Lasciati tutti gli incarichi che potrebbero dare adito a dubbi
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Per quanto riguarda quest’ultimo aspetto, l’estensore dell’articolo mi attribuisce incarichi didattici presso l’Università IUAV in quanto evidentemente fa riferimento a notizie reperite sul sito dell’Università stessa. E’ un fatto oggettivo e verificabile che io non insegno più all’Università IUAV e non ho più presso questa università nessun incarico di alcun tipo. Se vi sono ritardi nell’aggiornamento delle pagine del sito IUAV questi sono fatti dei quali non ho alcuna responsabilità. Il mio unico incarico accademico in Italia è quello di Preside della Facoltà di Arti, Mercati e Patrimoni della Cultura dell’Università IULM di Milano. Quanto alla mia partecipazione al Meeting padovano del 1 ottobre 2011, che da quello che mi è dato capire fa riferimento ad una iniziativa relativa al Festival delle Città Impresa, è ancora una volta un fatto pubblico e oggettivo che io non ho partecipato a quell’incontro, e do all’estensore dell’articolo la più ampia facoltà di prova nel dimostrare il contrario. Il riferimento che mi riguardava poteva essere stato dovuto solo al fatto che il Festival suddetto, che è iniziativa nata indipendentemente dalla candidatura di Venezia, mi vedeva inizialmente nel comitato scientifico in quanto docente allo IUAV. All’atto della mia assunzione della carica di direttore di candidatura per Siena 2019 ho dato le dimissioni da qualunque incarico che potesse anche indirettamente collegarmi alla candidatura di Venezia, e ho in seguito ulteriormente sollecitato la segreteria del festival stesso ad eliminare il mio nome dal comitato scientifico stesso. La mia lealtà verso la candidatura di Siena è totale e il mio impegno per il successo della città assoluto.
Quanto alle chance di vittoria della candidatura senese, l’estensore dell’articolo fa riferimento alle valutazioni espresse da un sito internet, che sono ovviamente del tutto opinabili, tanto più pensando che la commissione giudicatrice stessa non è ancora interamente formata. Anche qui mi limito a rispondere alle illazioni con dei fatti: nel Comitato Internazionale di Siena 2019 siedono figure di primo piano e addirittura direttori di candidatura di edizioni passate e future della Capitale Europea, inclusa Aarhus 2017 che è stata appena nominata dalla Commissione per il 2017. Siamo tra l’altro l’unica candidata per il 2019 che può vantare alleanze di questo livello. Se davvero Siena non avesse chance di vincere, si può forse credere che figure di questa esperienza e di questo livello avrebbero accettato di appoggiare la nostra candidatura in prima persona?
In un momento come questo, Siena non ha bisogno di divisioni e di polemiche sterili come queste, per di più avanzate da persone che mostrano di avere davvero poca conoscenza ed esperienza diretta della competizione in oggetto. Credo che chiunque abbia a cuore il futuro della città dovrebbe ora concentrarsi sul contributo concreto e positivo che tutti saranno chiamati a dare, per offrire a Siena una opportunità che difficilmente si ripresenterà negli anni più prossimi.
Pier Luigi Sacco