Interrogazione della consigliera regionale per contrastare "l’interruzione di un servizio pubblico"
FIRENZE. La consigliera regionale Elena Rosignoli (Pd) appreso dalla stampa l’annuncio dell’istituto Monte dei Paschi di Siena di una riorganizzazione bancaria volta a ridurre la presenza di filiali sul territorio, 50 sportelli in tutta Italia, di cui dieci in Toscana e fra questi due in provincia di Siena a Abbadia di Montepulciano (frazione di Montepulciano) e a Sinalunga, ha subito presentato una interrogazione alla Giunta regionale.
Nel dispositivo la consigliera dem chiede al presidente della Regione di attivarsi immediatamente, per quanto di propria competenza, affinché si mettano in atto quanto prima interventi tesi a contrastare la continua riduzione di filiali e sportelli bancari.
« Chiediamo con forza a Monte dei Paschi di Siena di riconsiderare questa decisione e di esaminare alternative che consentano di mantenere aperte le filiali nelle nostre comunità. Il dialogo e la collaborazione con i rappresentanti locali e i cittadini sono fondamentali per trovare soluzioni che rispettino le esigenze di tutti. La cosiddetta desertificazione bancaria- avverte Rosignoli- rischia di ripercuotersi negativamente anche sul tessuto economico toscano, in particolare per quanto riguarda le erogazioni di credito per le piccole medie imprese(PMI). Negli ultimi anni si è spesso assistito a un decremento di concessione di credito alle Pmi, in corrispondenza ala riduzione del numero di sportelli e filiali bancarie nelle aree più periferiche del territorio toscano».
Nel febbraio del 2023 il Consiglio regionale approvò una proposta di risoluzione nella quale si evidenzia come la presenza di servizi bancari costituisca un importante servizio pubblico universale da garantire in modo adeguato sull’intero territorio nazionale e che soprattutto nei piccoli centri risulta essere un elemento significativo per garantire parità di diritti nell’accesso ai servizi per chi abita nelle aree interne.
«La presenza di Monte dei Paschi di Siena a Abbadia di Montepulciano e a Sinalunga ha contribuito alla creazione di posti di lavoro e al sostegno dell’economia locale. La chiusura delle filiali potrebbe avere un impatto negativo sull’occupazione e sul tessuto economico di questi comuni, pertanto mi auguro che Mps ci ripensi e si attivino tutti i canali istituzionali alfine di scongiurare queste chiusure».