dalla norma nazionale, che contempla per tali interventi una semplice comunicazione, in quanto ritenute opere di manutenzione ordinaria”. “E’ chiaro – ha concluso Magi – che per edifici ubicati in aree soggette a vincolo paesaggistico dovrà essere richiesta, e di conseguenza rilasciata, l’autorizzazione paesaggistica, al fine della tutela e salvaguardia degli aspetti del paesaggio e dell’ambiente.”
Il consigliere Luca Micheli (Partito Democratico) si è dichiarato parzialmente soddisfatto: “E’ positivo che il Comune abbia intrapreso questo percorso e abbia iniziato i colloqui con il comitato promotore. La tematica è complessa, le lacune normative sono evidenti e andavano sistemate prima. Devo far notare che la recente variante applicata al Piano Operativo dimostra tutte le lacune che avevamo già evidenziato un anno e mezzo fa, al momento dell’approvazione. Spero che prima possibile arrivino i decreti attuativi, per far sì che il Comune possa partecipare e che prendano vita le comunità energetiche, in modo da consentire ai cittadini di risparmiare sulle bollette e mettersi maggiormente al riparo dalle dinamiche politiche e socio-economiche che ci circondano”.
Le mozioni
Mozione unitaria per velocizzare i lavori e per la messa in sicurezza della Siena-Firenze
Il Consiglio Comunale ha approvato all’unanimità una mozione dei consiglieri del gruppo Fratelli d’Italia (Bernardo Maggiorelli, Maria Antonietta Campolo, Emanuela Anichini, Francesca Borghi, Monica Crociani, Marco Ballini, Pierluigi De Angelis, Enzo De Risi, Alessia Pannone e Sarah Campani) in merito alla situazione dei cantieri sul raccordo autostradale RA3 – “Autopalio” – Siena-Firenze. Il documento è stato emendato dai consiglieri Giulia Mazzarelli, Gabriella Piccinni, Alessandro Masi e Luca Micheli del gruppo Partito Democratico, Adriano Tortorelli e Anna Ferretti del gruppo Progetto Siena, Gianluca Marzucchi del gruppo Polis, Monica Casciaro del gruppo Siena Sostenibile, Fabio Pacciani del Gruppo Misto e Massimo Castagnini del gruppo Castagnini Sindaco. La mozione è stata approvata all’unanimità dai ventidue consiglieri presenti.
Con il documento si impegna il Sindaco e la giunta comunale “ad attivarsi con il massimo impegno presso Anas con l’obiettivo di velocizzare la chiusura dei cantieri ancora aperti con l’ultimazione dei lavori nel minor tempo possibile; a chiedere ad Anas di migliorare quanto prima la sicurezza del Raccordo RA3 Siena-Firenze Autopalio rimuovendo tutti gli elementi che possono essere fonte di ostacolo e pericolo per la circolazione e garantire la sicurezza degli utenti attuando tutte le misure necessarie per prevenire gli incidenti gravi e mortali come si sono verificati in molti casi in questi ultimi mesi; a verificare con il Ministero delle Infrastrutture se e quale sia l’entità degli stanziamenti per l’ammodernamento della Siena – Firenze all’interno del Piano triennale delle opere pubbliche 2023 – 2025 ed a esito riferire al Consiglio Comunale; ad incontrare la direzione regionale Anas per condividere e verificare il cronoprogramma dei lavori in corso e quelli in programmazione, e successivamente a riferire alla commissione consiliare assetto del territorio”.
Nella premessa della mozione si legge che “sul raccordo autostradale sono aperti ben cinque cantieri gestiti da Anas”, che “lo stato di disagio per gli utenti ormai si protrae fin dal 17 ottobre 2022, data di affidamento del primo cantiere all’impresa esecutrice dei lavori”, che “un tale numero di cantieri con restringimenti di carreggiata continui causa ormai da molto tempo inevitabili disagi agli utenti ed è fonte di pericolo per l’incolumità degli automobilisti”, che “a causa dei cantieri si sono verificati numerosi incidenti anche gravi” e che “l’ultimo in ordine temporale è l’incidente mortale avvenuto l’11 ottobre 2023 lungo la carreggiata Nord nei pressi dell’uscita di Badesse in cui ha perso la vita un cittadino francese e sono stati 5 i feriti gravi a seguito dello scontro tra un mezzo pesante e 5 automobili”. Nella mozione si prende inoltre atto che “il Comune di Siena non ha competenza sulla gestione del Raccordo” e che “la situazione non appare più sostenibile in quanto allo stato attuale rappresenta un vero pericolo per l’incolumità degli utenti”.
Il Consiglio Comunale di Siena ha approvato all’unanimità una mozione dei consiglieri del gruppo Fratelli d’Italia (Bernardo Maggiorelli, Maria Antonietta Campolo, Emanuela Anichini, Francesca Borghi, Monica Crociani, Marco Ballini, Pierluigi De Angelis, Enzo De Risi, Alessia Pannone e Sarah Campani) in merito all’attacco terroristico di Hamas in Israele. La mozione è stata emendata dal gruppo Partito Democratico (Giulia Mazzarelli, Alessandro Masi, Gabriella Piccinni, Luca Micheli), Progetto Siena (Adriano Tortorelli, Anna Ferretti), Siena Sostenibile (Monica Casciaro), Polis (Gianluca Marzucchi), Gruppo Misto (Fabio Pacciani), Castagnini Sindaco (Massimo Castagnini). La mozione è stata approvata all’unanimità dai ventitré consiglieri presenti.
Con il documento si impegna il Sindaco e la giunta comunale “ad esprimere in ogni sede istituzionale lo sdegno di Siena e della sua Comunità per i gravissimi atti terroristici perpetrati nei confronti del popolo e a manifestare ferma condanna del ricorso a torture e massacri contro la popolazione civile inerme”.
Fra gli impegni anche quello di “rappresentare al Governo la condivisione della scelta di bloccare eventuali finanziamenti all’autorità palestinese, in mancanza delle garanzie che essi non siano utilizzati da Hamas per scopi terroristici” e di “esprimere il pieno sostegno ad ogni azione diplomatica affinché si eviti l’escalation del conflitto”.
La mozione conclude poi con l’impegno, rivolto a Sindaco e giunta comunale, “a sostenere la necessità di aprire corridoi umanitari al fine di garantire la messa in sicurezza della popolazione civile coinvolta” e “ad attivarsi immediatamente affinché l’Italia partecipi e sostenga ogni iniziativa, sia in seno all’Unione Europea che, insieme ai nostri alleati e alle organizzazioni internazionali, che consenta di giungere alla liberazione di tutti gli ostaggi, di proteggere le popolazioni civili e garantire ad Israele il diritto di esistere e difendersi nel rispetto del diritto internazionale e umanitario, e mettere in campo ogni sforzo per ricostruire un processo di pace e riaffermare il diritto di Israele e Palestina alla coesistenza sulla base dello spirito e delle condizioni poste dagli accordi di Oslo, per l’obiettivo dei due popoli e due Stati”.
La mozione parte dalle premesse secondo cui, fra le altre cose, “la responsabilità degli attacchi terroristici lanciati contro lo Stato d’Israele è da attribuire ad Hamas, che ha anche incitato i militanti di altri movimenti, come il Jihad islamico palestinese, ad unirsi alla mobilitazione contro Israele” e “che in Israele risiedono numerosi cittadini italiani”. Sempre nelle premesse si legge che “si condivide la ferma condanna espressa dal Governo italiano della brutale aggressione di Hamas contro il territorio e cittadini dello stato di Israele, contravvenendo a tutte le norme del diritto internazionale” e che “attualmente le vittime civili tra israeliani e palestinesi sono oltre duemila, con un ulteriore numero imprecisato di ostaggi, prigionieri e dispersi e incombe la minaccia che il conflitto possa scatenare una escalation militare dagli esiti imprevedibili e che potrebbe coinvolgere varie potenze regionali nonché altri gruppi armati estremisti”.
La mozione premette anche che “si ribadisce in particolare la ferma condanna del ricorso a torture e massacri disumani ed indiscriminati contro la popolazione civile inerme” e si ribadisce inoltre “come già manifestato dal Governo, e da larga parte della comunità internazionale, a partire dall’Unione Europea, la piena solidarietà ed il sostegno allo Stato di Israele nell’esercizio del suo diritto all’autodifesa, come previsto dal diritto internazionale”. Sempre fra le premesse il documento parla di “ispirazione alla pace e alla convivenza” come “obiettivo cui la comunità internazionale deve tendere, riprendendo, dopo anni di colpevole abbandono, il Processo di Pace in Medio Oriente, che è l’unico che può garantire benessere e sviluppo a entrambi i popoli”.
La mozione, infine, “si appella alla comunità internazionale per continuare a fornire alla popolazione civile di Gaza l’accesso a beni essenziali e vitali quali cibo acqua e elettricità, in particolare in un contesto in cui circa due milioni di palestinesi, tra cui novecentomila bambini, vivono in condizioni di estrema deprivazione”.