"Auspichiamo che questa nuova normativa non aggravi ulteriormente il clima interno che secondo la relazione del MES presenta una situazione che potremmo definire “drammatica”"
SIENA. “Pur non essendo materia di contrattazione sindacale esprimiamo perplessità sul metodo di scelta dei direttori delle UOC Aziendali così come comunicate dal Direttore generale Antonio Barretta e dal Rettore dell’Università di Siena Roberto Di Pietra”. Lo sottolineano la segreteria provinciale della Cisl Siena e la Cisl Medici sottolineando come la Cisl Medici abbia già “esplicitamente espresso il suo dissenso per evidenti criticità della procedura che verrà applicata. Uno scenario che in realtà nasconde molte criticità”.
“In primo luogo – spiega la Cisl – non si evince chi nominerà la commissione giudicante; si fa presente che sarà composta da tre membri: il Direttore sanitario, il Direttore del Dipartimento a cui afferisce la UOC vacante e un membro esperto della materia, non specificando se esso sia interno o esterno all’azienda ospedaliera.
Si porta inoltre a conoscenza di tutti i dirigenti medici e sanitari che la maggior parte dei direttori di dipartimento sono universitari, sbilanciando già in partenza la commissione che dovrà giudicare indifferentemente personale medico ospedaliero o universitario che si presenta al concorso. Un evidente sbilanciamento nei ruoli apicali tra ospedalieri ed universitari quando ci dovrebbe essere una ripartizione equa, anche considerando che i dirigenti universitari possono accedere a carriere, progetti, precluse al personale ospedaliero.
La seconda criticità si esplica nel momento in cui il facente funzioni nominato debba essere giudicato con lo stesso metro di giudizio e punteggio indipendentemente dal ruolo universitario o ospedaliero ricoperto in azienda. Infine, la terza criticità: la procedura prevede la nomina diretta del facente funzioni universitario dopo 6 mesi, precludendo forse anche possibili arrivi da altri Atenei, mentre come da CCNL è previsto un concorso ulteriore per gli ospedalieri.
A fronte di tutto questo – spiegano ancora Cisl e Cisl Medici – si evince quanto sia penalizzante per i dipendenti ospedalieri la nuova normativa interna pensata dal Direttore generale e avvallata dal Rettore. E’ quindi ipotizzabile il timore che, davanti all’impossibilità di accedere a progressioni di carriera apicali, dettate da questo chiaro indirizzo della Direzione, i dirigenti medici ospedalieri, fondamentale presidio sanitario, scelgano di trasferirsi in altre aziende, o, addirittura, la libera professione.
“Auspichiamo che questa nuova normativa non aggravi ulteriormente il clima interno che secondo la relazione del MES presenta una situazione che potremmo definire “drammatica”. Siamo quindi in attesa che tali risultati, già codificati i primi mesi dell’anno, vengano ufficializzati dalla Direzione aziendale in un aperto confronto con i Sindacati Medici e del comparto. Speriamo inoltre che i motivi del difficile clima interno, testimoniato dal personale dell’azienda, possa essere analizzato dall’Assessore Regionale Simone Bezzini e dal Presidente della Regione Toscana Eugenio Giani, per contribuire alla risoluzione delle problematiche emerse dal MES” concludono Cisl e Cisl Medici.